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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

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David Sylvian - Orpheus

Post n°34 pubblicato il 19 Novembre 2010 da simurgh2
 

David Sylvian - Orpheus

In piedi in questo terreno pietroso
Il vento soffia forte
fa sventolare i vestiti
covo tutte le stesse preoccupazioni
le tentazioni di partire o di rinunciare al fantasma
...combatto con una prospettiva sulla vita
che cambia fra oscurità e luci ombrose
combatto con le parole per paura che ascoltino
ma orfeo dorme sulla schiena, morto stecchito per il mondo
scende la luce del sole, le mie ali si spalancano
c'è una bellezza qui che non potrei negare
e bottiglie che ruzzolano e si rompono sulle scale
sono solo tante persone che sapevo non gl'importava niente
giù nel relitto della nave
sono una roccaforte di piaceri che non potevo rimpiangere
ma il bagaglio è inghiottito dall'onda
mentre orfeo mantiene la sua promessa e sta al mio fianco
dimmi, ho ancora molto da imparare
comprendimi, questi fuochi non finiscono mai
credimi, quando questo scherzo è stanco di ridere
sentirò cantare la promessa del mio orfeo
i dormienti dormono mentre remiamo
proprio tu, il tempo, ed ho perso la speranza
ma tutti gli ostacoli che ci sono caduti in grembo
erano carburante per il fuoco e paglia per la schiena
le voci hanno ancora delle storie da raccontare
sulle lotte di potere in paradiso e in inferno
ma ci sentiamo sicuri contro questi sogni possenti
mentre orfeo canta la promessa che potrebbe portare il domani

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Commenti al Post:
Nues.s
Nues.s il 19/11/10 alle 10:48 via WEB
Quando è la voce ad amplificare i versi. La sua, sabbiata.. arriva in ogni dove.
 
 
simurgh2
simurgh2 il 21/11/10 alle 03:07 via WEB
Grazie Nues una voce si, l'idea che che s'insinui nell'aria e ne produca l'incanto, che l'aria si addessi e si libri modulando onde diseguali e poi la sua musica, sempre, delicata di melancolie come foglie che tremule aspirano al cielo e staccandosi perdersi "L'Eterno Stormire dei Faggi" David Sylvian Nostalgia http://www.youtube.com/watch?v=xI2z34STCdQ "Sono gli Alberi a crescere ....oppure il Cielo che si avvicina?" Della domanda di Andrea Chimenti ...I Faggi sicuramente conoscono la risposta ... Per noi rimane mistero com'è giusto che sia...... Nostalgia (David Sylvian) Voices heard in fields of green Their joy their calm and luxury Are lost within the wanderings of my mind I'm cutting branches from the trees Shaped by years of memories To exorcise their ghosts from inside of me The sound of waves in a pool of water I'm drowning in my nostalgia. Voci udite in estensioni verdeggianti La loro gioia, la loro calma e fasto Si perdono nel vagare della mia mente Taglio rami dagli alberi Modellati da anni di ricordi Per esorcizzare i loro spettri dal profondo di me Il suono delle onde in uno specchio d'acqua Sto annegando nella mia nostalgia.
 
entanglement4
entanglement4 il 19/11/10 alle 20:23 via WEB
quando ci rendiamo conto che l'inconscio è condiviso
 
 
simurgh2
simurgh2 il 21/11/10 alle 03:11 via WEB
L'inconscio è una terra straniera,condividerne l'eterno fascino, sorprendersi allo stupore, temerne i segreti, gli oscuri anfratti dove andarsi ad infilare. Li vive qualcosa che mi appartiene
 
entanglement4
entanglement4 il 19/11/10 alle 20:24 via WEB
e nn solo l'inconscio
 
 
simurgh2
simurgh2 il 21/11/10 alle 03:14 via WEB
all'incoscio farei far pendan (si scrive cosi?) con l'incoscienza, che non è scienza dell'inconscio ma moto e impulso sottratto all'irragionevole ragione
 
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