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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

« C'era il mondo che mi g...La chiave »

Inadatto 2

Post n°41 pubblicato il 24 Novembre 2010 da simurgh2
 

 

Inadatto (clicca qui se vuoi) seconda parte

 -Non volevo accusarti, ne farti venire sensi di colpa dicendoti così. Era solo che c'ero rimasta male. A me pare normale che uno si aspetti una risposta, un grazie a chi fa sapere di essere nei suoi pensieri -
Se debbo dire un pensiero che mi passava è che nessuna donna par amare se stessa e basta, venir prima lei di ogni altra cosa no, non gli viene oppure può essere un presentimento della realtà spaventosa che nasconde, chissà?
- Sai Anto, magari mi genero questo sentimento di colpa ed inadeguatezza per poi pensarti con dolce struggimento. Per amplificare questo mio modo d'essere. - Il tipo si faceva meditativo ponendo le dita sul mento e guardando chissà dove. Chissà dove guardano poi per quel che in fondo è uno sfuggire, almeno con lo sguardo. - Che mi costava in fondo dirti grazie, sei un amore a ricordarti di questo giorno e di me? Che mi costava? Facevo prima anche, senza questi strascichi che metto in piedi. Sarà che quello è un giorno in cui vorrei esser dimenticato ma poi mi fa pure piacere che si ricordino. Che casino. Vedi? È masochismo questo? -
- Penso di si. Non capisco.-
- Non è cattiveria Anto, è solo un malomodo di muoversi, di esistere, un meccanismo incistato....Io non è che potrò dimenticarmi mai di te...solo che sparisco. Non so neanche se si puo chiamarla solo paura questa. Forse solo che non voglio sentirmi obbligato a qualcosa a qualcuno, forse. -
- Io non ti chiedo niente, solo di esserci ogni tanto. Di poter stare con te qualche volta Era commossa mi pareva. Allungò la sua mano sul tavolo con lentezza su quella di lui. Anche lui pareva esser commosso e mise l'altra mano sopra quella di lei e si guardarono in silenzio.
- E' che stò cosi bene con te, Alberto... e penso spesso come staremmo noi due assieme...anche solo vederci qualche volta, invitarti a cena, fermarti a dormire là. -
Lei gli offriva amore lui, resistenza. Pareva uno di quelli che piange il morto per mangiare il vivo, che è un proverbio che sento da sempre da queste bande mie. Un egoista che vuol passarsi per generoso. Fa la vittima di sé. Prese il suo bicchiere e guardandola disse:
- Quanto lo desidero un po' d'amore...quanto poi non ne so dare. Quanto ne avrei bisogno eppure poi devo sempre dare queste stupide dimostrazioni di inadeguatezza – Prese la sua mano tra le sue
- E' come che volessi che nessuno mi avvicini troppo, qualcuno che non mi costringa a dare -
Sembrò star la a riflettere poi riprese – Scelgo di mostrarmi ingrato, ingiusto per poter star lontano. Lontano e solo sopratutto -
Per far quello che vuoi sostanzialmente, pensai dopo, rileggendo.
Domande che si levano nella solitudine, dove ogni risposta ci abbandona, quasi ad alludere ad una esperienza di spaesamento. Un abitarci da stranieri, senza requie.

 

(2 parte) quasi finito dai ormai

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Commenti al Post:
manu58dgl5
manu58dgl5 il 24/11/10 alle 22:40 via WEB
chi non è capace di amare,a chi non gliel' hanno insegnato, trasmesso come una cosa normale, amare inteso come dare se stesso ad un'altra persona, vuoi per poco tempo o per sempre, chi non sa amare, amarsi, darsi una possibilità di essere qualcuno...si perchè essere qualcuno non è fare carriera, magari pestando sotto i piedi tutti quelli che purtroppo hanno a che fare con te...oppure semplicemente sono così aridi che non hanno niente da dare e par che non vogliano ricevere nulla (non è vero)anzi vivono come parassiti... esseri così inutili a se stessi e agli altri, che sanno solo far del male a chi li ha amati, a chi ha lottato per cambiarli, magari un pochino. A queste persone posso solo dire che non sanno vivere, che mi fanno pena, che sono destinate a rimanere sole per tutta la vita, sole, dentro se stesse ed il loro egoismo assurdo!
 
 
simurgh2
simurgh2 il 25/11/10 alle 18:29 via WEB
Urca manu..ce l'hai a morte eh? "..a chi non gliel' hanno insegnato, trasmesso come una cosa normale.." credo che, in fondo quelle fossero madri ma, non credo neppure ci sia una colpa da assegnare cosi. Diciamo che è una constatazione. C'è un elemento biologico fondamentale che credo induca a trasformarsi in predatori ingannevoli. A rendere odiosi è la paura immagino, paura in fondo delle donne, dell'intimità, dell'amore. Si difendono con l'egoismo, pongono barriere, si dimettono.E' una vecchia storia che rende un po tutti sia buffi che tragici in un processo di vittimizzazione che non salva nessuno. Come dire è cosi che va il mondo e non da ieri. Fondamentalmente incapaci ma, credo c'è chi ci prova, chi s'impegna e dopo? dopo che succede? Ci si disamora, infastiditi uno dall'altro, ci si allontana giorno per giono, ci si addentra in processi irreversibili, senza rimedio o attirati da altro. Vedi, l'uomo di per sè è dotato di un'area cerebrale molto piu piccola rispetto a quella della donna, riferita allo sviluppo emotivo, degli affetti. Forse è anche per questo, forse, poi è anche vero che ognuno ci aggiunge di suo. Vabbè dai..ciao
 
c.stor
c.stor il 25/11/10 alle 11:18 via WEB
Sì... son proprio stata quella lì... al Long Island ...
 
manu58dgl5
manu58dgl5 il 25/11/10 alle 20:49 via WEB
Lei gli offriva amore, lui resistenza. Lui non avrebbe mai dovuto mettersi con lei, perchè sapeva che non poteva offrirle niente e magari invece, prima l'aveva illusa, le aveva detto di amarla, che la voleva per sempre, che era l'unica, la sola... Io le conosco queste storie, molto bene, non serve nemmeno che finisca di leggerle, purtroppo. Bene, ora la smetto, non vorrei apparire pesante, ma il peso di tutto questo è dentro me.
 
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