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L'eleganza è frigida

Post n°111 pubblicato il 10 Gennaio 2011 da simurgh2
 

Ryuichi Sakamoto - Seven Samurai

L'eleganza è frigida.
Ogni volta leggo e poi lo regalo. Lo ricompro e poi mi mancano le sottolineature e gli appunti e cosi riprendo dall'inizio, ogni volta. La prima immagine che trovo, all'inizio è sempre una metafora che utilizzo sul concetto di bellezza. L'eleganza è frigida è un reportage di Parise sul Giappone. Molto bello secondo me.

E' appena arrivato. E' ospite dell'ambasciatore.
"Il mattino dopo alle otto in punto senti bussare ed entrò Uji-san, il domestico che aveva intravisto la sera arrivando, con il vassoio della colazione. Anche lui si inchinò a quel modo rapidissimo e militaresco e Mardco gli chiese com'era il tempo.
"Bellissimo" fu la risposta e cosi dicendo, con un gran sorriso di prologo, Uji-san tirò le pesanti tende. Piovigginava, un'acqua molto sottile spruzzava invisibile il grande prato del giardino con il suo lago popolato di carpe rosse, gialle, arancioni e dove nuotavano due grandi anatre bianche. Marco ammirò il giardino, anche se non capi immediatamente che era frutto di una lunghissima, tradizionale cura, capi tuttavia che, nell'insieme, si trattava di un'opera d'arte....ecc"
Ma non è tanto questo quanto il fatto che il cameriere abbia detto che il tempo era bellissimo.Alla sera Marco ne parla all'ambasciatore e seppe che...
"...giustamente, il domestico giudicava bellissima una giornata piovosa per ragioni esclusivamente estetiche, come moltissimi giapponesi che a una giornata di pieno sole preferiscono, per gusto proprio, una giornata piu sfumata e ambigua, sempre sul punto di tramutarsi in pioggia o sole, con vari delicati paesaggi di luce, ad una netta visione solare.. Inoltre il domestico non si sarebbe mai sognato, per questione di educazione, di svegliare un ospite con la notizia di una giornata di brutto tempo...ecc"
Ecco, per me, questo episodio da l'idea del concetto di bellezza diffuso in giappone. Una bellezza frigida e che amo molto.

Un commento significativo a me che vien fatto e non compare, dice
"a volte dicono che la bellezza perfetta sia frigida, algida.. eppure vi è nel suo "pallore" qualcosa di commovente, che facendo pensare alla sua fragilità, smuove.."

Man mano, nella lettura del libro, che farò di tanto in tanto vorrei riportare queste sensazioni di Parise sul Giappone attorno al concetto di bellezza

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Commenti al Post:
teti900
teti900 il 10/01/11 alle 19:06 via WEB
algida rende meglio l'idea, anche ma non solo per il significato che evoca il termine frigidità.
quanto perchè algida aggiunge a una sorta di austera eleganza una silente riservatezza e pudore sottilmente erotica che frigida non rende.
anche a dirlo, algida sa di rosa, frigida scotta la lingua come il ghiaccio.
(e poi mai vista una pezzente dall'aspetto algido, mentre frigide pezzenti eccome se ne conosco!)
buona serata!
 
 
simurgh2
simurgh2 il 11/01/11 alle 09:47 via WEB
Non sò se rende meglio l'idea, teti l'algido rispetto al frigido.
L'eleganza è frigida fu la sentenza di un famoso poeta giapponese che Parise sceglie come rappresentazione simbolica di un suo personale sentire.
Mi affascina altresi questa tua opiniore "..quanto perchè algida aggiunge a una sorta di austera eleganza una silente riservatezza e pudore sottilmente erotica che frigida non rende." e per tal fascino mi trova concorde.
Troverò le parole e l'idea di Parise al riguardo. Forse chiarirà la questione. Altero forse, mi suonava meglio.
La mia impressione è che la scelta di un aggettivo come frigidità sia riferito al distacco che, per cultura specifica, vogliono anteporre ad una bellezza ed eleganza che, per come sono loro, puo perfino spaventare o indurre sgomento.
Però trovo ancora la tua definizione piu bella. Sono incerto. Non ho le idee chiare. Ne ho poche e confuse adesso. Lascio stare per non incorrere in brutte figure.Trovo molto stimolante quanto hai detto anche per "la riservatezza e il pudore sottilmente erotico" che hai aggiunto
Per la questione delle pezzenti non farei gran differenza. Algide o frigide trova uguale fastidio e ripulsa. In che brutta gente però vai ad incappare. Pensavo avessi un'occhio che punta ad un mirino e un dito sul grilletto che consideravo micidiale. La considerazione è che l'inganno e il travestimento, il raggiro e il mimetismo sono sempre subdole e misere rispetto ad un codice guerriero. Se vuoi tendiamo un'agguato.
Grazie teti.Sempre considerevole. Buona giornata.
 
   
teti900
teti900 il 11/01/11 alle 10:19 via WEB
ma di che stiamo parlando?
di un termine tradotto probabilmente dall'inglese di un concetto espresso in forma mentis e di antiche origini?
ovvio che ciascuno attribuisce il suo significato personale al concetto e lo libera dalle parole che producono il solo effetto di limitarlo.
l'erotismo giapponese travalica l'appartenenza di genere, donna con uomo o amore erotico omosessuale non fa differenza. l'altro aspetto, infine, non ultimo che il riferimento culturale è alla visione fluttuante che in veste moderna i nipponici schematizzano con i manga (che è tutto dire) come ben sa Carolina.
e tralascio il concetto di pudore e l'animismo perchè sarebbe invasivo e invadente. un libro illuminante e gradevole, volendo e piacendo CLICK
 
     
teti900
teti900 il 11/01/11 alle 10:20 via WEB
CLICK
anche in tradizionale dato che non lo prende (il limk) http://lalettriceonnivora.myblog.it/archive/2010/08/12/cinque-donne-amorose-ihara-saikaku.html
 
     
simurgh2
simurgh2 il 11/01/11 alle 15:55 via WEB
Sono un uomo impreciso. Raffazzono qua e la nei pensieri concetti vaghi, impressioni che poi devo tradurre anche se, dove stavano avevano una loro chiarezza. Un concetto che ti arriva da un deposito polveroso, non aggiornato. Come a dire mettiamo che usi una parola e la parola è frigidità, parola che uno conosce bene, che ne conosce il senso e l'attribuzione ma se gli vai a chiedere cosi significhi precisamente, balbetta, deve star la a fare mente locale, individuare precise parole che, con chiarezza facciano intendere. E' un pò quello che mi accade. Mi chiedi di cosa stiamo parlando e io credo del concetto di bellezza, di alterità, dell'eleganza associata ad una frigida visione e di un sacco di altre cose. I significati e il senso delle parole cambia si nel tempo e nelle teste delle persone e questo dirci addosso, almeno per me, è un cercare di arricchire e allargare il concetto avvicinandomi ad altre sensibilità e visioni. Mi piace. Dico la mia e altri mi fanno vedere le cose da un punto diverso. Sarà che mi piace lasciare una possibilità di inderfinito e aggiornabile, mi piace venga fuori un po di casino per poi le cose rimettersi in pari e che ognuno possa portarsi a casa qualcosa. Quel libro Cinque donne amorose - Ihara Saikaku Ed Adelphi è gia in lista desideri.
sarebbe un onore aver qua svelato il concetto di pudore e animismo. Non lo ritengo affatto invadente. Il concetto di pudore è sicuramente intrinseco al libro di Parise. Beh, Grazie teti
 
Nues.s
Nues.s il 11/01/11 alle 08:18 via WEB
Il concetto di eleganza, anzi, credo sia piu' giusto quasi parlar di estetica, in Giappone è cosa rara, preziosa, venerata. Come un'antica devozione, una capacita' naturale fatta di gesti studiati, pause e atteggiamenti tali da garantire all' 'ospite' gradito, sempre quella facolta' di rimuovere 'gli ostacoli'. E' vero. Commuove questo tipo di 'educata appartenenza', perchè è così distante dal nostro mondo occidentale. Commuove e a volte puo' esser frainteso persino. Perchè è un modo appare strumento di impeccabile facolta' così lontana dalla nostra terrena percezione. Per mia sfortuna non son mai stata in Giappone, ma per anni e per diversi motivi, son stata a contatto con la gentilezza ferma e squisita tipica dei Japa. Amo il loro modus vivendi, così fiero e rigoroso, troppo a volte, tanto da esigere il massimo, ma sono capaci di una piccola grande dote rara: il rispetto della distanza. Ogni distanza. E non è cosa da poco...
Parise con questo libro credo intendesse descrivere l'eleganza dell' l'austero e dell'arcaico Sol Levante, perchè oggi, stando al passo dei tempi, anche il Giappone ha smussato certi angoli, amalgamandosi e lasciandosi 'contaminare' dall'Occidente, anche se alcune usanze, alcuni luoghi, usi, costumi e la memoria, soprattutto quella, non è mai andata via. Conto di leggere questo romanzo. Grazie per l'accurata recensione, Simurgh. E per...Saka.
 
 
simurgh2
simurgh2 il 11/01/11 alle 10:08 via WEB
Mi sà che cosi si spaventa ogni altro voglia dire la sua. Ma che amici ho? Io non troverei null'altro da aggiungere, sottrarre o disquisire rispetto a tanto delicato sentire. Non serve neppure tu lo legga Parise, mi sà. Almeno come concetti e idea su cosa differenzia la cultura giapponese da quuella occidentale. La sua specificità e bellezza.
A me piace molto Haruki Murakami. Uno che ben rappresenta quel contagio con l'occidente a cui tu ti riferisci. Il suo background pare quasi non avere piu niente del suo paese di appartenenza. Leggendolo ne cerco la specificità della cultura nipponica, gli idiomi e non è facile trovarne. Eppure, seppur non scritto, si rintraccia una pista,un sottofondo, un fruscio, un suono lontano di quelle canne di bambu appese e mosse dal vento. Quel che credo, rispetto ad una presunta occidentalizzazione della cultura giapponese è che, come loro indole e rispetto, questa cultura vogliono come farsela loro per poi giapponizzarla. Lo hanno fatto con i cinesi no? Lo hanno fatto con il commercio e la produzione di auto, elettrodomestici e software, il cinema, il fumetto e via discorrendo. Poi va a finnire che si impongono e lasciano il loro sigillo in ogni dove. L'accurata recensione è la tua, Nues e ne sono entusiata ed ammirato che neppure il libro l'hai letto ma, vedo hai una particolare sensibilità e fascinazione per ciò che riguarda quella cultura. Grazie. Saka era per te che gia sapevo.
 
   
ladymiss00
ladymiss00 il 15/01/11 alle 11:49 via WEB
un nuovo mondo dietro ogni intuizione, che si staglia sempre più preciso. Frigida perché solo chi riesce a scioglierla e a scovarla ne scopre la bellezza e l'eleganza sta nel non essere visibile ad ogni costo, se non si vuole cogliere, ma solo come premio, per chi sa, vuole e osa:) Grazie, A tutti
 
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