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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
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Ogni tanto mi torna, questo racconto di Cheever: "Il nuotatore". L'incipit che ho scelto è questo "Quando Lucinda gli domando dove stava andando, le rispose che sarebbe tornato a casa a nuoto" pag 13 " L'impresa di avventurarsi verso casa seguendo questa insolita rotta gli dava la sensazione di essere un pellegrino, un esploratore, un uomo del destino, e sapeva che sul percorso avrebbe incontrato molti amici, tutti amici assiepati lungo il fiume Lucinda" 8 e passa miglia da percorrere, 16 piscine da attraversare. Attraversa, in questo modo parte della sua vita. Ritrova ex amanti, il bere smodato, un temporale, tavoli abbandonati e imbanditi dopo una festa.
Un'essenza non vera, la necessità del riscatto (simurgh)
Una esauriente recensione Un sunto
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SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
Grazie laightdew. Mi hai dato modo di ripensare alla dinamica del nuotatore.
L'ipocrita.
Mi è venuto in mente che anch'io leggevo -Selezione dal Reader's Digest-. Lo leggeva anche mio zio che era comunista. Ero un bambino.
-...ti porto un pullover. Hai freddo!Ti prendi un malanno-
- E come nuoto con il pullover?
-Ti porto a casa in macchina-
-No....devo andarci a nuoto-
-Ma per quale ragione poi?-
-Devo..devo farlo. C'è Lucille che aspetta. E le ragazze stanno giocando a tennis. Devo farlo-
-Dio mio- dice lei impietosita e lo avvolge con un asciugamano.Poi lui le prende le mani e se la tira in piscina
-Vieni con me Shirley, vieni con me-
-Lasciami in pace. Ti prego vai via
E poi viene il bello
vergognarsi è infatti solo verbo intransitivo
il nesso tra vergogna e rispetto è nel nucleo:verecundia ha la stessa radice di vereor che significa rispetto
ecco forse perchè tanti camminano senza vergogna d'inganno,declamando a testa alta la loro neolingua orwelliana,l'antilingua di Calvino br>"E poiché possedere delle qualità
presuppone una certa soddisfazione di constatarle reali,
è lecito prevedere come a uno cui manchi il senso della realtà anche nei confronti di se stesso
possa un bel giorno capitare di scoprire in sé un uomo senza qualità."
Urlich di Musil
alla perenne ricerca di un'epopea,come l'autore stesso...
nell'impossibilità di raccontarsi..colti sull'orlo di una inesorabile fine
la morale è fantasia...
la fantasia .però,non è arbitrio
Siamo ponti senza saperlo. Oppure strade senza sbocchi, senza una congiunzione. Annodiamo esistenze. Solitudini. Mani tese. Siamo ponti quando sussurriamo in una notte come tante: non lasciarmi. Quando balocchiamo dal fumo di un desiderio. Quando – vivi o morti, dentro – ci ostiniamo a percorrere una strada sospesa nel vuoto.. Come l’acqua delle piscine, un transito tra due rive. Un modo di allungare una mano, cercare di trattenere qualcuno. Non sempre ci riusciamo. Non sempre un ponte ci avvicina, non sempre cercare l’altra riva crea una congiunzione.
Allora occorrerà avvicinarsi, forse salire
là dove il futuro si restringe
alla mensola fitta di vasi
all’aria rovesciata del cortile
al volo senza slargo dell’oca,
con la malinconia del pattinatore notturno che a un tratto conosce
il verso del corpo e del ghiaccio
voltarsi appena,
andare.
(Antonella Anedda)
il fine di tutte le forze è giungere
allattare le spighe acerbe al petto
congiungere fino alla granata,al fiore
nel suo frutto il colore
come nella sua esplosione
non sempre granata allontana