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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

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REQUISITORIA

Post n°94 pubblicato il 29 Dicembre 2010 da simurgh2
 

 

 

 

Perchè io, nella mia vita, gli sbagli che ho fatto

Ogni tanto mi intento un processo. Come ieri sera, seduto ad un tavolo al Foster, nella sala dove ci sono le macchinette. Cerco di colpevolizzarmi, di mettermi alle strette, di richiamarmi ad una coerenza di valori e onestà esistenziali. Sono sensi di colpa, di sconforto per quel che si è. Così gli do voce ogni tanto a quel mio super io cosi poi me lo cavo dai maroni per un po’.

 

L’USSARO
(Requisitoria)

Pensi di farcela sempre? Vecchio Ussaro bardato d’uniforme attillata, la spada alla cintola, i galloni d’argento, i bottoni dorati, le medaglie di tante battaglie, pensavi che la fortuna t’avesse reso immune da ogni condanna? Un Ussaro che aveva commesso i suoi piccoli misfatti in tempo di pace. Un Ussaro nei tempi moderni. Pensavi di avercela fatta una volta per tutte? Pensi non ti succederà mai niente? Che nessuno se ne accorga prima o poi? Pensa solo se qualcuno verrà a bussare alla tua porta per chiedertene conto? Pensa solo vecchio vigliacco, pensa solo alle infinite miserie dell’animo umano. Confessa ora, millantatore di una genia di orgogliosi guerrieri, confessa di esserti imboscato nelle loro fila. Pensa solo se verrai scoperto. A te hanno sempre perdonato tutto, impertinente ruffiano. Scrivevi poesie quando gli altri sguainavano le spade nei campi. Facevi la parte dell’ispirato alla corte delle muse. Ora abbassi la testa Ussaro? Provi vergogna? Ancora una volta ti prostri, ti addolori, dici che in fondo erano piccole cose, misfatti  infantili, puerili fastidi? Ti porteranno davanti agli altri guerrieri. Non credo te la possa cavare con un “Oste, porti da bere per tutti”. Prima o poi ti avrebbero scoperto. Sei un impostore. L’hai sempre saputo, mio vecchio Ussaro imboscato. Non aver realizzato nulla e morire sfiniti eh? Almeno non hai generato figli, almeno. Almeno di questo quei figli te ne saranno grati.

 

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Commenti al Post:
teti900
teti900 il 29/12/10 alle 14:08 via WEB
buon giorno__ e com'è finita? ___ colpevole, assolto, innocente o giustiziabile?
 
 
simurgh2
simurgh2 il 29/12/10 alle 14:22 via WEB
Và a finire che gli pago da bere e và a finire un pò in bisboccia. Un super io non è mai abituato, cosi con poco poi si mette a frignare e a dir di sè. Alla fine va a finire in vacca. Almeno lui si sente a posto con la coscienza, quando me le ha dette. Io sono condannato comunque. Non c'è remissione.
 
   
teti900
teti900 il 29/12/10 alle 14:45 via WEB
eh__ capisco __ i giochi delle parti__ per quello non soffro di solitudine:) ___ si sta sempre in buona compagnia con le parti che albergano nell'immaginazione:)) ___ a chi racconteremmo sennò i pensieri che si formano con i resti delle parole che non diciamo a nessuno? _____ ora cerco una cosa, se la trovo e mi sembra del tutto fuori tema, torno e la aggiungo___ spetta:)
 
     
simurgh2
simurgh2 il 29/12/10 alle 16:54 via WEB
Ho un teatrino che mi fa compagnia, con ego, super ego, io es e via discorrendo poi ci sono i personaggi della personale mitologia che sono collegati ai grandi temi caratteriali. Il canchero, il tanghero, il cinico, il duro, il molle, il sentimentale e compagnia cantanti. Però è bello anche mescolarli con gli altri teatrini e tirar su delle rappresentazioni situazioniste. Con l'ussaro son rimasto sul vago e non ho tirato fuori i rospi per una pubblica esecuzione. Mi pareva patetico in fondo e allora cercherò di creare dei personaggi fantasmatici e teatrali. L'hai trovata quella cosa del tutto fuori tema? Dai pò dai
 
     
ladymiss00
ladymiss00 il 01/01/11 alle 10:32 via WEB
Raccontare deforma, raccontare i fatti deforma i fatti e li altera e quasi li nega, tutto ciò che si racconta diventa irreale e approssimativo, benché veritiero, la verità non dipende dal fatto che le cose siano o succedano, ma dal fatto che rimangano nascoste e non si conoscano e non si raccontino, appena si raccontano o si maniefstano o si mostrano anche in ciò che appare più reale, in TV o sul giornale, in ciò che si chiama la realtà o la vita o addirittura la vita reale passano a formare parte dell’analogia e del simbolo, e dunque non hanno più fatti, ma si trasformano in riconoscimento. Pag. 210 Javier Marias, citazione da Domani nella battaglia pensa a me
 
     
simurgh2
simurgh2 il 01/01/11 alle 12:07 via WEB
Mi sorprendi lady e miss e oh oh.
E' uno dei suoi loop<r> l'inesplicabile narrare
dire, ognuno la sua verità,
che si deve far sapere, del come sono andarte le cose, del come le cose siano solo il nostro sguardo su di esse e il nome che alle cose conferiamo, anche se condiviso, luogo comune, le cose non hanno verità e noi solo la nostra, parziale eppure cosi preminente e soverchiante, tanto da lacerare inutilmente, come fossero verita che intendono solo inutilmente infierire, come un bisogno potente nel volerla dire, la nostra perchè l'altro venga a sapere e poi scopri che era meglio tacere, resistergli, lasciarla dove stava, dove magari è stata per anni, come un segreto solo tuo che dovevi accudire e capire che la verità, il come sono andare le cose, non sempre è giusto farle sapere, del come le sai te te le puoi tenere. Non te l'hanno chiesta, nessuno è venuto a bussare, ne ti ha implorato, allora taci, non dire niente ma è difficile resistere a questa impellenza che la verità di ognuno reclama, che non puoi trattenerla, che senti fa male tenerla solo per te e allora vien spiatellata e uno la spiattella come fosse portatore della parola divina, appaga il suo ego malsano, narciso di saperi e segreti oppure di malcontenti, portatore sano di inutili offese, di smacchi gratuiti. Tacci, non dirle le tue verità. Nessuno le chiede, nessuno ha chiesto di sapere. Ma loro non sapevano, non potevano chiedere potrebbe dire quest'uomo che pensa che è giusto dirle le verità e quelle verità poi ti ribaltano la vita. "Si trasformano in riconoscimento" ecco si, di questo spesso si ha bisogno, di sentirci dire si hai ragione. Io la darei gia prima la ragione che vuoi, purchè certe volte tu sappia tacere. Non è del mio riconoscimento che hai bisogno
Urca, ho fatto una tirata! Ho mescolato prime e terze persone. Per uno che viene a leggere potrebbe pensare forse che io ce l'ho con te. Mi infervoravo sul concetto di raccontare come deformazione del reale che sottolinea Javer Marias in quel libro e in altri.
Ti sono grato lady oh oh per averlo cercato, per la citazione, per il tempo e l'interesse che mi hai dedicato
E' un discorso complesso questo del voler a tutti i costi dire quando l'altro niente ti chiede.
A bientot
 
     
ladymiss00
ladymiss00 il 02/01/11 alle 09:50 via WEB
Te ne ringrazio, mi interessa molto.
 
     
ladymiss00
ladymiss00 il 02/01/11 alle 10:02 via WEB
Cercherò di leggerlo, ma da quello che sono riuscita a capire finora, argomento comunque interessante e sfizioso per me , credo che sia parallelo al bisogno più leggero dal punto di vista dei contenuti, ma più urgente ed evasivo di ben interpretare certi screzi nel rapporto, o togliersi qualche sassolino ogni tanto, che non diventi una montagna
 
     
ladymiss00
ladymiss00 il 02/01/11 alle 10:03 via WEB
oh oh :D
 
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