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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« FAT | I Am Not » |
C'è uno spazio interdetto tra vita reale e finzione,
spazio contaminabile per l'esercizio della funzione,
rendere irreale il reale perchè ciò che è reale trabocca di finzione,
di maschere e protezioni, di circostanzialità e aberrazione,
Cortesie per gli ospiti, si indossano preservativi per proteggersi
dai portatori sani d'irreale e allora la vita si trasforma
in teatro dove si recita la vita vera, gli si fà gioco,
trasformazione e va a finire che non è ben chiaro
se scherzi o lo fai per chi quel gioco di vivere irreale? (1)
(1) L'ho preso e incollato da quello che avevo scritto in un post a teti perchè mi pareva ne venisse fuori un'epiteto che ci poteva stare. O no? A me pare uno di quei ragionamenti che avrebbe potuto fare uno come Bataille. Teatro e finzione, insomma.
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SAINKTO NAMTCHYLAK
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-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)