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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

Invidio il vento

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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

« Roland GarrosLa signora Marcella »

Ci si abitua a tutto ma anche no.

Post n°99 pubblicato il 02 Gennaio 2011 da simurgh2
 

Ho scritto questo Roland Garros e poi mi è venuto:


Bob Dylan - Just Like A Woman


A qualcuno è capitato di essersi abituato all'idea 
che lei se n'era andata per non tornare più.
Ma poi metti che un giorno capita che la rivedi
e cosi si comincia a parlare, ciao come và, che fai?
E che mentre dici cose cosi nei suoi occhi e lei nei tuoi
trovi quello che era rimasto tale e quale come
la prima volta che vi siete visti e che vi ha fatto battere il cuore.
Metti.
Metti che dici dai ci vediamo, usciamo una sera, metti.
Metti che lei dica e dove? che è come dicesse di si.
Andiamo a mangiare una pizza, bere una birra, vedere un film.
Metti che lei dica di si, va bene.
Metti che poi la porti dove siete andati la prima volta.
Metti che lei pensi che quella e una vigliaccata ma che le batta il cuore.
Metti che a tutti e due vien in mente che su quella spiaggia avete fatto l'amore.
Metti che poi tornando sei poggi la testa sulla tua spalla.
Metti che per forza le dici poi dai vieni sù.
In bagno dove è andata a darsi una sciacquata sotto
vede il suo spazzolino da denti ancora la, nel bicchiere.
Metti che lei poi esser stata a letto con te non voglia andare piu via, metti.
E tu che avevi imparato a star bene lo stesso senza di lei, metti, che fai?

 
Rispondi al commento:
simurgh2
simurgh2 il 04/01/11 alle 14:17 via WEB
"Il gineceo di Simurgh" he he :-)
è quello che piu fa gongolare il mio ego, manu ma è un goder segaiolo.
I veneziano hanno una certa inclinazione al vezzeggiamento, cosa che adoro, quel prendersi cortesemente in giro.
Ogni gallo ambirebbe ad aver un suo pollaio, sennò sbraita e fa casino, oppure si deprime e non c'è niente di peggio di un gallo con la depressione.
Una mia amica campagnola, mi raccontava di un gallo vecchio che aveva. Poi non han avuto coraggio di ucciderlo ma ne han preso uno giovane e gliel'han messo nel suo pollaio. Il gallo vecchio non voleva saperne di cedere lo scettro al giovane e cerano azzuffamenti che vedevi volar penne come un piumino strappato e appeso sullo stenditoio del cortile. Questi azzuffamenti con spennottamento durarono un pò. Poi si accorse che tutto taceva e sembrava tornata la serenità nel pollaio. Sembrerà impossibile vista la loro natura e presumibile cervello che però, dicono piu grosso di quello di una gallina. Insomma adesso sembravano andar d'amore e d'accordo e sai cos'era successo? Si erano divisi il pollaio. Vedevi questi due gruppi di galline. Il giovane ovviamente ne aveva di piu ma il vecchio aveva intatto il suo orgoglio e lo vedevi cantare gonfiando il petto come un pallone aereostatico. Io non so se sia un processo evolutivo di cui Darwin era informato ma mi colpi molto questa storia infarcita di una miriade di dettagli comici. Non è che c'entri qua ma mi incuriosiva il fatto che qua maschi non ne vedi a gironzolare o a venir dir la sua. Nei blog delle femmine di femmine ce ne son una sporta. Ed è curioso anche questo, sempre a riguardo del pollaio, il fatto che se non c'è un gallo prende in mano il comando una gallina, la matriarca. Me lo raccontava sempre l'amica campagnola. In quelli dei maschi invece è difficile e, io non girando per quelli maschili immagino sia una sorta di decalogo antropologico della separazione del maschio.
"Poi, quando torna, trova tutto al suo posto"
 
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-J. Franzen- Zona disagio-
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-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici 

 

Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)

 
 
 
 

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