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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

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John Cage

Post n°121 pubblicato il 21 Gennaio 2011 da simurgh2
 

E qual è lo scopo dello scrivere musica? Ovviamente, un primo scopo è non impicciarsi di scopi bensì di suoni. Oppure la risposta può assumere la forma di un paradosso: un’intenzionale mancanza d’intenti o un gioco senza scopo. Però questo gioco sarà un’affermazione della vita, non un tentativo di ricavare l’ordine dal caos e nemmeno di suggerire miglioramenti nell’attività creativa, ma semplicemente una maniera di risvegliarci alla stessa vita che stiamo vivendo, che sarebbe straordinaria se soltanto riuscissimo a escludere la mente e i desideri, lasciando che scorra come vuole.
[John Cage, Silenzio, cit., p. 21 via Paolo Nori] (1)

John Cage: "Dream"


A me di farla scorrere come vuole mi è sempre capitato, almeno credo. Ho questa idea che io non ho fatto quasi niente perchè la mia vita andasse di qua o di la, niente. Andava dove andava, per la sua strada, lasciando che le cose andassero per il loro verso. A me le cose non sono andate mai veramente male sicchè mi sono abituato che andassero avanti così e le lasciavo fare. Mi chiedo se sia indifferenza e disinteresse questo. A me non pare. Sono interessato alla vita, curioso, emozionabile, faccio cose che mi piacciono e via discorrendo. Qual'è lo scopo di vivere la vita? Come dice Cage non è impicciarsi di scopi bensì di vita. Si puo mettere cosi? Si. A me quella intenzionale mancanza di intenti mi ha causato molti tormenti. Adesso mi pare che arriva qua Cage e mi dice che cosi puo andar bene e io sono contento. Ha la sua importanza trovare una frase come l'ha scritta lui e dire "Hai visto?" Tante volte faccio delle cose ma non è che ho le parole che danno un senso grandioso a quel che faccio. Le parole ti arrivano cosi, come adesso e mi sento salvato. Potrei pari pari fare questo discorso che fila bene e sentirmi a posto. Mancanza di intenti e gioco senza scopo, bon! a posto. Nessun tentativo di ricavare un ordine, visto che, secondo me, questo ordine si è dato da sè. Non è neanche che voglio migliorare niente e per come stà mi va bene. Cosi ho una vita straordinaria dove spesso escludo mente e desideri. Diciamo che ho una sotto utilizzazione delle potenzialità possibili. I desideri base li soddisfo e la mente la uso per quel che serve e cioè per salvarmi e stare il piu bene possiile. Una vita semplice che non cerca complicazioni. Tanto, penso, se vengono, vengono per conto loro e non ci posso, ne voglio preoccuparmi ne fare niente prima che arrivino. Io la lascio scorrere come vuole. L'ha detto John Cage, mica un pinco pallino. Io di John cage ho sempre avuto un gran rispetto.Come anche di Paolo Nori che per me è stato rivelazione e anche per questa di John Cage ringrazio.

(1)  La citazione è presa dal blog di Donna Camel http://blog.libero.it/LaDonnaCamel/commenti.php?msgid=9636501#commento_36478452

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Commenti al Post:
teti900
teti900 il 21/01/11 alle 08:30 via WEB
Buongiorno!
ho poi trovato le parole
Do Fa Sol Do
La bella che è addormentata,
Do Fa Sol Do
ha un nome che fa paura.
Do Fa Sol Do
La bella che è prigioniera,
Do Fa Sol
lalalà, lalalà, lalalà,
Do Fa Sol Do
ha un nome che fa paura,
Fa Sol Do
libertà, libertà, libertà.
lalalà, lalalà, lalalà
 
 
simurgh2
simurgh2 il 21/01/11 alle 10:50 via WEB
La libertà sta là la lallà la lallà Nessuno se la vuole prendere ognuno un nome diverso le dà Ognuno crede di averne una Ognuno se la prende fin là La libertà fa paura a chi prenderla non sà Lei è la lalallà lalallà Paura non fa a chi ce l'ha paura la fa a chi crede sia responsabiità (non so neanche bene ma mi è venuta cosi)
 
 
simurgh2
simurgh2 il 21/01/11 alle 10:54 via WEB
La libertà sta là
la lallà la lallà
Nessuno se la vuole prendere
ognuno un nome diverso le dà
Ognuno crede di averne una
Ognuno se la prende fin là
La libertà fa paura a chi
prenderla non sà
Lei è la lalallà lalallà
Paura non fa a chi ce l'ha
paura la fa a chi crede
sia responsabiità
<r> (non so neanche bene ma mi è venuta cosi)
Grande, come sempre profetico De Andrè
 
JoyMusette
JoyMusette il 21/01/11 alle 08:36 via WEB
l'ordine naturale delle cose. Mai tentare di sovvertirlo. Non è un gioco senza scopo. Io la chiamo "osservazione attiva".
 
 
simurgh2
simurgh2 il 21/01/11 alle 11:18 via WEB
Per molti è un'impegno ideale, di coerenza, di scopi. Non mi sento di dar torto o ragione. L'ordine naturale delle cose può non essere favorevole. C'è lotta umana ed evolutiva contro le avversità e il malo destino. A me è sembrato che non fosse piu di tanto indispensabile questo dispendio morale per una ragione. Sono un fautore istintuale della contraddizione. In essa trovo la non-verità. Il dubbio è il mio credo. Della verità mi accontento di una sua parzialità. Non ho leggi assolute su cui basarmi, non ho fedi ne credo. Una visione anarchica e situazionista dell'esistenza. La libertà fa paura, diceva De Andrè. Io credo sia questione di concetti. Della libertà ne han dato mille versioni. Ogni epoca, cultura, governo o dittatura ha la sua. Non è un gioco senza scopo, sostieni. Lo scopo è individuale ed è quello di starci bene in questa vita, di essere tormentati o contenti e, dunque starci bene è l'unico mio scopo. Da solo o con altri. Cos'è che fa star bene ognuno? Ognuno dovrebbe saperlo. Se c'è uno scopo è quello. Allora, come dice Cage, non m'impiccio di scopi ma di vita. L'osservazione attiva la dividerei in Osservazione riflessiva e nella conseguente sperimentazione attiva. Che piu o meno è la stessa cosa ma mi pare dia piu l'idea, almeno di quella che ho. Grazie JoyMusette.
 
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 21/01/11 alle 14:17 via WEB
:-)
 
 
simurgh2
simurgh2 il 21/01/11 alle 14:50 via WEB
;-) E' un'occhiolino il mio, perche sò che sei orba. Mi vien in mente che è una cosa che non si costuma piu. Questo colpetto di ciglia. Amiccante, canaglia, spesso farabutto e imbarazzante, secondo me, se non hai stile, per molti disgustoso. Però ha un fascino romantico, un'immediatezza spiazzante. Ha una etimiologia ambigua, tra i segni, arrogante e macha però anche mi affascina. Balere argentine, cortili, bar malfamati, coltelli e risse, il tango, Borges e via discorrendo. Chissà se lo usa ancora qualcuno l'occhiolino rivolto ad una signora. Al pensarci avrei qualche difficoltà al ripristinarlo, al riproporlo. Non so come verrebbe interpretato adesso. E' un peccato però. Almeno per me, vada perso. Farò degli esperimenti in giro. Un'indagine. Spiegando poi il significato e cercando di capire l'impatto nell'odierno. Ti farò sapere.
 
   
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 21/01/11 alle 20:02 via WEB
E' vero, sono orba ma il mac ha una comoda combinazione di tasti per avvicinare la pagina, sicchè. L'occhiolino scritto si costuma eccome, per me ha un significato più leggero che di persona, meno impegnativo. Potrebbe essere sostituto dei tre puntini, a volerli usare, per dire che c'è altro, che non finisce qui. Ma capisco che a qualcuno potrebbe scocciare, dovrebbero bastare le parole, ne abbiamo così tante. (Ognimodo ho l'impressione che tu abbia stile)
 
     
simurgh2
simurgh2 il 22/01/11 alle 02:31 via WEB
Tutti con sto bel Mac a casa. Anche il mio ingrandisce. Un portatile usato. Me l'ha regalato un collega. Uno che sua figlia ne voleva uno piu grande e veloce. Chissà se è un Mac quello che ha preso. Glielo chiederò. Ha una figlia che fa le medie. Anche un'altra collega, adesso ricordo, quest'anno il figlio è andato al liceo. Ha voluto un Mac, ma lui è un uomo. Loro son piu patiti per la tecnica. Gli han conprato anche un cellulare di quelli la della Apple. Quelli che costano settecento euro, mi pare. E me li vedo poi a scuola con questa bella comodità. Io una volta, ma neanche te, avevamo wilkipedia. Pensa te. Giornaletti sotto il banco. Poi prendevo linus perchè volevo gia darmi l'aria intellettuale, di sinistra. Tu sei orba, io di piu. Gli occhiali li compro dai dispenser degli autogrill in autostrada. Venti euro. Allora so che diventerò ancora piu orbo. Sono andato a fare la visita per la revisione della patente questa primavera. In fianco al bar da Matteo dove vado regolarmente a farmi lo spritz c'è un'autoscuola. L'ho fatta la la revisione. Io lavoro in ospedale ma per prendere un appuntamento dovevo andare al mio distretto. Il mio distretto, dovevo prendermi mezza giornata di ferie e poi la son anche piu rognosi. Sicchè son andata all'autoscuola di fianco al bar. Venga domani mi hanno detto. C'era un medico della mia età, piu o meno quella sera. Uno di quelli che va a prendersi cinquanta euro o cento non sò. Fa un po di rinnovi e via. Forse ha i figli che vanno a scuola. All'università in un altra città. Appartamento, cinquanta in tasca e tutto quel che serve. Costa dico io ma non so. Figli non ne ho. Insomma vedevi che era un medico sfigato. Uno di quelli che si sposano l'infermiera. E cosi, con lui ridi e scherza poi mi ha fatto leggere il tabellone luminoso, senza occhiali, prima un'occhio poi l'altro. Non me le ha fatte leggere tutte le righe. Ha detto bon, non servono. Io gli occhiali li porto da quando avevo sedici diciassette anni. Quelli che ho su e che compro all'autogrill sono da due diottrie e mezzo. Se me li levo mica le vedo le parole qua. Però mi ha detto, Bon, altri cinque anni senza. Io li porto comunque sempre. Poi siamo usciti e gli ho offerto uno spritz da Matteo. Tanto per dire. Dell'occhiolino magari ti dirò un'altra volta. Sono le due e mezza, domani è sabato ma mi tocca andare a lavorare. Ogni tanto. Ciao notte donna camel bianco
 
     
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 22/01/11 alle 13:59 via WEB
Io l'ho comprato usato l'anno scorso, mi serve per lavorare. Ci ho messo un mese per abituarmi, adesso lo posso dire, ha parecchi vantaggi. Ma è uno strumento come un altro, non ne faccio un feticcio, non sono nella casta. Per gli occhiali ho risolto bene il problema con quelli progressivi: costano un botto ma ci vedo bene da vicino e da lontano e mezzemezzo, ci tengo, forse è una cosa mia, vederci bene intendo: mi toglie delle paure, delle incertezze. E' più un'idea che una cosa in sè, ne sono consapevole ma me la concedo, ci sono già tante altre fatiche che non si possono evitare. Buona giornata Simurgh, qui c'è il sole, vedo dalla finestra il cielo blu, spero lo stesso da te.
 
 
simurgh2
simurgh2 il 21/01/11 alle 14:56 via WEB
Mozzi ripubblica "Il male naturale" Mi pare di averlo letto allora. Un fantasma quel libro sparito in breve. Un peccato. Ho questa sensazione se è quel che penso di aver letto. E' un tipo in gamba Mozzi secondo me. Ha una particolare ed intima angolatura. Nei suoi libri senti lo scrittore. Cose minime, minuscole e, par tanto che sia vere, quelle che ha vissuto o ci è stato cosi vicino. Par a me mi assomigli, non so, ma ho questa sensazione di vicinanza, di consequenzialità.Bah, credo che lo compro o ricompro. Non sto neanche la a cercarlo. A bientot vecia!
 
   
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 22/01/11 alle 14:01 via WEB
Lo cercherò in biblioteca, è un po' che non ci vado. Oggi è una bella giornata, approfitto e mi faccio la passeggiata.
 
placebo.ma
placebo.ma il 21/01/11 alle 18:19 via WEB
La lettura dei tuoi post è sempre avvincente... il senso dell'ultima frase mi è oscuro. Buona serata Simurgh.
 
 
simurgh2
simurgh2 il 21/01/11 alle 19:31 via WEB
Il senso dell'ultima frase si riferiva a questo, che era nel commento di JoyMusette La vita "Non è un gioco senza scopo. Io la chiamo "osservazione attiva". Ma mi sà che resta altrettanto oscuro. Grazie del passaggio Placebo. Buona serata anche a te
 
Nues.s
Nues.s il 22/01/11 alle 18:14 via WEB
Per esempio.
Manchi un po' di giorni per cause varie ed eventuali. Poi ti apri il portatile, cerchi, ritrovi, vuoi leggere i tuoi amici, (ora, poco fa, son passata per esempio dalla Teti), ecco, dicevo...entri ti fai un giro, vedi che post ci sono, che la vita è andata avanti, che i pensieri si son fatti strada. Leggi i commenti, hai delle idee da esporre. Poi cosa capita. Capita che ti trovi su risposte che prendono direzioni diverse. Vedi...ora leggo della signora Camél, della risposta che le hai dato. Si è aperto un mondo. Puoi distrarti un attimo e ti sfilano la camicia senza nemmeno tu te ne accorga. Sorrido alla scena, ma era per farti capire Mr Simurgh...
ps: ecco, volevo commentare il post, stare sul 'tema', ma come spesso faccio, mi fo prendere dall'estro dei pensieri e volo via. La scena cambia, non c'è piu' John Cage. Solo voci che i fanno essi stessi 'scena': i versi sono agili, c'è una rappresentazione della vita impressionante. Gesti gentili a riavviare una piccola porzione di vita colorandola di note.
E quindi, ascolto, ché mi piace farlo.
 
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