Blog
Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

Invidio il vento

ma anche no

 
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 19
 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

ALMOST BLUE-CHET BAKER

 

 

"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

« Il pittore e il pesceEpiteto »

FAT

Post n°85 pubblicato il 21 Dicembre 2010 da simurgh2
 

 

Una cameriera racconta ad un'amica di un cliente grasso che va là a mangiare. Lei è colpita dalla natura gentile di quest'uomo: Un dettaglio che la porta a riconsiderare il rapporto con il marito e ne parla all'amica dicendo che adesso sà che il suo matrimonio è sbagliato. Parlare con l'uomo grasso le fa capire che ci sono cose che si possono cambiare e altre no. Lo capisce quando l'uomo grasso le dice che non ha scelta, che mangiare per lui è compulsivo. Ma lo capisce dopo, quando lo racconta all'amica, in quel momento intuisce. Questa improvvisa consapevolezza le suggerisce che lei ha ancora una scelta, che lei non deve stare con Rudy. Quella notte Rudy la "monta" e lei immagina, per ottundere il disgusto, di essere cosi grassa da non sentirlo neanche da quanto lui è piccolo.(1) Comincia così:

"Sto prendendo il caffè e fumando una sigaretta dalla mia amica Rita, e le racconto quello che è successo.
Ecco cosa le racconto.
E’ un mercoledì sera un po’ fiacco, sul tardi, quando Herb fa accomodare un signore grasso a un tavolo del mio settore.
Questo signore grasso è la persona più grassa che io abbia mai visto, anche se ha un aspetto curato ed è abbastanza ben vestito. Tutto in lui è grosso. Ma la cosa che ricordo meglio sono le dita. Quando mi fermo al tavolo accanto al suo per servire la coppia anziana, la prima cosa che noto sono le dita. Sembrano tre volte più grandi delle dita di una persona normale – lunghe, spesse, sembrano fatte di panna.
Servo gli altri tavoli: un gruppo di quattro uomini d’affari, molto esigenti; un altro tavolo da quattro, tre uomini e una donna, più la coppia anziana. Leander ha già riempito d’acqua il bicchiere del signore grasso e io gli do tutto il tempo per decidere cosa ordinare prima di andare da lui.
Buonasera, gli faccio. Cosa desidera?, dico...."

Pare che nelle storie di Carver non succeda mai niente. Un pò come nelle nostre vite. I personaggi sconosciuti, lontani e, all'improvviso scopri cosi simili e vicini. La sensazione che ho sempre è lo scoprire quanto ci sia estranea gran parte della nostra vita, quanto l'abitudine che rassicura infine ottunde, che è come un vivere con 20 gocce di Valium sempre in corpo. Come va? Tutto a posto!. Nelle storie di Carver ci sono sempre queste esistenze glabre, quotidianità decolorate nella varecchina ma, all'improvviso qualcosa di sconosciuto compare, si impone e illumina. Metafora e simbolo richiamano ad una piu meticolosa osservazione sul quotidiano che ad ognuno appartiene e ciò mi scardina, ogni volta.

 

Poi il racconto finisce cosi:

"Mi infilo nel letto dalla mia parte, proprio sull’orlo, sdraiata sullo stomaco.
Ma Rudy comincia subito, appena sotto le coperte, appena spenta la luce.
Mi giro sulla schiena e cerco di lasciarmi andare, anche se non ne ho nessuna voglia.
Ma ecco cosa succede.
Quando Rudy mi monta sopra, all’improvviso mi sento grassa.
Grassissima, enorme, così grassa che Rudy diventa minuscolo, non esiste più, praticamente.
E’ una storia divertente, dice Rita, ma è chiaro che non ha capito, non ha capito niente.
Mi viene la depressione. Ma non voglio spiegarle niente. Le ho già detto troppo.
Lei resta lì seduta ad aspettare, si tormenta i capelli con le dita delicate.
Ad aspettare cosa? Vorrei sapere.
E’ agosto.
La mia vita sta per cambiare, lo sento."

 

(1) "Grasso" è tratto da "Vuoi star zitta per favore?" di Raymond Carver. Altman inserirà uno dei suoi racconti nel film "America oggi" 

 

 

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/simurgh/trackback.php?msg=9652092

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
poetella
poetella il 21/12/10 alle 18:09 via WEB
cavolo!

Ma non si legge bene!

Il testo è tagliato... con più calma...lo rimetti?

pasticcione!

 
 
simurgh2
simurgh2 il 21/12/10 alle 18:36 via WEB
cazzo vuoi che rimetta? qua dentro te lo fanno venir fuori così. Io non stò la a riscriverlo. Peccato. Sono un pasticciere inveterato.
 
   
poetella
poetella il 21/12/10 alle 22:10 via WEB
e vabbeh...non lo riscrivere...

che tanto il nostro Carver ci piace uguale...dai...

(i pasticcioni sono così teneri....)

 
entanglement4
entanglement4 il 21/12/10 alle 20:38 via WEB
buah! le cose grasse mi stanno un pò schifezzuole. sei stato a mangiare la chianina a campocervaro? sai dov'ero ieri l'altro?... ponte di piave... ma che freddo fa là
 
Odile_Genet
Odile_Genet il 22/12/10 alle 11:52 via WEB
Mi son fatta l'idea che tu sia un abile narratore, lo deduco dai tuoi commenti ovviamente. Ho ragione?
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2lightdewklausmannSkorpiodgl8galex5PerturbabiIetucci.lucreziamiglioserosselladf79emma01vivhotmailsilvia79dgl1boezio62lucedarivaombrosaroberto.menga
 

ULTIMI COMMENTI

Trovato adesso questo post, per puro caso, dopo anni....
Inviato da: Daniela Raimondi
il 06/12/2019 alle 16:11
 
Ecco, cercavo tracce o indizi di spiegazioni di questi...
Inviato da: Lorenzo
il 13/10/2017 alle 01:18
 
https://youtu.be/yYHQmjAbwXw
Inviato da: emma01
il 18/04/2017 alle 16:53
 
Indugiò, sempre qua e là muovendo - Poi timidamente Bussò...
Inviato da: lontradelbosc
il 08/04/2017 alle 21:28
 
grazie..
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 20:30
 
 

DARK PRESENCES

site statistics;1&autoplay=1

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

SAINKTO NAMTCHYLAK

 

I LIBRI SUL COMODINO

-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici 

 

Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963