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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« Sono tremendi gli angeli | Odi Silvane » |
I Sigur Rós hanno dato ad una dozzina di produttori cinematografici lo stesso budget modesto e hanno chiesto loro di creare liberamente ciò che avviene nella loro testa quando ascoltano le canzoni della band
Un cielo nella ciotola d’acqua, legno terra fluido mutamento
Il mondo molto silenzioso
Sospesa tra due tratti trattenuta
…possano mostrare speranza
Una mistica simbiosi che trasuda
Sentire le montagne
I tuoi occhi sempre piu grandi e trasparenti
Ma la nobile credenza
dentro un sogno arrotoli ogni destinazione vado, all'altro lato della vita il cuore,
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SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
come l'aria di chi spiffera per notti
di montagna splende fra le sue mani
calma d'acqua l'incrinatura al guscio
del trigramma l'll numero d'amina
degli anelli la forza primordiale
a rimanere consonanza delle linee
di fuoco Lì tra la terra e il cielo
l'inizio e l'abbandono che contiene
la scatoletta sposa madre dentro il rosso
del desiderio a riprodursi in Lago
sulla bocca dell'autunno lei si bagna
nutrendo gli organi e la tazza in cielo
protetta contro il nostro avanzamento
la mano cresce come tuono e cade
eccitato il cammino ad ogni passo
penetra l'uomo nel respiro viene
tra le cosce del vento poi scompare
dal buio ruotando quell'uomo l'assorbe
poi sparge per notti e notti nell'acqua
che sale all’incontrario sulla montagna
alla ricerca del guscio un'incrinatura
dove riversarsi attorcigliato in anelli
dervisci trigrammi e consonanze del fuocoprimordiale
ogni volta appare il canto e l'amore come l'acqua
tra i ciotoli trascina quel suono io sento
discepolo e mistico quasi volesse
fondare una religione nel tempio
sublima nell'estasi l'inizio tra terra e cielo
la sposa sufi dell'acqua e dei veli
pin pe obi devi pronunciare davanti ad ogni paura
come una freccia ossidiana, l’erpice e la felce
la lama affilata e la spada dell’angelo minacciosa
che trapassa come un bacio dentro la carne
capace di avvertire il sacro tra le cosce i muschi