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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
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Delle volte dal lavoro esco per fumarmi una cicca. III Potrebbe essere qui. Una nuvola Lascia che non si opponga, soffi sul buio (Antonella Anedda - "Salva con nome")
Si prende confidenza (simurgh)
A memoria coltiva nell'alba
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SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
immutabile in terra
la sspina nell'acqua si gonfia
più forte del rosso
che allaga il mattino
che viene
dal sogno porta l'odore
rimette al mondo
Non è sempre accaduto...
avanzava ad.agio,innestando colori
tra fontanelle pianori
e campi sommersi di neve
un ventre morbido l'll punto sicuro <
avvolto come la fragilità della nebbia
sfocate preghiere di confine
scolpite nella gola rossa del geko
di sogni,a forchettate
palpita a ritroso
un piccolo cuore nero sotto la neve
Poco piu in la le zampette di un passero
lasciando le impronte aprono un guscio
La sottile scorza sopra la neve
Sotto la crosta di gelo il suo cuore morbido pulsa
aprendosi il varco
è il sogno dell'acqua
Immutabile in terra l'amore
...cammin di nostra vita(Dante)
come la mano amorevole del giardiniere
affonda la vanga, rigira la terra
ferisce, poi muore
soffoca, e invece protegge
il seme
dalla neve germoglia
allagando del giorno dopo la notte il mattino
che viene dal sogno
sgravando dal peso
eterna ghirlanda
riparte ogni volta
a chiuderne il giro
come gli anelli nel tronco degli alberi
segnano il tempo, gli anni
Da quel verbo proviene l'Infinito
che si gonfia d'acqua sgorgando
con il suono che fanno i bambù
scossi dal vento
slacciando dalle foglie ciò che è unito
rimettendo al mondo lo stesso sogno d'amore
nello stesso ventre morbido
per tenerlo al sicuro
Scolpisci il suo nome nell'arco
e sulla pietra
salva con nome
del fuoco,di prendermi con la testa
sulla tua spalla.Mi sono nascosta lì
dove si mette anche il destino
come un tamburo batteva la luce
la solitudine il foro del singhiozzo
stringeva al collo l'll suono della catenina
che sfilava per scorrerti addosso come acqua
abbandonata, ti baciava nell'incavo del buio
esperto di così tanto silenzio
a dì.venire frutto l'occhio chiaro
imparando che dove più contrae più
chiede spazio lo scollo del piacere
scolpito nell'arco,salvo del suo nome
Ne resta il segno
lasciato nell’incavo
come un cucchiaio
nel buio rimane
a versarne nel vaso
nell’idioma del ventre
a bruciare la luce
e a berlo pian piano
come da una ciotola il brodo
Come il segreti di April
nel tronco
il vento custode
depone nel palmo
nel Cristo la gioia
Il chiodo
a levarlo il dolore
Nel cromosoma la croce
a penzolare
nel solco del seno
salva con nome
scritto su pelle
resta infinito
come a disperdere
dove la natura cancella nelle tracce rinasce
come eterno l’anello
che dalla notte ti slega
restituendoti al sole
neve tua figlia
che priva di radici
ha il suo sogno
che nell’occhio riversa
e schiarito risplende
come nell’arco
la punta di freccia
che se la neve nasconde
la pietra risponde
salvandone il nome