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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
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SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
Non credo ci sia una legge precisa che ha una sua verità in amore, ne sulle voglie, ne nei desideri
Se ho un principio a cui cerco di attenermi è quello di lasciar andare le cose per il loro verso.
Capisco il tuo punto di vista. Mi metto nella tua angolatura e lo condivido, spartisco.
Metti che...ma anche no.
Il fondo non sò mai bene come sia meglio o piu giusto di come vadan fatte le cose
Metti che metto fuori la testa, che mi farebbe anche bene farmi un giro lungo il fiume e dar un po d'aria ai pensieri. Metti che e io lo dico buongiorno e lo dico anche a te.
Metti che ti incontro lungo il fiume, allora sarebbe l'ora dello spritz di cui oggi faccio a meno. Però metti che mi vuoi far sentire la musica e io lo spazzolino non lo butto via, metti.
Ha una sua personale simbologia lo spazzolino, un significato passato, un valore a cui mi attengo e poi non credo mi verresti a chiedere di buttarlo via, di far piazza pulita dei miei feticci e riti privati. Avrei il garbo di tenerli segreti. Penso che dei segreti bisogna pur averne. Mai diciamo del tutto ciò che abbiamo in testa neppure alla persona che amiamo.
Vabbè, lo spazzolino lo butto.
ché se torna, può sempre usarlo.
metti che torna...ogni tanto...e accumuli ricordi.
I ricordi,poi, sono tuoi.
Per sempre. E non sono ingombranti.
Dico io...
Ogni storia individuale si orienta a delle conseguenze, ad una forma di adattamento e risposta ai contesti relazionali in cui si trova con i ferri del mestiere che si è portato dietro. Come dire che ognuno fà quel che gli pare al momento opportuno, quel che sa fare od ha imparato a fare nell'accumulo esperienziale.
Quale sia il decalogo finisce che ognuno fa quel che puo. Credendo sia la migliore scelta possibile al momento.
I modelli comportamentali ed emotivi appartengono alla propria storia e non se ne trova una uguale all'altra, se non per sommari contesti.
Una grande verità mi pare questa:
"ma il modo di relazionarci intimamente è un inprinting a cui è impossibile sfuggire"
L'implemento esponenziale e infinito, dall'amor cortese dei trovatori fino alle soap opera e ai romanzetti rosa e non, si giostra sull'infinità delle varianti e delle singolarità.
"i single possono far tutto come gli altri, ma per un tempo limitato" Sul tempo e la scaddenza come il latte, nelle loro relazioni, non tutti hanno la determinazione al preservo della loro condizione. Aspirare ad una relazione stabile e rassicurante è, nella maggior parte dei casi, ancora prevalente, un sogno a cui aspirare. Il tuo credo sulla singletudine e le ragioni a cui accenni mostra la tua individualità. Credo che questo tuo messaggio sia quello che piu si espone con chiara consapevolezza di sè, ed è ammirevole il tuo mostrarti in questi tinelli che potrebbero diventare riottosi e allora vado a mettere su un caffè e tiro fuori i biscotti allo zenzero che ho cucinato l'altro giorno.
".. non sto dicendo che io ci sia riuscita, quanto che per me, questa sia una via meritevole di essere indagata"
Personbalmente, per come funziono, non stò tanto li ad aprire indagini ed infinite riflessioni, anche se lavoro in un posto dove applico le regole dell'indagine pscichica e comportamentale, e di questo sono curioso ed estremamente interessato ma credo che ognuno inclini a qualcosa che rappresenta la sua specificità, il suo modo di starci al mondo e che il cambiamento di sè sia dovuto al tempo che scorre e che ci permette di correggere il tiro. La menbte fa tutto un lavoro per conto suo, senza interpellarci, sospingendoci a quella forma di adattamento che ritiene migliore e che, in tutto questo, la preminenza del fattore biologico sia sempre pronta a dettar legge.
Io mi incasino poi con questi discorsi che mi par di fare il Raffaele Morelli di turno. Dai che metto sù il caffè.
Grazie teti.Illuminante.
riassuma, riduca, concluda dicendo
che ogni distanza è un colpo di vento
che ciò che avvicina è cosa mentale
fenomeno che non accade solo a Natale
e la distanza avvicina piu di quanto allontani<r> consente profondità più abissali
di quanto stà troppo vicino
può dar fastidio il suo alitare
infin la distanza, come il tempo
consente di trovare la giusta misura
forse piu di quanti si hanno tra i piedi
Ciò dimostra che è un fatto mentale
e che poi la carne, anche se non è natale
vuole e invoca la sua epifania
L'intenzionalità poetica è quella di un cialtrone, pardon
però con gli
a capo :)))
Un'incredibile miscela dove si entra, si esce, si sosta al bancone e col suo sorriso da fascinoso guappo imperterrito e divertito, riempie pagine e pagine di parole con altrettanti accapo grassetto e corsivo. Si crogiola e gli piace pure.
just like a woman Lei parla proprio come una donna
Lei fa l'amore proprio come una donna, si, è così
e lei fa soffrire proprio come una donna
ma lei va in crisi proprio come una bimba.
------------- She takes just like a woman, yes she does
She makes love just like a woman, yes she does
And she aches just like a woman
But she breaks just like a little girl.
Una credibile scenografia nues la tua. Quando ho fatto quella foto avevo un modello che mi ispirava, Clint che con il western si è fatto le ossa e la fama. Sergio Leone di lui diceva: Ha due sole espressioni la sua faccia. Una con il sigaro e un'altra senza. Questa è la mia iconografia di quello che tu definisci guappo. Clint Eastwood stò dicendo. Il crogiolamento è per il riconoscimento ironico del vanto di cui meno. Grazie comunque per contribuire al mio godibile crogiolare, sperando di poter contraccambiare alla vostra vollutuosa vanità femminea. :-))
just like a woman Lei parla proprio come una donna
Lei fa l'amore proprio come una donna, si, è così
e lei fa soffrire proprio come una donna
ma lei va in crisi proprio come una bimba.
------------- She takes just like a woman, yes she does
She makes love just like a woman, yes she does
And she aches just like a woman
But she breaks just like a little girl.
Una credibile scenografia nues la tua. Quando ho fatto quella foto avevo un modello che mi ispirava, Clint che con il western si è fatto le ossa e la fama. Sergio Leone di lui diceva: Ha due sole espressioni la sua faccia. Una con il sigaro e un'altra senza. Questa è la mia iconografia di quello che tu definisci guappo. Clint Eastwood stò dicendo. Il crogiolamento è per il riconoscimento ironico del vanto di cui meno. Grazie comunque per contribuire al mio godibile crogiolare, sperando di poter contraccambiare alla vostra vollutuosa vanità femminea. :-))
è quello che piu fa gongolare il mio ego, manu ma è un goder segaiolo.
I veneziano hanno una certa inclinazione al vezzeggiamento, cosa che adoro, quel prendersi cortesemente in giro.
Ogni gallo ambirebbe ad aver un suo pollaio, sennò sbraita e fa casino, oppure si deprime e non c'è niente di peggio di un gallo con la depressione.
Una mia amica campagnola, mi raccontava di un gallo vecchio che aveva. Poi non han avuto coraggio di ucciderlo ma ne han preso uno giovane e gliel'han messo nel suo pollaio. Il gallo vecchio non voleva saperne di cedere lo scettro al giovane e cerano azzuffamenti che vedevi volar penne come un piumino strappato e appeso sullo stenditoio del cortile. Questi azzuffamenti con spennottamento durarono un pò. Poi si accorse che tutto taceva e sembrava tornata la serenità nel pollaio. Sembrerà impossibile vista la loro natura e presumibile cervello che però, dicono piu grosso di quello di una gallina. Insomma adesso sembravano andar d'amore e d'accordo e sai cos'era successo? Si erano divisi il pollaio. Vedevi questi due gruppi di galline. Il giovane ovviamente ne aveva di piu ma il vecchio aveva intatto il suo orgoglio e lo vedevi cantare gonfiando il petto come un pallone aereostatico. Io non so se sia un processo evolutivo di cui Darwin era informato ma mi colpi molto questa storia infarcita di una miriade di dettagli comici. Non è che c'entri qua ma mi incuriosiva il fatto che qua maschi non ne vedi a gironzolare o a venir dir la sua. Nei blog delle femmine di femmine ce ne son una sporta. Ed è curioso anche questo, sempre a riguardo del pollaio, il fatto che se non c'è un gallo prende in mano il comando una gallina, la matriarca. Me lo raccontava sempre l'amica campagnola. In quelli dei maschi invece è difficile e, io non girando per quelli maschili immagino sia una sorta di decalogo antropologico della separazione del maschio.
"Poi, quando torna, trova tutto al suo posto"
"..ci si debba sempre chiedere se questa porta nuovamente aperta possa giovare o no alla serenità dell' altro/a"
Non è che ci pensi in effetti mai se la mia porta aperta possa giovare alla serenità dell'altro. L'impulso inconscio di attiraare l'altro a sè presuppone di immaginare che lo sia: Nella mente, se uno va a rifletterci e porsi questa domanda, credo si creino tutta una serie di circuiti che tendono a giustificare la tua scelta, della porta aperta. Una sorta di egoismo primario. In genere si viene a sapere dopo. Penso che se tieni chiusa la porta uno non potrà mai sapere se, tenendola aperta, ciò avrebbe smentito le sue previsioni. Forse prediligo l'accostare i balconi, tenere la porta socchiusa. E' il mio modo e, magari dentro sto con il fucile in mano, non sò.
"..Perché quello che per noi potrebbe essere semplicemente un piacevole intermezzo tout court potrebbe, dall' altra persona, essere captato come segnale di diverso.."
Discorso lungo questo, che contempla la seduzione e il raggiro, il ruolo del boia e del condannato, il bianco e il nero, la volpe e la lepre, che ne sò. Il discorso amoroso e seduttivo si aggira attorno all'ambiguo e all'ingannevole, anche in buona fede. Credo che l'altro altro non possa essere che strumento per la realizzazione del sè e dei propri bisogni, detta in parole crude e che su questo malinteso si fondi ogni inganno.
Grazie springfresia. Spero ripassi.