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The Sisters of Mercy -- Lucretia, My Reflection
Ieri mattina, sarà anche per il tempo che non cambiava, ero triste, mi sentivo oppresso, un'indefinita angoscia, come un grumo nel petto. Ero impedito a sovvertirne le sorti. Poi mi è venuta in mente un'amica della Stefy. Una tipa maldesta, incline a combinar della vita disastri, piccoli disastri, che un pò combiniamo tutti, ognuno a suo modo. Insomma era ben strana la tipa. Succedeva che stavi la a parlare con lei e si vede che forse in discorso andava in anfratti che non la facevano star bene e allora, mentre tu stavi la a parlare la vedevi andare con lo sguardo come in cerca di ragni negli angoli dei muri del soffitto o, se eri fuori, in cerca di qualche nuvola o aereo, non sò e poi la vedevi che con le labbra faceva come cantasse nei pensieri la la lallà, la la lallà e via cosi, finche tornava. Non era mica matta però so che ne aveva tirata di coca quella là. Non sò se c'entra. Ieri mattina che avevo sto grumo nel petto mi era venuta in mente lei. Allora ho cominciato anch'io a fare la la lallà, cosi, guardandomi distrattamente in giro. E a forza di fare la la lallà alla fine quell'opressione nel petto si è dissolta, come un'aspirina in un bicchiere di acqua frizzante. Guarda un pò mi son detto.
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)