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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« L'amore è un cane che v... | La mussola. Van Gogh a Mossul » |
Da "L'amante" della Duras, questa ninfa, una ragazzina,
l'improvviso ardore, la sfida, il coraggio, il languore.
Questo impulso di sedurre da bambina l'adulto.
"In me c' era posto per il desiderio,
a 15 anni avevo il volto di quel piacere
che ancora non conoscevo.
Non c' era da attirare il desiderio.
Il desiderio era in colei che lo provocava
o non esisteva.
C' era dal primo sguardo,
o non era mai esistito.
Dice di aver capito subito che sarei stata così
dopo aver fatto l' amore,
che avrei amato amare."
Lei è una ninfa, o una Lolita. Di recente ne avevo incontrata una ne "L'uccello che girava le viti del mondo" di Murakami. Una quindicenne, a casa tutto il giorno da sola. (da fine pag. 12 alla 17). Ma di questo parlerò un'altra volta. L'elemento conturbante delle ninfe, mi sorprende ogni volta. L'altro elemento è la possessione che ne scaturisce.
al minuto 6 del video.
In realtà, all'inizio, mi aveva colpito questo momento.
Quando la ninfa, alla fine dice queste parole.
Quel momento preciso, indotto da elementi esterni, misteriosi e inspiegabili, nonchè puramente soggettivi. L'eco, qualcosa riemerge, disvela, illumina, sovverte.
" Non c'era un alito di vento
e la musica si era propagata per tutto il piroscafo buio
come una misteriosa ingiunzione del cielo
come un ordine divino dall'ignoto significato
All'improvviso non era più sicura di non averlo mai amato.
Solo che quell'amore non l'aveva visto
perchè si era perso nella storia
come acqua nella sabbia
e lei lo ritrovava soltanto ora
nell'istante della musica sul mare "
Ecco, quel momento, quell'istante
ti accorgi, lo senti
le cose non sono come sono
come credevi
Una musica forse, le note di un piano
le stelle sopra il mare scuro e
all'improvviso
quel per sempre
anche oltre la morte
Chopin - Walz Opus 69 no. 2
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-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)