Invidio il vento

bookcrossing eh? Quest'estate ero ad Udine per una mostra e sostando nel giardinetto interno del palazzo che stavo la a fumarmi una cicca e a guardar l'acqua uscire dalla bocca e dalla testa di una statua in mezzo alla fontana mi accorgo che c'è una libreria, all'aperto, sotto un porticato e quello era un posto che, siccome c'era un giardinetto, era di passaggio giorno e notte e allora ho notato della gente che prendeva su e riponeva libri. Su un cartello era scritto qualcosa come che il le parole sono ossigeno per la mente, che quei libri erano la per esser presi su e se qualcuno ne aveva anche da donare e far girare tanto meglio e che le parole, girando danno ossigeno al cervello.
Avrei una curiosa storia da raccontare su un libro che avevo lasciato in giro e alla persona a cui è capitato e che, avendo lasciato il mio indirizzo e uno scritto apocrifo sul mio lasciarlo in giro, quella persona mi contattò e via discorrendo che non dirò
Una cosa che faccio piu sopesso di quella di lasciar in giro libri e di lasciar delle piccole storie in giro, scritte e fotocopiate. Raccontini diciamo, storie mie e di altri che tirò su. Fogli che mi piace mollare qua e la, dal fruttivendolo o dal barbiere, al supermercato, al bar dove vado poi cosi vedo anche le facce, insomma cosi ed è divertente. Sopratutto piu sbrigativo ed immediato l'effetto. Son storie brevi, ciaccole che si dicono, cose tipo ho sentito dire che..ecc
Pensa se l'avessi trovato io diario della Hillesum, che lungo il sile ci vado spesso e, se immagino un posto dove puoi essere stata è una panchina vicino all'ospedale vecchio, dove adesso han fatto l'università e il quartiere latino e un ponte di Cavatrana, come a venezia
I libri vissuti neppure io li lascerei in giro però potrei regalarsi a chi ho un legame.
Marco e Mattio si lo sò che è anbientato la e da un fracco di tempo mi dicevo che dovevo leggerlo, che era una pecca mia. Una storia di pellagra e di follia. Poi ti dirò. Grazie terri