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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
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Sainkho Namtchylak - Night Birds
Facevo dei gesti nell'aria
con le dita, disegnavo delle figure:
logaritmi, organigrammi, imposture
Enunciavo un mondo adiacente
Lo esortavo a qualcosa di imminente
In genere lo faccio per ingannar la mente.
(mi fa venir il nervoso che mi escano le rime)
Era sera e il fiume scorreva come sempre
di la del fiume le bestie, i loro versi
ma non ho detto niente. Come vuoi che faccia?
Ero la che facevo questi segni nell'aria
e un cane abbaiava lontano di la del fiume
le foglie venivano spostate dal vento
sospiravo pensando ad un vecchio amore
poi ho disegnato un cerchio nell'aria
due metà che partivano ognuna da un dito
che il cerchio poi vien piu piccolo che con uno solo
Quando l'ho chiuso tutto è parso fermarsi
Il cane non abbaiava piu, le foglie erano sparite
Mi capita ogni tanto quando faccio il cerchio
con due dita. Con uno solo no, niente.
Il cerchio va fatto bello grande
Poi te lo immagini li fermo nell'aria
Ecco, se tu poi cerchi di entrarci nel cerchio
dall'altra parte cambia niente, tutto uguale eh
di là entri nel silenzio senza ombre di te stesso
Una strana pace. Hai mezz'ora di tempo
che a me pareva di taciturna neghittosità
ma è per distogliermi dai pensieri gravi
Mi trovo cosi ad indugiare nell'immaginazione
Giocherellare come con le frange delle mie paure
con la mesta pigrizia che si erge poi ad alterigia
Mi pongo come intaccato dalla ripugnanza
ma cosi, per far la faccia, incutere timore
Bisogna provar disprezzo per quei pensieri
che sennò incitano sordidi alla decomposizione.
Ci sarebbero anche altre cento cose a dir dei cerchi
ma non stò la adesso che ho da fare.
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SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)