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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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Il merlo e l'irreparabile

Post n°112 pubblicato il 12 Gennaio 2011 da simurgh2
 

 
Nirvana - Lithium
Ho tirato su le tapparelle quando l'ho sentito cantare. Le ho tirate su piano. Si spaventano con niente, le bestie. Quando l'ho sentito nelle poche fessure, prima di alzarla, non si vedeva nessun chiarore. Sono le sei e quananta, ho in mano la tazza, il caffè appena versato. Le tiro su piano. Un chiarore dalla porta finestra sull'erba ancora bagnata. Un merlo che canta. Ma non erano morti? Nei giorni scorsi che mettevo fuori le bucce di mela, i pezzi di pane avanzati, qualche pezzetto di carne io, non li avevo piu visti. La roba era la. Non ne venivano piu. Son tutti morti. Invece ce n'è uno che canta, sul ramo del fico. E' la che mi accendo la sigaretta e aspiro. Comincia a far chiaro. Una lunga scia di fumo nell'aria, spinta fuori stringendo le labbra. Lui canta e gorgheggia. Che cazzo avrà? Sarà contento o forse chiama gli altri, dai sù, dove siete? Entro. Prendo la carabina ad aria compressa appoggiata all'angolo del muro. Tengo la sigaretta in bocca quando lo miro. Del fumo mi va nell'occhio che chiudo. Tiro. Un suono secco. Lo uccido. Ora sono le sei e cinquantasei e sono qua a dirlo. Ne ho acceso un'altra finendo il caffè. C'è silenzio adesso. Ecco, le campane delle sette.
Poi c'è stata questa sensazione che si fà intuizione. Quel breve istante in cui avviene. Un'intuizione confusa e magmatica ma che aveva a che fare, nella sostanza, con l'irreparabile. E' stata adesso, alle sette passate, la certezza che non si puo tornare indietro. E' logico, lo dicono tutti, niente di strano ma, quando questa improvvisa consapevolezza diventa l'enormità del fatto, che non è tanto per dire e che quanto fai è irreparabile beh, è una bella botta. Non so se si capisce? Forse, questo senso dell'irreparabile, era proprio quello che volevo. Bon! Mi preparo: Vado a lavorare. Ore sette e dodici

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Commenti al Post:
fuerte7
fuerte7 il 12/01/11 alle 18:47 via WEB
...non ci credo che lo hai ucciso......
 
 
simurgh2
simurgh2 il 14/01/11 alle 07:22 via WEB
Com'è che non ci crede nessuno a sta storia? Che sia uno fatto cosi? Me l'hanno detto ancora, barzi sei poco credibile. E non è che le spari poi cosi grosse, neanche. E' che a forza di raccontarne di stucchevoli e curiose, poi anche mi dicono a te non è mai da crederti. Ma insomma, uno che fa un film o scrive un libro e fa teatro mica gli van dire cosi no? Qua a me non crede nessuno e allora io butto tutto in vacca eh? :-)) sei fuerte
 
c.stor
c.stor il 13/01/11 alle 08:51 via WEB
Non ci credo neanche io ... i topi non avevano nipoti
 
 
simurgh2
simurgh2 il 14/01/11 alle 07:26 via WEB
Anche per te vale quanto sopra che non sto mica qua a dirle due volte le cose. Avevo un capo una volta che diceva Io le cose le dico una volta sola, ed era vero. Alla seconda ti inculava. Quindi occhio eh? Mi credi o no? Com'è sta storia che i topi non avevano nipoti? Chi l'ha detta? Quando abitavo proprio vicino al fiume, che c'erano anche le nutrie, beh ne vedevi e capivi che erano generazioni e stirpi quelli là, di topi. Altro che nipoti. Ciao castorina
 
   
c.stor
c.stor il 14/01/11 alle 08:27 via WEB
Oddai sù povero merlo mica si meritava la fucilazione perchè stava proprio su quel ramo lì .... La storia dei topi m'è sovvenuta sul concetto di irreversibilità ... è una frase reversibile, a differenza della morte e di tante altre cose ... ne parlano in "caos calmo" ... anche se il concetto più famoso ispirato (soprattutto dal film) è un altro (il tuo ex capo l'ha visto sicuro), ho trovato questa parte molto più interessante. A presto :)
 
     
simurgh2
simurgh2 il 17/01/11 alle 23:57 via WEB
Mica è vero sai cistor. Non ho ucciso il merlo. Una rappresentazione crudele del cinismo, una svolta forte per un mattino normale, un'inaspettata condizione della mente, la prepotenza della morte. Nell'inventarsi c'è questo ricorrere al simbolico, il richiamarlo, sfoderare qualcosa di oscuro che si annida, scoprirlo insomma, mostrarlo. Mi pareva una cosa forte, cose che si dicono per attirare, stupire, per far venir qua a dire, che io poi son contento, ho gradimento, audience, share, robe cosi. Del vero c'è, una verosomiglianza con una pulsione, un'esplicitarla cosi, con parole violente, una vittima, un merlo, in giorni in cui pareva ci fosse una misteriosa moria. Poi c'è questa parte che a te piace. Quella del capo che dice occhio, una volta sola lo dico. Sei un capo anche te? Cose secche e definitive. Non si fanno prigionieri. Non l'ho ucciso quel merlo. Mi credi?
 
nagel_a
nagel_a il 17/01/11 alle 21:17 via WEB
messa così parrebbe che nulla sia più irreparabile della vita.. della morte poi nemmeno si discute!.. povero merlo però! (io ti sfamo, io ti tolgo dal ramo)
 
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