Invidio il vento

OLA OLA
OCIO al volume delle casse:))

Chissà di che cazzo sei contenta da far la ola? Mica stavo bene con quella roba la addosso. Ero perso. E non è che vada tanto meglio adesso. Faccio delle prove perchè ho tempo. Veramente non sai dove ti ho mandato o puoi immaginarlo che so che ci arrivi quando non ho fatto in tempo ad abbassare il volume. Veramente terrificante che, metti che era di notte, mi tiravano sassi sui vetri da fuori, dalla strada, metti.

si chiama terapia d'urto:)
la vicinanza te l'ho dimostrata nel silenzio e nella discrezione in privato, ma in pubblico devo tenere alta la reputazione dei commenti a sproposito!
c'è un clima mefitico qui su libero lo vedi e lo leggi se giri un po'___ vediamo se questa dedica ti scuote / accarezza / coccola / rincuora / più armoniosamente:))
CLICK (comunque anche un po' di vitamine dovrebbero servire al morale:) baci e abbracci:))

Sfioro, per un istante, anche due, il delirio mistico religioso, il culto della personalità, il delirio dell'onnipotenza.

Mi hai tolto le parole di bocca (quelle che non vengono nemmeno a me e che sto cercando disperatamente).

JoyMusette, tu hai sempre avuto le pallottole. Puoi togliere parole e fiato dalla bocca degli altri. Se non vengono a te che non debbano venire a nessuno. Aspetteremo. Ci sono un sacco di ragazzi qua, nella palude, ospiti della baracca, ad aspettare che gli tornino. Pregheremo per te.

Eh, la faccia gia' parla da se'. Pure con la cicca in bocca. Mistico, intendi... prima, durante o dopo la febbre...? No, perchè anche quello ha il suo perchè.
Comunque la sensazione è giusta, ti sei....firmato.
Amen....

Davvero nues eran giorni di vuoto febbrile e gelido. Ricacciato in un mondo privo di ogni valenza del sentimento. Privo di ogni riferimento emotivo in una terra arsa e tetra, camminavo controvento. Questa esperienza, protratta per giorni mi ha sconcertato. Ogni esperienza emotiva penso poi di srotolarla e farla diventare condizione esistenziale definitiva. Me la immagino. Immagino di ridurmi a quel modo. Che la falda profonda si prosciughi. Avevo questa immagine che mi compariva, questa sensazione che mi stessero, con una pompa calata in profondità, prosciugando la falda sotterranea. Questa storia della falda sotterranea è una sorta di aforisma che mi viene da quando è successa in paese questa storia. Vicino alla piazza, dove un tempo c'era il conzorzio agrario, vendono l'area, che era molto grande e pensano di costruire un grande condominio, un borgo a sè, con negozi e il resto. Scavano per le fondamenta, molto profonde e, per due anni continuano a tirar su acqua, a pompare e pompare fuori. Questa è terra d'acque, li vicino il fiume. Dopo due anni va a finire che prosciugano la falda sotterranea. Non essendoci l'acqua resta una buca, un grande vuoto. Sopra quella falda era appoggiata la chiesa da trecento anni e piu. Nella chiesa compaiono crepe e viene chiusa. In seguito non si stabili nessuna responsabilità. Non so a che servano i geologi. Immagino che ognuno sia un po esperto e, a suo modo geologo della sua anima. Quella falda che sentivo svuotarsi dentro di me mi impauriva. Spesso non sappiamo su cosa si poggiano le edificazioni di noi stessi. Su cosa? me lo chiedo a volte. Su dei valori, su delle speranze, su dei progetti, sull'amore, i sentimenti, la poesia, l'arte e quant'altro. Poi tutto, magari era poggiato solo su una falda d'acqua e, di quella falda non si sa niente. Io avevo questa sensazione della falda. Febbre si, febbre alta. Mai mosso queste sere. Stasera vedo un film di Ken Loach. Un comunista. "Quando il vento accarezza l'erba". Il primo che vedo in tutte queste sere. Non credo sia dei suoi migliori ma Loach mi piace anche se è rimasto un comunista che crede ancora nella rivoluzione. Dai che lo guardo un po- Grazie nues

....ma tu guarda. Lo vedi...? Le parole son tornate. Queste, le tue, Simurgh.

ps: amo Loach. E' uno di quei registi aspri capaci di rovistar dentro. E non male il film, anzi. Grazie a te.

Certo che con la febbre alta il delirio è possibile...anzi in questo caso sicuro...

Credo che, il delirio, Placebo sia elemento visionario favorito dagli dei. Ho aggiunto alla foto il video di jesus Christ superstar che mi era stato suggerito per enfatizzare, infine, un elemento derisorio e sdrammatizzante.Ovvio che l'elemento narcisistico è sottolineato e celebrato. Io con ste cose qua ci devo scherzare, prendermi un po in giro, coltivarmele con derisione. Ognuno che vien qua a metter giu cose sue in un blog ha a che fare che il narciso che nasconde in sè. Trae giovamento e ne gode. Si esibisce, un po si mostra e, spesso gongola. E' il mio modo di rimettere le cose a pareggiare. Grazie Placebo

Sono d'accordo con il narcisismo di chi ha un blog e ci scrive e scrive sui blog altrui, non ne sono immune neanche io, ovvio se sono qui a scrivere...sulla questione del delirio ci scherzavo, il mio commento era possibilmente ironico. Buon pomeriggio Simurgh e leggo con piacere la tua ripresa, si avverte.

coglievo l'ironia, placebo, ci mancherebbe. Piu facile non si colga in me, spesso ma è un atto deliberato al mascherarla. Non sò se, invece, la componente narcisistica è colta con consapevolezza sufficientemente diffusa da ognuno. Non vorrei passare tra i pochi che stanno la a smenarsela con questo fenomeno di massa del compiacimento di sè. Buonaserata Placebo.

Il post è dell'8 ma leggendo i tuoi commenti noto che le parole son tornate a fluire...Ti conosco pochissimo, direi nulla, eppure leggendoti qui e là intuisco che per te dev'essersi trattata di una vera calamità...posso solo immaginare, io son di poche parole, quasi sempre tranne quando sono felice. Quasi mai.

Tutto torna, si gira in tondo, si insegue la propria ombra, spesso ci si morde la coda, le cose ancora a fluire e poi tornano a morire. "Tutte le cose diritte mentono. Ogni verità è ricurva.." dice nietzche ma poteva anche tacere,
La quantità di parole per me è importante perchè mi servono essendo incapace di dir con poche. Mi dovrei addestrare con gli haiku, cercare l'essenza, distillare, come te insomma. A me però, riuscire a scrivere, a trasportare pensieri, parlare mi alza il tono dell'umore, noon sempre ma, quando ne sento il bisogno ecco, quando riesco, mi rende felice ma ci riesco poco, quasi mai, come te ma a te credo tocchi di piu di quanto sia disposta a dire odile genet

Dev'esser stato uno strano momento ... io son del tipo che si legge tutti i post dei blog "preferiti" ... ma a te non riesco a star dietro ... ogni volta che passo, mi parton mezzore di post in post ... senza parole ... no ... NO! non è nella tua natura! Buona giornata :)

Era il momento che si era sentito strano e quel momento per giorni seminava il panico in giro. Neanche gli altri momenti, quelli che venivano dopo volevano entrare in scena, non volevano saperne se c'era quello la. Dovevi vedere che faccia aveva. Schiumava, aveva pustole e croste, sanguinava, sputava. Ho dovuto abbatterlo. A me non riesci star dietro perchè li scrivo lunghi? Lo sai stor? io ambirei a scriverli corti, fulminanti, raso terra, un battito di ciglia, un rum ingoiato in un colpo solo. Cosi li vorrei. Invece poi mi perso. E' perchè mi sento incerto quando scrivo. Se affermo qualcosa un istante dopo mi vengono i dubbi e allora. E' stato uno strano momento, strano c.stor. Grazie di essertene preoccupata. Ciao :-)