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Non l'ho trovata in rete questa poesia di Carver e allora mi tocca scriverla.
Si chiama "Lo Storione", ed è anche lunga, per dire solo quello che mi ha colpito.
- La pesca è cosa da uomini.
- Il rito iniziatico
- La prima volta che mio padre mi portò a caccia con lui
e quando mi portò a pesca della sogliola in barena .
- Natalino Balasso: due spettacoli di lui che ho visto e che qua si abbinano nel mio andare per inerenze e analogie.
"La tosa e lo storione"
(tosa, in dialetto, vuol dire ragazza)
" Ercole nel Polesine"
- La strategia del ricordo.
- Lo storione, una volta si pescava anche sul Sile; il mio fiume
Magari ci torno un'altra volta su queste cose, sennò vien troppo lunga.
La poesia, di per sè, può sembrare non una gran cosa.
Ma questo è lo stile di Carver. Poi ognuno ci trova quel che vuole.
"Il pittore e il pesce". In un altro post una poesia (tra le piu belle) di Carver
Lo storione
Affusolato, testa di ferro come la parte piatta
di una lancia
con la bocca sotto,
lo storione si nutre sul fondo
e non ci vede bene.
Antenne che sembrano muschio gli pendono
dalle labbra assonnate,
e le spine dorsali e la schiena a placche
lo distinguono come il residuo di un altro mondo.
Lo storione
vive da solo e si mantiene
in fiumi grandi, d'acqua corrente, e gli ci vogliono
cento anni prima di decidersi di accoppiarsi.
Una volta con mio padre
alla Fiera di Stato del Washington Centrale
vidi uno storione che pesava novecento libbre
issato su un verricello in un angolo
del Padiglione Agricolo.
Una cosa che non dimenticherò mai (1)
Su un cartellino c'era il nome in corsivo
e anche un breve schizzo, come si dice,
della sua biografia....
che mio padre prima lesse tra sè
e poi ad alta voce.
I più grossi vengono catturati con le reti
nel fiume Don
da qualche parte in Russia
Sono chiamati storioni bianchi
e nessuno può sapere con sicurezza
quanto siano grandi.
Dopo di quelli, i più grossi che si conoscono
sono presi alla foce
dello Yucon, in Alaska (2)
e pesano fino a novecento libbre.
Questo particolare esemplare
- cito -
è rimasto ucciso nel corso dei sondaggi con la dinamite
che hanno avuto luogo nell'estate del 1951
a Celilo Falls, sul Columbia
Ricordo che mio padre mi raccontò allora una storia su tre uomini
che conosceva tanto tempo fà nell'Oregon che avevano preso
all'amo quello che doveva essere il più grosso storione al mondo.
Cosi grosso, disse,
che avevano attaccato una pariglia di cavalli
alla corda d'acciaio o alla catena quello che era
che usavano come lenza
e per un pò, neanche i cavalli erano riusciti
a smuoverlo.
Non ricordo molto altro -
magari mi è sfuggito
subito di mente - solo mio padre che era li accanto a me
con le braccia appoggiate alla transenna e lo fissava, entrambi
fissavamo quel gran pesce morto
e la sua meravigliosa storia, e torna tutto
a galla, di tanto in tanto
(1) come il ricordo, un pesce appeso, rimanga emblema, effige, nel ricordo di un padre
(2) Avevo letto "Scano boa", di Toni Cibotto, e poi Natalino Balasso raccontare la storia bellissima a teatro
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)