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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

Invidio il vento

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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

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Non è vero niente

Post n°469 pubblicato il 15 Luglio 2012 da simurgh2

 

Sembrava fosse caduta cosi, 
dentro la stanza
gonfia di luce com'era. 
Una luna 

prima dentro un cerchio
squaqquarava sopra il tappeto,
sul geco, sulla scatoletta di legno
sul divano e si spandeva sul pavimento
e sul libro di Istambul che, credevo bagnasse tutto,
sulle sigarette, sui biscotti, sulla peperonata sopra il tavolo 
su di me colava dai piedi risalendo
in cerca del foro che ho sulla nuca
Una luce grossa e tonda che si lasciava andare.
Lei chiuse la finestra ma, ormai
era dentro

 

Una luce notturna, piena di poiane e alghe. 
Si sfilò la sottana corta e le calze
e dalla luce molle si levarono in volo aironi
sorrise nel suo abbandono di carni 
Aveva sul petto il tintinnare di monetine
immunizzò la paura di ogni mutamento
assorbendo tutto dentro il suo cerchio
Si mise a mugolare una canzone
senza dire delle parole, solo mmm mmmmh.
Per poterla poi cantare all'incontrario 

 


E noi eravamo li in piedi, esterefatti
Ci tenevamo la mano, ascoltando quel suono
che era d'acqua che frusciava sulla riva
e sembrava quello dell'orologio ad acqua sulla piazza 
Ci guardammo negli occhi
e lei mi ha detto che non era vero.
Non era vero che eravamo venuti a vivere sulla terra.
mi ha detto, non è vero.
Andiamo a letto. E da la voliamo via
se mi dai la mano, voliamo via
Faccio la danza e scompariamo. 
Cosi voleva fare.
Non è vero niente
che staremo qua a vivere 
Torniamo dentro al cerchio
Vieni

 

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Commenti al Post:
o3radovicka
o3radovicka il 15/07/12 alle 11:56 via WEB
Una conchiglia…sentire le onde che portano fuori ...una venera… serena giornata, radovicka
 
IlGiocoDellePerle8
IlGiocoDellePerle8 il 16/07/12 alle 04:37 via WEB
br>La sua lingua di libertà
Più pura e immediata dell'invenzione
Arretra e sparisce  
nel cerchio
Inizia e finisce alla gola
l'l richiamo che lecca la mente
come notte fa strada
schiarisce,fa nenia sotto la pelle
Ormai era dentro 
come un rituale, la fioritura
declina i suoi fianchi
la devozione la sposa
si tocca con le stesse parole
le sgrana a sostenersi
come albicocche dorate
le ingoia
come figlia si allatta 
si offre madre come un istinto
con zampe di lepre la fiaba
la nascita disfa  ognivolta
come fosse la prima
Ogni volta nel cerchio rinasce
Nell'ora debole di quarta vigilia 
si frange la confessione:
non è la terra ciò che vogliamo
tu sogna,che andiamo
 
 
simurgh2
simurgh2 il 17/07/12 alle 19:36 via WEB
chissà poi se la parola ci ascolta?
Portatrice sana d'infetto declina
imperturbabile la sua indifferenza
Arretra, sparisce sotto la linea tracciata del cerchio
Inizia a finisce nell'arco tra la lingua e la gola
Quali e quante parole contiene il gesto che spiega
Il richiamo che lecca la mente si tende
dentro il cerchio l'alcova germoglia
si intrecciano trine, fili d'erba e di perle
per farne piccoli nidi e metterci dentro albicocche.
Solo con l'albicocca in bocca la parola ti ascolta
e la cerva sul fianco si stende lungo la riva
Ma se non stai dentro il cerchio di albicocche
le parole non stanno la a guardare se fanno pendant
Si fanno inospitali e inabitate poesie
dal suono che si pronuncia al contrario
Non è vero che siamo venuti a vivere qua
Torniamo dentro al cerchio
Vieni
Eccoci qua
 
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