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Post n°378 pubblicato il 08 Gennaio 2012 da simurgh2
"Il taglio dei capelli" 1 Parte http://blog.libero.it/simurgh/10953247.html?ssonc=10997377
La parrucchiera si fermò. Il suo sguardo era distratto. La vide guardar fuori in strada. Lui è Patricio Pron clicca anche QUA' (un argentino. Non c'è niente di tradutto di lui in Italia, credo. Questa è un po una libera riscrittura. |
https://blog.libero.it/simurgh/trackback.php?msg=10958775
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SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
o forse perchè mi rivedo in quei periodi vissuti fuori dal mio paese , è stata ,a suo tempo ,una scelta che rifarei se potessi
ma c'erano questi momenti di estrema solitudine Come tu hai raccontato in questo bellissimo post ,dove non avevo nessuno con cui parlare confidarmi andare a prendere un tè e vorresti farti, non dico delle amicizie ,ma almeno delle conoscenze come qualsiasi essere umano
ma per gli altri ero solo una straniera ,mi assaliva la tristezza
Mi viene da postare questa poesia
"La Capra" di Umberto Saba
Ho parlato a una capra.
Era sola sul prato, era legata.
Sazia d'erba, bagnata
dalla pioggia, belava.
Quell'uguale belato era fraterno
al mio dolore. Ed io risposi,prima
per celia, poi perché il dolore è eterno,
ha una voce e non varia.
Questa voce sentiva
gemere in una capra solitaria.
In una capra dal viso semita
sentiva querelarsi ogni altro male,
ogni altra vita.
La lettura, le storie, il racconto, ci permette di trovar un riflesso di noi, un riandare ad un sopito e silente, il dormiente che si acquatta in qualche intercapedine. Per questo leggiamo, per ritrovarci e ritrovare. Molto spesso ciò, la lettura è come una rivelazione e rivela dell'altro di noi. Trovarci con degli altri che ci raccontano la loro storia, le sensazioni, le considerazioni e allora si snodano grumi, si sciolgono nodi. Io non ho vissuto quell'esperienza però empaticamente, il racconto mi trasmetteva quelle sensazioni, che non appartengono solo all'esilio, alla migrazione ma ad una condizione di solitudine replicabile, di isolamento e incapacità. E' un racconto delicato, molto dolce, timido, educato, piace molto anche a me. Non so come il tipo, questo Patricio Pron lo sia venuto a sapere ma, nel suo blog argentino segnala questo post Clicca qua
La poesia di Saba ecco, messa qua, nella scelta tua di accostarla al racconto ecco, dicevo non l'avrei letta allo stesso modo, con l'assonanza che adesso assume. Insomma non l'avrei capita se non in questo modo di accostarla di te. bella. Grazie eulalie