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C’era stò freddo fuori lungo la riva
Perlustravo il fiume tirando calci ai sassi,
quasi ce l'avessi con qualcuno.
La gallina rossa mi camminava davanti.
Il cielo senza luce lanciava vetri freddi.
Avevo in tasca del giaccone verde da guerra,
un mezzo toscano. Me lo son infilato in bocca.
Mi son fermato a guardare dall’altra parte della riva.
Dentro di me non mi poteva portar nessuno.
Ero abituato ad andarci da solo con il mio fucile.
Sapevo usare il vento, far girar le giostre
Far dondolare le altalene, tirare freccie e imprecare.
Ero un piccolo Re con il mezzo toscano in bocca.
Tenevo l’immensità tra i denti e la gallina razzolava
Avevo preso il cielo con un gancio e lo tiravo giù.
Ero in piedi nella mia terra di mezzo con le gambe
un po’ aperte , che è quella dell'indecisione ed il fiume
o ti ci butti per attraversarlo o ci vai lungo la riva
e lo guardavo, piantato con le gambe un po larghe
una rifrazione da modificare in un che fare?
Ma mi sentivo forte con quel toscano in bocca là.
Si esplora, si tenta, si prova. Io la vita l’ho sempre
aspettata al varco. Non l’ho mai cercata.
Per via che non si mettesse a far con me la preziosa
Era lei a venirmi incontro. Ed io avevo in mano un fucile.
Un giorno gliel’ho detto chiaro e tondo:
Ognuno per la sua strada, bella.
Con il mezzo toscano in bocca e le braccia conserte
Mi pareva di essere Clint Eastwood in Million dollar baby
Un campione di pugilato,
uno che sa come stanno le cose
La gallina in fondo alla strada si era fermata
La testa girata mi guardava un po’ perplessa.
Sbuffavo fumo, mi indurivo, diventavo una carogna.
Ero pronto adesso, se voleva venir avanti, ero pronto.
Caimano mi chiamavano da giovane.
Nessuno come me faceva i tuffi dal punto
più alto della draga che tirava su ghiaino.
Mi tuffavo e sparivo nel fondo
Attraversavo il fiume senza mai risalire.
Ero il Caimano.
Ed ero la che gongolavo con questa forza terribile
quando di colpo mi è passata l’invincibilità.
La gallina era tornata indietro e mi stava vicina
Da sotto mi guardava con occhi di sgomento.
E’ cosi che di colpo ti senti un po’ scemo.
Ti dici che le cose che hai pensato non le dirai a nessuno.
E invece guarda qua, son venuto a sputtanarmi.
Mi son tirato su il colletto del giaccone verde
E son tornato indietro. Non mi sentivo piu un campione.
La gallina non so cosa ha pensato di me.
Son cose che mi passano, gli ho detto.
Cose che passano
Come l'acqua scorre, contromano
da "Poesie che vengono come vengono, che non stò mica tanto là.." di simurgh
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SAINKTO NAMTCHYLAK
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)