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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
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Come sto? boh, bene, come quando non vuol andartene male una che sia una,, la prendo cosi, con sfacciata inettitudine e leggerezza, come lasciando che vada per il suo verso. Io penso che ogni mattino di un giorno che viene o che ha ancora tutto da venire e che stà la che quasi ti guarda, se tu guardi fuori, anche attraverso le tende lo vedi il giorno di mattina che sta là e pensa e questo oggi che fà? Allora io credo ci voglia una chiave, una giusta per ogni mattino. Oggi piove.Quando avevo sto pensiero fuori era ancora scuro e il mattino, con le tapparelle ancora giu, stava la a prepararsi poi ho tirato su e l'ho visto. Insomma son stato li un istante e sentivi sta pioggia cadere, neanche a scrosci o a secchi no, veniva giu, perpendicolare, tranquilla cadeva e sentivo questo suono come un ruscello quando sei in montagna, un po piu in giu, nel declivio. Allora dicevo la serratura, la chiave giusta ogni giorno. Io oggi son contento per dire anche se piove, se il cielo è una lastra di lamiera e avrei avuto voglia di restare a casa a ciondolare e ficcarmi sotto le coperte e stare la a pensare di sogni segreti. Allora la serratura stamattina mi immaginavo alla fermata dell'autobus, la con le mani in tasca che aspetto e non ci pensi neanche e sai gia che l'autobus passerà, si fermerà la davanti e tu sali. Anche se l'autobus mica sta la a pensare a me, lui fa quel che deve fare, io son la e lui si ferma e mi porta dove mi deve portare e mi dicevo ecco la chiave. E' una sorta di fatalismo questo, non sò. Mi veniva in mente questa metafora. Che prima o poi tutto si fermi e mi prende su. Io non so neanche fino a dove devo andare ma salgo e poi da qualche parte scenderò, non so, vediamo. Intanto però sono la alla fermata e so che l'autobus passa, passerà. Un orario c'è. Ne io ne te sappiamo ma c'è. Il tempo non pesa, non c'entra, non c'è il tempo, c'è solo questa specie di tempo che non è un tempo, è un esserci, come l'acqua del fiume che scorre verso il mare e l'acqua non sa niente del tempo che serve per arrivare al mare, lei scorre e fa quel che deve fare, non sa neanche del mare. Ecco, questa era la serratura di stamattina. Adesso cerco la chiave.
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SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)