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Post n°173 pubblicato il 10 Marzo 2011 da simurgh2
IL GUSTO DEL CLORO di Bastien Vivès - Perchè non hai continuato con le gare? Avevo un'ora e sono andato in libreria a ritirare un libro che avevo ordinato e poi mi son messo la a leggere questa grapic novel dove ho trovato quelle parole. Niente di eclatante, una citazione banale, il sapore che lascia in bocca il quotidiano, lo scorrere lento nel fluido, quel riuscire a stare a galla sopra il profondo, sulle cose che ci accadono senza pretestar attenzione. La condizione un pò di tutti. La differenza sta nel badarci o meno. Questa indeterminatezza è una condizione di spaesamento che avverto, che vivo da tempo. L'assenza di un senso profondo che si fa o indifferenza o leggerezza, dipende. Alle volte compare un dolore, un male al cuore, indefinito bisogno d'amore. lui ha questo sentimento che monta, suoni liquidi - Ligeti - Artikulation l'opacizzazione che l'acqua traspare velando la vista, l'esilità delle storie quotidiane, il teatrino e la scenografia che ci si inventa, minuziosamente si sogna, si pensa, ci si tende e spera, desiderio ed emozione, l'effimero colma gli spazi ed è in questa indeterminatezza che ci si muove, ognuno nel proprio brodo, si riempiono vasche, si impara a nuotare, ognuno con il suo stile, i molteplici modi ed ognuno risponde al galleggiare, al muoversi, al credere di andare e si va su e giu, compiuta una vasca ci si gira, si fa stada ma li dentro si resta, nell'ombra trasparente dell'acqua, bracciate di un corpo che va sotto e riemerge, respira, si affanna, ci si tiene in forma, quelli bravi ne fanno molte di vasche, ed io avverto l'affanno che questa storia mi lascia, che traduco in echi che rimbalzano tra le mie pareti, senza conclusioni ne definitive certezze, una consapevolezza vaga che non ho voglia o paura di ordinare in parole, la lascio cosi, in una condizione metafisica e continuo a nuotare lasciando fare ad ognuno quel che può e dire quello che non sà. IL GUSTO DEL CLORO |
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SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
Complicato da tutte le parole che definiscono i loro significati appresi nel tempo per cercare di _allontanarsi_ da quello più ovvio e scontato.
Dove ti porto? - domandò.
Esiste un luogo adatto a sostare, per cui vale la pena di _lasciare_ il meno peggio che si è stati/e capaci di trovare per riuscire a svegliarsi ricordando dove ci si è addormentati/e.
Esiste. Potrei descriverlo minuziosamente.
Se lo immagino è come andassi a riposare e pensare lontano da tutto, dimenticando quel poco che ancora galleggia tra ricordi e atomi liofilizzati impolverandomi i piedi senza orme, senza gravità, senza vento, senza niente. Pura _illusione_ utopica, roba di altri tempi, quelli di quando dalle idee nascevano interazioni cosmiche invece di macchinari inceppati e rugginosi.
Penso. Volto il viso, alzo lo sguardo, spersa sempre nel solito posto.
Cosa è successo? - risposi
_________ dici era meglio andare in piscina?
Tre pallottole o
un vai a cagare
Una per i sogni
Una per chi vuol giudicare
Una per tracciare un confine
V.a.C. bisognerebbe imparare
a dirlo senza esitare
Meno si stà
meglio pare che stò
Non lo dico a te
Lo dico a me
The big sleep
Un tipo alla Marlow
non ti porterebbe in piscina
L'illusione è ciò che siamo
Aria fritta
Credersi altro
è ciò che ci salva
Un tuffo
un salto
e passare ad altro
Interazioni cosmiche si
Ciò che dura
infine smarona
(M.a.C.) ho provato un rap
post, commenti e risposte sono entità autonome e indipendenti, o no?
Me lo dici?
Che facciamo?
ahahah
da quando l'ho letto lo scrivo sempre anche io quel _cosa, ma cosa?_
hai reso benissimo lo guardo fuori dalla grazia di buddha:))
qual'era la domanda?
senti come non hai visto son già presa con le mie _cosa è successo? dove di porto?_ allora o tu rispondi a me e io a te o ognuno si faccia le sue domande, si dia le sue risposte e anche gli sganassoni alle sue proprie guance che siamo a posto così!
tanto io mi dimentico tu sei un bradipo solo nella nebbia potremmo prenderci a sganassoni un con l'altro! va ben?
o sei proprio morta? eh?
Schiaffarglielo dentro dici?
Mi vien da ridere
massì io parlavo del testo!
l'allusione sarebbe blasfema in quanto bonobo tantrica, la viulenza non è contemplata (tranne che per i suddetti sganassoni)
ritirato pc, si vede? sono una scheggia, tzè!
ti mando un roseto la prossima volta tanto i miei scritti ti fanno tirare diomadonnecalibro9:))
(tra un po' facciamo pagare il biglietto a chi passa che sembra di stare in un teatro tetro di retroguardia)
domande?
nessuna, bene! avanti un altro!