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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
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Post n°487 pubblicato il 01 Gennaio 2013 da simurgh2
Weddings & Funerals Band in "Kalashnikov"
Per chi balli, mia piccola Dizdarevic?
Buon 2013
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DARK PRESENCES
SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
un nome che finisce alla gola
come notte fa strada come un rituale
declina i suoi fianchi la fioritura
aman aman ,a sostenersi come fosse la prima
ognivolta si tocca nelle stesse parole nel cerchio rinasce
a sfiorare le cose dal foro di sensualità
esce un profumo di devozione,con zampe di lepre
la fiaba si frange nella canzone alla vita
"fu l'amore tra due giovani
per un mese per un anno"
quello l'll segreto del frutto che contiene ancora il fiore,
la soppravivenza nel cuore dell'inverno come una promessa di sole..
"per guarir mi porterai..
-Ma a cosa serve la malinconia?
-A far venire la voglia,disse lei
-Di che cosa?-chiese lui con insistenza
-Di Sevdah,fu la risposta,che in turco vuol dire "Amore"
Buon Anno sia Dostet Darum
Regina madre Majka sussurri
e la preghiera quieta il frastuono
Arcana femmina dei chiavistelli
capace di forzare le serrature
dell’anima il cuore portagli un fiore
sbocciato tra Bisanzio e il Danubio
come tra il Setta e il Reno
carsico dove si congiunge al Sile
Zute dunje, zute dunje
di quell’ora di mela dispensa
l’oro negli occhi e nella pelle risplende
come un sole di polvere e carovane
l’occhio caucasico aprendosi stringe
zute dunje dentro un canto la vita
come il cotogno quando muore
dalle radici spesso nasce un pero
dello stesso giallo i suoi frutti
vero inno della resurrezione
nelle stesse parole il segreto del frutto
dentro il cerchio rinasce
un'altro anno di vita