Blog
Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

Invidio il vento

ma anche no

 
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 19
 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

ALMOST BLUE-CHET BAKER

 

 

"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

« Roland GarrosLa signora Marcella »

Ci si abitua a tutto ma anche no.

Post n°99 pubblicato il 02 Gennaio 2011 da simurgh2
 

Ho scritto questo Roland Garros e poi mi è venuto:


Bob Dylan - Just Like A Woman


A qualcuno è capitato di essersi abituato all'idea 
che lei se n'era andata per non tornare più.
Ma poi metti che un giorno capita che la rivedi
e cosi si comincia a parlare, ciao come và, che fai?
E che mentre dici cose cosi nei suoi occhi e lei nei tuoi
trovi quello che era rimasto tale e quale come
la prima volta che vi siete visti e che vi ha fatto battere il cuore.
Metti.
Metti che dici dai ci vediamo, usciamo una sera, metti.
Metti che lei dica e dove? che è come dicesse di si.
Andiamo a mangiare una pizza, bere una birra, vedere un film.
Metti che lei dica di si, va bene.
Metti che poi la porti dove siete andati la prima volta.
Metti che lei pensi che quella e una vigliaccata ma che le batta il cuore.
Metti che a tutti e due vien in mente che su quella spiaggia avete fatto l'amore.
Metti che poi tornando sei poggi la testa sulla tua spalla.
Metti che per forza le dici poi dai vieni sù.
In bagno dove è andata a darsi una sciacquata sotto
vede il suo spazzolino da denti ancora la, nel bicchiere.
Metti che lei poi esser stata a letto con te non voglia andare piu via, metti.
E tu che avevi imparato a star bene lo stesso senza di lei, metti, che fai?

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/simurgh/trackback.php?msg=9700429

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
comeunalibellula
comeunalibellula il 02/01/11 alle 12:12 via WEB
le minestre riscaldate non sono mai buone..la magia è solo magia nella tua testa... metti che hai immaginato tutto..e comprendi ora come stai bene da solo..metti che ti alzi dalle tue seghe mentali e butti via quello spazzolino da denti...? metti che apri la finestra e dici finalmente buon giorno al nuovo giorno..eh..simurgh?.. bacio
 
 
simurgh2
simurgh2 il 02/01/11 alle 12:41 via WEB
Ci son cose che son meglio il giorno dopo di quello prima. Ci son cose che devi lasciarle impregnare.
Non credo ci sia una legge precisa che ha una sua verità in amore, ne sulle voglie, ne nei desideri
Se ho un principio a cui cerco di attenermi è quello di lasciar andare le cose per il loro verso.
Capisco il tuo punto di vista. Mi metto nella tua angolatura e lo condivido, spartisco.
Metti che...ma anche no.
Il fondo non sò mai bene come sia meglio o piu giusto di come vadan fatte le cose
Metti che metto fuori la testa, che mi farebbe anche bene farmi un giro lungo il fiume e dar un po d'aria ai pensieri. Metti che e io lo dico buongiorno e lo dico anche a te.
 
   
comeunalibellula
comeunalibellula il 02/01/11 alle 12:45 via WEB
metti che io al tuo buon giorno sorrido mentre corro lungo il fiume..e poi mi soffermo, saltello e ti raggiungo..e metti che ti metto una mia cuffietta nell'oracchio e ti faccio sentire la musica che ascolto.. ..tu poi lo spazzolino lo butti via..vero?..
 
     
simurgh2
simurgh2 il 02/01/11 alle 12:56 via WEB
Lo spazzolino lo tirerei via per educazione. Penso di essere rispettoso anche dei feticci. Magari lo metto in una busta dentro uno scatolone. Mi sembrerebbe di mancare di rispetto a ciò che è stato.
Metti che ti incontro lungo il fiume, allora sarebbe l'ora dello spritz di cui oggi faccio a meno. Però metti che mi vuoi far sentire la musica e io lo spazzolino non lo butto via, metti.
Ha una sua personale simbologia lo spazzolino, un significato passato, un valore a cui mi attengo e poi non credo mi verresti a chiedere di buttarlo via, di far piazza pulita dei miei feticci e riti privati. Avrei il garbo di tenerli segreti. Penso che dei segreti bisogna pur averne. Mai diciamo del tutto ciò che abbiamo in testa neppure alla persona che amiamo.
Vabbè, lo spazzolino lo butto.
 
     
comeunalibellula
comeunalibellula il 02/01/11 alle 13:02 via WEB
..^_________^..
 
teti900
teti900 il 02/01/11 alle 12:14 via WEB
uhm___ non so un uomo in questo caso, una donna o per lo meno, io sarei molto felice di questo caso:) ___ è anche vero che le donne sono abituate ai finali tragici, ma in fondo una bella notte o anche due come possono cambiare le cose? se uno/a è single mica è per caso?
 
 
simurgh2
simurgh2 il 02/01/11 alle 12:46 via WEB
Io sarei sempre felice e un deja vù mica fa male. Prima del tragico mostrano sempre il lieto per tragicizzare ancora di piu. Devo fare la lista dei propositi dell'anno. Trombare sarà nella hit. Ho un'amica, una con cui son stato assieme sei anni. Adesso vive a firenze ed io la vado a trovare. E' l'unica amica che ho. Per me è come una sorella. Quando vado la dormo nello stesso letto e manco mi passa per la testa di tirargli una botta. Le botte me le tira lei in testa perchè russo e mi tocca andare sul divano. Hai ragione, uno non è sigle per caso. A me nessuna mi vuole. Single per forza
 
   
teti900
teti900 il 02/01/11 alle 14:11 via WEB
a genova si dice a una zitella che è come la bella de turriggia (torriglia) che tutti la vogliono e nessuno la piggia (piglia)___ ma sono solo leggende metropolitane__ un single è un essere dignitosissimo, serissimo, leale, onesto, sincero, fedele, integralista, totalizzante, assoluto, passionale, instancabile, originale, fantasioso, creativo, sensibile, comprensivo, amorevole!!!___ (a tempo determinato e a determinate condizioni) insomma è una specie di guru, di santone, roba very special mica fuffa!
 
     
poetella
poetella il 02/01/11 alle 14:58 via WEB
non lo buttare, lo spazzolino...

ché se torna, può sempre usarlo.

metti che torna...ogni tanto...e accumuli ricordi.

I ricordi,poi, sono tuoi.

Per sempre. E non sono ingombranti.

Dico io...

 
     
comeunalibellula
comeunalibellula il 02/01/11 alle 16:58 via WEB
dico io ma i fatti tuoi no?? ..
 
     
simurgh2
simurgh2 il 02/01/11 alle 18:03 via WEB
Suvvia libellula non ti incazzare èh? Non c'è motivo. C'è posto per tutti se uno qualcosa vuol dire. Quello che scrivi qua non è personale a me, tra me e te. A me piace pure che gli altri abbiano da ridire o dir la loro anche su quello che scrive gente che passa di qua. Nessuno mi è parso scortese con te.
 
     
comeunalibellula
comeunalibellula il 02/01/11 alle 18:06 via WEB
uffah.. apri la finestra ... infatti io dicevo la mia. ciao.
 
     
simurgh2
simurgh2 il 03/01/11 alle 02:27 via WEB
Ne tengo sempre di nuovi di stecca nella busta da bagno, di spazzolini. Avrà trent'anni quella busta di pelle. Ero sposato o forse dovevo. Ricordo la tipa, una freak, una hippie, come andava allora per quelli che lavoravano la pelle. Una botteghetta che adesso non c'è più. Si è sistemata. Ha fatto due figli quando era sotto i quaranta. Una bella tipa. Andavo sempre da lei per le cinture, una borsa, un taccuino e poi per dei regali. Eravamo un pò amici. Mi sa che ci avrei fatto un pensieri no a dir il vero. Una borsa di pelle cosi, morbida e capiente, che ci sta dentro il mondo, color cognac, una bella pelle morbida, l'avrò pagata al tempo una cazzata, tipo adesso 15 euro, tenendo conto del rapporto con il tempo e l'euro. Hai ragione si, i ricordi sono di ognuno, personali e non sono ingombranti e va ben tenerli segreti. Dico anch'io
 
     
simurgh2
simurgh2 il 03/01/11 alle 02:15 via WEB
Un single...un tempo lo chiamavano signorino, uno ancora da maritare, un efebo ambiguo, su cui riversare sospetti e qualche derisone maligna, un recchione di cui niente traspariva, un essere di cui sospettare, uno di quelli che magari trombava le maritate in paese. Un single era il prete e sui preti ne ho sentito di cotte e di crude. Ancora adesso. Non son leggende, fornivano supporto alle spose osservanti in crisi di compensazione. Non è passata un'era glaciale. Un fenomeno diffuso, la singletudine pare una scelta filosofica ed esistenziale. E' comunque gente a cui qualcosa è andata male. Non sono contenti ma forse lo son piu degli altri. La dignità è piu preservata e non è niente di diverso da quanto era prima. E' la stessa persona che era un tempo sposata, che ha generato o meno ed è un pioniere di una nuova era. Non sò se meglio o se peggio ma so che è condizione che puo favorire con piu facilità la pienezza di sè per offrirla con piu sapienza e coesione. Di sicuro sarà anche l'eta e, la mia, come la tua è una generazione che ha assistito al trapasso di un intero sistema di riferimenti antichi e di valori. Capisco l'angolatura, la visuale delle tue parole e mi trovo completamente d'accordo. Ma forse è anche solo un moto di autosostegno per i soci del circolo, per gli alieni e riottosi che fan di sventura virtù. Una condizione in cui ci si viene a trovare, che si sperimenta e dopo varie traversie si sceglie come ideale. E' un discorso lungo che non son neanche capace adesso di sbrogliare. Meglio che soprassieda svignandomela con l'intento poi di tornarci sulla condizione del single. Grazie teti
 
     
teti900
teti900 il 03/01/11 alle 08:47 via WEB
Prego:)___ diciamo che quel qualcosa che è andato male risale alla nascita e al contesto in cui essa è avvenuta. __ se ci pensi bene, i fatti anche traumatici che abbiamo cucinato in seguito se non hanno legami e radici in quel vissuto li abbiamo superati e corretto i sapori. ___ ma il modo di relazionarci intimamente è un inprinting a cui è impossibile sfuggire.___ forse la catena che fa perpetuare i geni malati può spezzarsi solo se ci facciamo carico anche dei disagi dei nostri figli e quindi forse possiamo evitare a loro il nostro destino. __ ma al nostro non possiamo sfuggire. ___ si nasce single nn si diventa.__ i single possono far tutto come gli altri, ma per un tempo limitato. ___ non hanno l'abitudine e la tenuta per la lunga distanza in coppia. __ in compenso sono molto solidi nelle competizioni individuali. ___ e non ho mai capito perchè perdere tempo a lagnarsi della propria condizione o dei propri limiti dato che se ne non ne fossimo consapevoli non potremmo trasgredire od oltrepassarli. ___ credo che una persona sia degna di essere considerata tale non in quanto capace di stare in coppia quanto per tutte le altre caratteristiche che la rendono unica e speciale. ___ penso che farsi troppo condizionare nell'intimo da un singolo aspetto non sia benefico e se posso dire anche poco intelligente:) e non sto dicendo che io ci sia riuscita, quanto che per me, questa sia una via meritevole di essere indagata:) grazie a te:))
 
     
simurgh2
simurgh2 il 03/01/11 alle 10:33 via WEB
Teti, credo che possiamo smenarla fin che vogliamo con questa storia e non cavarne un ragno dal buco, come dice Benigni in don bi low.
Ogni storia individuale si orienta a delle conseguenze, ad una forma di adattamento e risposta ai contesti relazionali in cui si trova con i ferri del mestiere che si è portato dietro. Come dire che ognuno fà quel che gli pare al momento opportuno, quel che sa fare od ha imparato a fare nell'accumulo esperienziale.
Quale sia il decalogo finisce che ognuno fa quel che puo. Credendo sia la migliore scelta possibile al momento.
I modelli comportamentali ed emotivi appartengono alla propria storia e non se ne trova una uguale all'altra, se non per sommari contesti.
Una grande verità mi pare questa:
"ma il modo di relazionarci intimamente è un inprinting a cui è impossibile sfuggire"
L'implemento esponenziale e infinito, dall'amor cortese dei trovatori fino alle soap opera e ai romanzetti rosa e non, si giostra sull'infinità delle varianti e delle singolarità.
"i single possono far tutto come gli altri, ma per un tempo limitato" Sul tempo e la scaddenza come il latte, nelle loro relazioni, non tutti hanno la determinazione al preservo della loro condizione. Aspirare ad una relazione stabile e rassicurante è, nella maggior parte dei casi, ancora prevalente, un sogno a cui aspirare. Il tuo credo sulla singletudine e le ragioni a cui accenni mostra la tua individualità. Credo che questo tuo messaggio sia quello che piu si espone con chiara consapevolezza di sè, ed è ammirevole il tuo mostrarti in questi tinelli che potrebbero diventare riottosi e allora vado a mettere su un caffè e tiro fuori i biscotti allo zenzero che ho cucinato l'altro giorno.
".. non sto dicendo che io ci sia riuscita, quanto che per me, questa sia una via meritevole di essere indagata"
Personbalmente, per come funziono, non stò tanto li ad aprire indagini ed infinite riflessioni, anche se lavoro in un posto dove applico le regole dell'indagine pscichica e comportamentale, e di questo sono curioso ed estremamente interessato ma credo che ognuno inclini a qualcosa che rappresenta la sua specificità, il suo modo di starci al mondo e che il cambiamento di sè sia dovuto al tempo che scorre e che ci permette di correggere il tiro. La menbte fa tutto un lavoro per conto suo, senza interpellarci, sospingendoci a quella forma di adattamento che ritiene migliore e che, in tutto questo, la preminenza del fattore biologico sia sempre pronta a dettar legge.
Io mi incasino poi con questi discorsi che mi par di fare il Raffaele Morelli di turno. Dai che metto sù il caffè.
Grazie teti.Illuminante.
 
     
teti900
teti900 il 03/01/11 alle 11:59 via WEB
prego:)) infine (per ora) concludo riassumendo che chilometri di distanza hanno il vantaggio di comunicare nel modo migliore qualità che, incontrandosi veramente, non si avrebbe il tempo di conoscere e forse mai di scoprire:))
 
     
simurgh2
simurgh2 il 03/01/11 alle 12:35 via WEB
La preghi, signora infine e per ora
riassuma, riduca, concluda dicendo
che ogni distanza è un colpo di vento
che ciò che avvicina è cosa mentale
fenomeno che non accade solo a Natale
e la distanza avvicina piu di quanto allontani<r> consente profondità più abissali
di quanto stà troppo vicino
può dar fastidio il suo alitare
infin la distanza, come il tempo
consente di trovare la giusta misura
forse piu di quanti si hanno tra i piedi
Ciò dimostra che è un fatto mentale
e che poi la carne, anche se non è natale
vuole e invoca la sua epifania
L'intenzionalità poetica è quella di un cialtrone, pardon
 
     
teti900
teti900 il 03/01/11 alle 12:55 via WEB
ahahahah
però con gli
a capo :)))
 
manu58dgl5
manu58dgl5 il 02/01/11 alle 17:20 via WEB
hahaha è bello tornare qui ogni tanto e trovare un blog così movimentato. Io, mio caro e dolce Simurgh, oltre alla spazzolino nel bicchiere, tengo anche il pennello da barba ed altre cose molto più intime, lui torna e trova le sue cose lì, dove le ha lasciate. E' un modo per sentirlo vicino anche quando non c'è, un ritrovare ogni giorno la quotidianità che manca, anche se sto bene da sola.
 
 
simurgh2
simurgh2 il 03/01/11 alle 09:52 via WEB
A contare i commenti, non ho mai avuto uno share cosi alto. Ci sarà la formaziione di un fans club nell'immediato futuro? Pare si mostrino gia le prime scaramucce per la presidenza del club :-)) scherzo, via. Cara manu ma, il tuo lui è uno che torna e trova le sue cose li. Una condizione per molti versi ideale no? Mancherà la quotidianità si ma è, credo anche uno dei grandi vantaggi. Insomma dai, sennò si trasforma in una di quelle rubrichette del cuore dei settimanali femminili ed io son mica adatto. Grazie del passaggio:
 
   
manu58dgl5
manu58dgl5 il 03/01/11 alle 15:55 via WEB
Fans club "le amiche di Simurgh" o "il blog maniaco-matriarcale" "il gineceo di Simurgh" Bo, il nome lo puoi decidere tu, visto che ti trovi in mezzo ad un vortice di commenti femminili agguerriti, ma tu te la cavi benissimo, mio caro e dolce amico, bravo. Pochi uomini riescono a tener testa a tutti sti commenti femminili, e magari molto di femminile c'è in te...dici di non essere adatto? Mah! a me sembra che te la cavi egregiamente. Comunque, ricapitolando, lui trova tutto, dallo spazzolino alle mutande, anche se litighiamo e sarei tentata di buttare via tutto, ma l'unica cosa che riesco a fare è nascondere la mercanzia, in modo che non mi si pari davanti gli occhi. Poi quando torna trova tutto al suo posto. Ed il sorriso che hai visto in foto! Dalla rubrica di madame Emmanuelle ;)
 
     
Nues.s
Nues.s il 03/01/11 alle 20:52 via WEB
...Manu, a me piu' che un fans club, sembra un saloon. Lui, lì....bardato da cowboy con la giacca di pelle a frange, camicia a quadri, cappello con la stringa, cicca in bocca fumante, spritz in mano e dall'altra.... un mouse.
Un'incredibile miscela dove si entra, si esce, si sosta al bancone e col suo sorriso da fascinoso guappo imperterrito e divertito, riempie pagine e pagine di parole con altrettanti accapo grassetto e corsivo. Si crogiola e gli piace pure.
 
     
manu58dgl5
manu58dgl5 il 03/01/11 alle 21:09 via WEB
Certo che gli piace, come a noi piace leggerlo e qualche volta ci sentiamo interpellate in qualche modo e diamo dei pareri (mouse a destra o a sinistra, a seconda di dove si mette Mary, la mia amata cagnolina) Che bella l'immagine di uno con la giacca a frange, fa molto stile anni '60! Elvis! Mi sa che lui si addobba così, per attirare le nostalgiche babbione freakkettone ( si scrive così? Mi metto in mezzo eh!) Ma a lui piace e anche a noi, o no? Ma lo stiamo analizzando? Com'è sta cosa? Era già accaduta?
 
     
Nues.s
Nues.s il 03/01/11 alle 21:29 via WEB
..forte, ve'? Echeneso Manu, a me viene in mente così. Ma potrebbe esser anche vestito da fricchettone hippye fine anni '60. O come Austin Powers nel film...te lo ricordi, l'hai visto mai? E le sue fans.....(oh, mi ci metto un po' pur'io, eh) lì, a rovistargli la vita, lo spazzolino da denti, scandagliar la sua mente e le sue elucubrazioni poetiche. E star qui a parlare mentre magari sta finendo di prepararsi la cena e noi a intavolar banchetto sotto casa sua, anzi.. dentro perchè da qui parliamo. Mi piace sta cosa. Lascia le chiavi sotto lo zerbino e noi si entra. Altro che saloon poi.
 
     
simurgh2
simurgh2 il 04/01/11 alle 14:54 via WEB
@Nues.s succede che rispondo ad un commento e la risposta non ci va a finir sotto come dovrebbe ma si infila alla fine di tutti i commenti per conto suo puttanassaeva
just like a woman Lei parla proprio come una donna
Lei fa l'amore proprio come una donna, si, è così
e lei fa soffrire proprio come una donna
ma lei va in crisi proprio come una bimba.
------------- She takes just like a woman, yes she does
She makes love just like a woman, yes she does
And she aches just like a woman
But she breaks just like a little girl.
Una credibile scenografia nues la tua. Quando ho fatto quella foto avevo un modello che mi ispirava, Clint che con il western si è fatto le ossa e la fama. Sergio Leone di lui diceva: Ha due sole espressioni la sua faccia. Una con il sigaro e un'altra senza. Questa è la mia iconografia di quello che tu definisci guappo. Clint Eastwood stò dicendo. Il crogiolamento è per il riconoscimento ironico del vanto di cui meno. Grazie comunque per contribuire al mio godibile crogiolare, sperando di poter contraccambiare alla vostra vollutuosa vanità femminea. :-))
 
     
simurgh2
simurgh2 il 04/01/11 alle 14:56 via WEB
@Nues.s succede che rispondo ad un commento e la risposta non ci va a finir sotto come dovrebbe ma si infila alla fine di tutti i commenti per conto suo puttanassaeva
just like a woman Lei parla proprio come una donna
Lei fa l'amore proprio come una donna, si, è così
e lei fa soffrire proprio come una donna
ma lei va in crisi proprio come una bimba.
------------- She takes just like a woman, yes she does
She makes love just like a woman, yes she does
And she aches just like a woman
But she breaks just like a little girl.
Una credibile scenografia nues la tua. Quando ho fatto quella foto avevo un modello che mi ispirava, Clint che con il western si è fatto le ossa e la fama. Sergio Leone di lui diceva: Ha due sole espressioni la sua faccia. Una con il sigaro e un'altra senza. Questa è la mia iconografia di quello che tu definisci guappo. Clint Eastwood stò dicendo. Il crogiolamento è per il riconoscimento ironico del vanto di cui meno. Grazie comunque per contribuire al mio godibile crogiolare, sperando di poter contraccambiare alla vostra vollutuosa vanità femminea. :-))
 
     
simurgh2
simurgh2 il 04/01/11 alle 14:17 via WEB
"Il gineceo di Simurgh" he he :-)
è quello che piu fa gongolare il mio ego, manu ma è un goder segaiolo.
I veneziano hanno una certa inclinazione al vezzeggiamento, cosa che adoro, quel prendersi cortesemente in giro.
Ogni gallo ambirebbe ad aver un suo pollaio, sennò sbraita e fa casino, oppure si deprime e non c'è niente di peggio di un gallo con la depressione.
Una mia amica campagnola, mi raccontava di un gallo vecchio che aveva. Poi non han avuto coraggio di ucciderlo ma ne han preso uno giovane e gliel'han messo nel suo pollaio. Il gallo vecchio non voleva saperne di cedere lo scettro al giovane e cerano azzuffamenti che vedevi volar penne come un piumino strappato e appeso sullo stenditoio del cortile. Questi azzuffamenti con spennottamento durarono un pò. Poi si accorse che tutto taceva e sembrava tornata la serenità nel pollaio. Sembrerà impossibile vista la loro natura e presumibile cervello che però, dicono piu grosso di quello di una gallina. Insomma adesso sembravano andar d'amore e d'accordo e sai cos'era successo? Si erano divisi il pollaio. Vedevi questi due gruppi di galline. Il giovane ovviamente ne aveva di piu ma il vecchio aveva intatto il suo orgoglio e lo vedevi cantare gonfiando il petto come un pallone aereostatico. Io non so se sia un processo evolutivo di cui Darwin era informato ma mi colpi molto questa storia infarcita di una miriade di dettagli comici. Non è che c'entri qua ma mi incuriosiva il fatto che qua maschi non ne vedi a gironzolare o a venir dir la sua. Nei blog delle femmine di femmine ce ne son una sporta. Ed è curioso anche questo, sempre a riguardo del pollaio, il fatto che se non c'è un gallo prende in mano il comando una gallina, la matriarca. Me lo raccontava sempre l'amica campagnola. In quelli dei maschi invece è difficile e, io non girando per quelli maschili immagino sia una sorta di decalogo antropologico della separazione del maschio.
"Poi, quando torna, trova tutto al suo posto"
 
springfreesia
springfreesia il 02/01/11 alle 19:36 via WEB
Voltare a ritroso certe pagine ha sempre un prezzo da pagare. In genere la sua esosità o meno la stabiliamo noi: con la nostra leggerezza o con uno spirito maggiormente determinato. Io parto dal presupposto che in simili situazioni ci si debba sempre chiedere se questa porta nuovamente aperta possa giovare o no alla serenità dell' altro/a. Se ciò non è ( e capita spessissimo che non lo sia ) avere il sacrosanto coraggio di mantenerla ben chiusa. Perché quello che per noi potrebbe essere semplicemente un piacevole intermezzo tout court potrebbe, dall' altra persona, essere captato come segnale di diverso ( e ahimé! )opposto genere. Buona serata e grazie per essere passato da me:-))
 
 
simurgh2
simurgh2 il 03/01/11 alle 10:59 via WEB
Sai, springfresia, voltare a ritroso pagine gia lette e chiuse, spesso è un passatempo, uno modus mentis che ci si ritrova, una forma di auto narrazione della propria storia. Cosa a cui ricorro e credo nella narrazione come forma di cura terapeutica di sè. Leggerezza e determinazione, elementi che pian piano si impara ad utilizzare al meglio, con il tempo e le esperienze che li rafforzano, sembrano anche a me indispensabile connubio. Di mio ci aggiungo un'ironia e, spesso un cinismo che mi schiarisce le cose orientandomi all'essenza.
"..ci si debba sempre chiedere se questa porta nuovamente aperta possa giovare o no alla serenità dell' altro/a"
Non è che ci pensi in effetti mai se la mia porta aperta possa giovare alla serenità dell'altro. L'impulso inconscio di attiraare l'altro a sè presuppone di immaginare che lo sia: Nella mente, se uno va a rifletterci e porsi questa domanda, credo si creino tutta una serie di circuiti che tendono a giustificare la tua scelta, della porta aperta. Una sorta di egoismo primario. In genere si viene a sapere dopo. Penso che se tieni chiusa la porta uno non potrà mai sapere se, tenendola aperta, ciò avrebbe smentito le sue previsioni. Forse prediligo l'accostare i balconi, tenere la porta socchiusa. E' il mio modo e, magari dentro sto con il fucile in mano, non sò.
"..Perché quello che per noi potrebbe essere semplicemente un piacevole intermezzo tout court potrebbe, dall' altra persona, essere captato come segnale di diverso.."
Discorso lungo questo, che contempla la seduzione e il raggiro, il ruolo del boia e del condannato, il bianco e il nero, la volpe e la lepre, che ne sò. Il discorso amoroso e seduttivo si aggira attorno all'ambiguo e all'ingannevole, anche in buona fede. Credo che l'altro altro non possa essere che strumento per la realizzazione del sè e dei propri bisogni, detta in parole crude e che su questo malinteso si fondi ogni inganno.
Grazie springfresia. Spero ripassi.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2lightdewklausmannSkorpiodgl8galex5PerturbabiIetucci.lucreziamiglioserosselladf79emma01vivhotmailsilvia79dgl1boezio62lucedarivaombrosaroberto.menga
 

ULTIMI COMMENTI

Trovato adesso questo post, per puro caso, dopo anni....
Inviato da: Daniela Raimondi
il 06/12/2019 alle 16:11
 
Ecco, cercavo tracce o indizi di spiegazioni di questi...
Inviato da: Lorenzo
il 13/10/2017 alle 01:18
 
https://youtu.be/yYHQmjAbwXw
Inviato da: emma01
il 18/04/2017 alle 16:53
 
Indugiò, sempre qua e là muovendo - Poi timidamente Bussò...
Inviato da: lontradelbosc
il 08/04/2017 alle 21:28
 
grazie..
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 20:30
 
 

DARK PRESENCES

site statistics;1&autoplay=1

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

SAINKTO NAMTCHYLAK

 

I LIBRI SUL COMODINO

-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici 

 

Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963