Invidio il ventoma anche no |
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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
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TROPPO RIDERE QUESTO VIDEO
Io non so prima ma non era mica cosi che andava
Ti alzi la mattina e prima cosa accendi il pc
poi vai a mettere su il caffe, torni al pc e lo mandi avanti
Che si colleghi, con chi? E’ vero che sennò ti senti perso
O almeno un po’ meno solo no? Chissà chi c’è?
Se qualcuno mi ha scritto oppure no?
Non era mica cosi una volta. Stavi solo e basta
Aspettavi venisse su il caffè e invece adesso, guarda qua
invece di andarti a lavar il viso e i denti, vengo qua
Logo-immuni mi sorsero davanti, invulnerabili alla verità
Neanche te ne accorgi ma sei un’ostaggio
Speri che qualcuno ti legga, ti ascolti, di sentirti meno solo
Che stavo cosi bene da solo una volta
Non che sia molto differente adesso che sto qua
Par a me che non sia solo ma è solo una cagata
Bisogna scrivere qualcosa e mi vien in mente di ieri,allora:
Ho vista una cassetta sul ciglio strada, un nastro
di quelli che si ascoltavano una volta, che mettevi su
Sembra un’era glaciale fa che si ascoltava con quella roba
C’era questo nastro tutto fuori e oscillava sul ciglio della strada
Sembrava una chioma bruna, una capigliatura scossa dal vento
dalle macchine che accanto le passavano le accarezzavano i capelli
pettinandola lentamente, come dita delicate, vicino al fosso
Pareva una medusa muta che le onde fluttuavano sospingendola
verso una riva, morta alga di nostalgia, sospiravi
Io ero in bici e mi ero fermato davanti a guardarla
Muta spire essiccata di ogni voce, dov’è evaporato ogni suono?
E m’immagino una qualche nube che ne tratterrà i suoni
per preparare domani la sua pioggia che cadendo suonerà
una canzone su per i vetri della camera e dietro le tende
sto io in piedi ad annebbiare i vetri con il fiato
da "poesie scritte in un minuto e mai una che mi venga bene" di simurgh
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SAINKTO NAMTCHYLAK
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-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)