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E' una vecchia maglietta bianca. Una Fruit of the loom. Non so se le fanno ancora. Andavano negli anni 70. Erano le magliette americane della rock&roll generation. Dev'essere finita a casa dei miei, non so, forse non me l'ero neanche mai portata via, insomma fattò stà che era la. Non son mica magliette che mio padre si comprava queste qua. Gli uomini avevano altri modelli e poi gliele comprava mia madre dalla merciaia li in paese, ma non fruit of the loom.
Si vede che del cotone è rimasto poco niente da quanto è lisa e sul collo è molto grunge no?
Non fate caso a questa foto che ero appena venuto su dal letto ed ero in bagno. Non so perchè avevo quella faccia contenta. Che non c'era mica niente da esser contenti. Uno si sveglia dovrebbe essere incazzato, tirar due madonne e via, si riequilibra il tasso standard del malumore. Ma la storia è un'altra. Quella maglietta me la metto per andare a letto e poi ci vagolo per casa ciabattando. L'iconografia dell'uomo sciatto.
Sà di buono quando la metto su, da bucato. Dopo un pò che l'ho su prende un'odore. Un'odore che non è mio. Io non ho neanche un'odore. Non so, dovrei stare una settimana senza lavarmi e vedere
MI viene in mente che al tempo che ero giovane io si usavano queste mutande qua. E' da ridere perchè erano gli anni che andavano i pantaloni a zampa di elefante. Roba che ci si faceva fare dai sarti veri e propri. Avevano la vita bassa ma bassa. Quelle mutande la. io non so gli altri ma, mi pare erano un modello conformato, nel senso che le avevano tutti. Qua tutti avevano le Nigi, che era una marca e qua in zona c'era la fabbrica. Insomma, io con quelle braghe la a zampa di elefante, quelle mutande la dovevo rimboccarle che stessero sotto la linea di Confine ( di cui parla anche Conrad in un famoso romanzo). Adesso son tornate di moda quelle mutande la ma era da vergognarsi, almeno per noi ragazzi di campagna. Non so quando son arrivati gli slip dalla merciaia li in paese. La signora Jole, in Pozzobon o dalla Rita Perocca.
Era sull'onda di questi miti qua che erano arrivate quelle magliette che con poco ti vestivi come un gieims din. Avere poi dei gins che erano blu ma blu. Va ben, lasciamo stare.
Mio padre è morto qualche anno fà. Quella maglietta se la metteva lui, per forza. I vecchi si lavano meno e poi si vede che con l'età, secondo me, si prende un altro odore. Adesso che me la metto io allora, dopo un po, che appena messa sa di buono poi, dopo un pò comincio a sentire quell'odore suo. A me sembra un'effetto magico. A contatto con il calore della mia pelle, ricompare l'odore suo. Pare cosi un'alchimia. Allora mi penso che è un suo lascito postumo, che me l'ha lasciata a me apposta. Un'odore, cazzo un'odore. E io lo sento quando l'ho su. A mia madre non ho mai detto niente.
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)