Invidio il ventoma anche no |
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Suggestioni effimere
- la finestra
- N u a g e s
- La Donna Camel
- RUMORI SECONDARI
- surfista danime
- ALABURIAN
- parole imprigionate
- Lettere dal delirio
- ... ININ-FLUENDO ...
- LUNA DI MARMELLATA
- Il Gioco del Mondo
- In punta di piedi...
- Mondo Jazz
- InsonniaCreativa
- hasard et nécessité
- Io e Sara
- LUOGHI PERDUTI
- odeon 3.0
- Nuda
- Esercizi di memoria
I MIEI LINK PREFERITI
ALMOST BLUE-CHET BAKER
"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« Zanzara | Mail-art (mario Luzi) » |
Post n°430 pubblicato il 05 Aprile 2012 da simurgh2
Non l'ho trovata in rete questa poesia di Carver e allora mi tocca scriverla. Lo storione Affusolato, testa di ferro come la parte piatta Una volta con mio padre I più grossi vengono catturati con le reti Questo particolare esemplare Non ricordo molto altro -
(1) come il ricordo, un pesce appeso, rimanga emblema, effige, nel ricordo di un padre
|
https://blog.libero.it/simurgh/trackback.php?msg=11209214
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Daniela Raimondi
il 06/12/2019 alle 16:11
Inviato da: Lorenzo
il 13/10/2017 alle 01:18
Inviato da: emma01
il 18/04/2017 alle 16:53
Inviato da: lontradelbosc
il 08/04/2017 alle 21:28
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 20:30
SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
Non accade spesso
oppur son le solite cose
Scopri poi, cosa resta
Il sedimento, nel fondale un chiarore
Le parole,
le storie di quando sei stato con lui
Quelle poche volte che avete parlato da soli
Tu e lui
Tu bambino ti sentivi la responsabilità
di stare, di voler diventare grande
Di avere anche tu delle storie da grande da raccontare
Non so come spiegare
E' come sentire che ti consegna in mano uno scettro
Che stai per entrare nel proscenio
e ti sembra epica, la leggenda domestica
Storie di uomini
Gente che ha visto
E tuo padre è già un eroe
e tu vuoi, un giorno, diventare come lui
ma eri solo un bambino
Cambierai idea piu volte
Poi, alla fine, quando se n'è andato
niente e nessuno potrà essere lui
Cortàzar- Storie di Cronopios e di Famas-
così il tuo ricordo nel racconto sbatacchia le porte,un filo luminoso fila la grande trama,fabbrica una storia nella storia..e il sangue scende infine sale come l'acqua ritorna alla sorgente
Poi invece emerge quello famas, come quà
Bisogna starci attenti all'imbalsamazione, anche se è parte rodata di un'inclinare. Fai bene a dettare i due principi dei cronopios e famas. Fai bene a ricordarmeli. Il ricordo deve prendere scioltezza e movimento, saltellar con te contento, stai attento!
La poesia di Carver mi portava la, dal suo al mio. Con i gomiti appoggiati alla transenna, ad ascoltar quel che mi diceva, senza guardarci, fissar solo il vuoto che stava davanti. Era un pensiero triste, triste però come un tango, il pensiero triste che si balla.
Il ricordo ha una meccanica intrusiva. Compare attraverso modalità sconosciute, come andasse per richiami, echi, convergenze. Poi stà a te orientare lo sguardo e il tipo di emozione. Fargli fare un guizzo, penetrare in quello scarto.
E il sangue scende infine sale
Lo storione era sceso lungo il Danubio
...(Appunti)