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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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La foresta dei pugnali volanti

Post n°93 pubblicato il 28 Dicembre 2010 da simurgh2
 

 

Il Saint Thomas è un pub irlandese fuori porta San Tommaso. Ci sono dei tipi che ce l’anno in mano. Dei duri, giovani e forti, dall’arcata sopraccigliare da boxeur e un ghigno che sosta all’angolo della bocca, digrignano i denti. Ci vado ogni tanto. Un tavolinetto tondo, alto, roba da sgabello, davanti al banco, spostato verso l’angolo, come in un ring. E’ là che mi siedo. Il pub è scuro ma questi tavolinetti alti con sgabello son piazzati sotto una lampada a muro che illumina bene e non devo star la a tirare gli occhi per leggere. Ci sono un sacco di tipette che ronzano in questo spazio attorno al banco e frignano garrule. Di là c’è una sala con i tavoli ma mica ci vanno e allora penso che puntano i tipi che stanno la a fare i duri e sboccano birre a nastro E’ il mio osservatorio. Le garrule stridono come rondini giocando a freccette e fanno tutte le mossette da sceme per farsi notare dai duri che dietro il banco spinano birre ma non le cagano tanto. Ogni volta che vado al Saint Thomas vedo sempre questi qua che ci lavorano che hanno un sacco di queste tipette per amori fuggevoli e codici a barre con amori a scadenza ed io mi vien da provare invidia ma in genere resisto. La tipa che là dentro mi piace di più è una bambina di sei sette anni. Una rossa dai capelli ricci e un'espressione sfrontata. E' là con sua madre e sono le undici passate di sera. La madre staziona al banco, sullo sgabello, forse è assieme ad uno dei duri e con lui ha fatto una bambina ma la bambina rossa non l'ho mai sentita chiamare papà e allora penso che la mamma giovane con l'orecchino sulla narice e una perlina dorata sul sopracciglio gli sia andata male la storia col papà della bambina e adesso stia cercando uno di quegli archetipi che rimpiazzi nel suo cuore vuoto lasciato, anche se l'archetipo non è disposto ad accollarsi la bambina rossa. A me piace la bambina rossa che la mamma non caga neanche piu di tanto e allora lei gioca per conto suo in quello spazio vuoto davanti al banco. Quelle tre che giocavano a freccette rimpinzandosi di risolini e squittii e lanciando occhiate oltre il banco per capire se uno dei duri gli avrebbe tirato una botta, son andate via. La mamma della bambina rossa pare annoiata senza riscatto ne barlumi di gloria e la bambina che gioca la vedi che s'infila nel suo mondo magico e segreto e allora, mentre sento le prime note di Heroes di David Bowie, proprio su quelle prime note la bambina compie il gesto e l'invenzione.


David Bowie - Heroes


(Non son capace mettere solo il tastino che clicchi e parte la canzone senza video)
Poi lady oh oh mi ha isegnato come fare. A lei la mia gratitudine.

Sono un cacciatore di gesti. Catturo istanti. E me ne prendo cura. L'ho scritto anche nel mio profilo no? Allora la bambina rossa prima scimmiotta le tre che squittivano giocando a freccette poi, d'improvviso si immobilizza, si concentra , fissa il bersaglio ed è qui che nasce il gesto perfetto. Tutto attorno nella sua testa so che si fa silenzio. Anche David Bowie pare tacere e guardarla. Ci sono io e david bowie solo che vedono la bambina rossa in questo preciso istante e lei è immobile e fissa il bersaglio. Solleva il braccio con estrema sacrale lentezza. Lo porta all'altezza della spalla. Muove il polso come a saggiare il peso dell'arma e poi con uno scatto la lancia. La bambina rossa si esibisce in un rallenty e con il braccio sollevato insegue la traiettoria della freccetta. Esegue lo spazio mentre la freccia si indirizza sul bersaglio, quando è ormai sotto batte un colpo sul centro. Tutte le luci attorno al bersaglio si accendono e lampeggiano. La bambina resta sorpresa. E' di spalle ma la so tutta la sua meraviglia. Si dilata nel locale e mi s'impianta. Le pare impossibile d'esser stata lei a dar inizio a quello sfavillio di luci d'intermittenze. Il gesto preciso era quello dell'immobilità che fissa e si concentra sul bersagnio, poi il gesto del lancio e coprire la traiettoria della freccia fino al bersaglio. Poi la mamma la chiama e la bolla di vetro si incrina e frantuma, david bowie riprende a cantare ed io a prender nota sul mio notes di quanto avevo assistito. Son la che scrivo con la frenesia che coglie chi deve descrivere ciò a cui ha assistito e la bambina rossa si avvicina. La vedo quando è in piedi vicino all'altro tavolini in fianco al mio, sale sullo sgabello e mi guarda. Dopo qualche istante mi chiede: “Cosa stai scrivendo?” Alzo lo sguardo fino ai suoi occhi blu da rossa e le dico “Stò scrivendo di te, del bersaglio che hai colpito e poi delle luci” Lei mi guarda e mi fa “Hai visto il film – La foresta dei pugnali volanti-?” Gli rispondo di si. Poi la mamma la chiama dicendole di lasciarmi in pace.

 
Rispondi al commento:
simurgh2
simurgh2 il 01/01/11 alle 12:28 via WEB
Grazie lady
Non mi è uscito il tastino come pensavo
Va bene lo stesso<r> Ti ringrazio sai.
 
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