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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

 

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Facce da bgiliardo 1 . Guido -

Post n°205 pubblicato il 11 Aprile 2011 da simurgh2
 

- Una faccia da duro
- Undici anni assieme ad una tipa
- Il fratello
- La rumena nell'appartamento in affitto
- Non sarò mai suo amico

 

Immag0136 

Non è molto che viene là. Ci viene qualche sera. Veniva, di solito, a giocare alle macchinette. Un tipo socievole, sarcastico. Ci veniva un tempo, quando c'erano altri gestori, mi dirà. Poi si è messo con una. Undici anni di convivenza e rieccolo qua. Si riparte. Di solito lo salutavo con un cenno della testa. Ci troviamo fuori a fumare. Non so come comincia. Mi dice che è stato con una undici anni e da un anno si son lasciati. Avevano comprato un appartamento vecchio, messo in vendita dalle case popolari, mi dirà poi mia madre perchè lo conosce. Non avevano figli. Per fortuna, mi dirà lui. Ha 43 anni (pensavo di piu). Io le racconto che son stato sposato anch'io per quel tempo. Mi chiede perchè poi non mi sono rimesso con qualcuna, perchè mi trovo solo. Lui vuol stare con qualcuna e che adesso si rimetterà in moto a cercarla, che non ha molto tempo, che ha comprato un altro appartamento, un mini che però è affittato ad una tipa dai precedenti proprietari, che gli sembra che questa gli faccia buono, che potrebbe farsela, dice, che però lui non mescola gli affari con le relazioni, che poi vengon fuori rogne, che magari si prende confidenza e gli dice che questo mese non puo pagargli l'affitto, robe cosi. A me invece attizzava questa situazione e, con una certa morbosità gli spillo qualche dettaglio. Ha 34 anni, single, rumena, fa l'impiegata. Non è bellissima però avvenente, erogena. Era gia la quando l'ha comprato, in affitto dai precedenti proprietari. E' scaltro, sempliciotto, orgoglioso di quel che ha, di come gli va, non mi manca niente, mi dice. Con la ex abbiamo diviso a metà anche se avevo messo piu io, anche i conti, io prendevo di piu, tutto a metà. Ho chiuso da signore.  le cose han cominciato ad andar male da quando è venuto la suo fratello. E' stato sposato due anni poi è venuto via. Ha una bambina con l'altra. E' venuto a vivere là. Non poteva andare da sua madre che abita a duecento metri? No, voleva venire da noi. Sua sorella lo appoggiava. Diceva che bisognava aiutarlo. Credevo ci stesse per un pò, dopo la separazione e che poi si sistemasse ma continuava a stare la. Al lavoro non prendeva abbastanza e doveva dar soldi per il mantenimento. Ma vai da tua madre no? Sai com'è, anche l'intimità, con un altro in casa, dopo un po ti vien il nervoso a veder sto qua a ciondolare. Le domeniche non riuscivo a stare a casa, prendevo e andavo a fare un giro ma ero sempre rabbuiato, irritato, anche con lei per questa storia. Poi, quando gli toccava la bambina la portava la e allora sabato e domenica anche la bambina. Mica ci voglio male ma vai a casa tua, vai da tua madre. No, perchè la mamma non accende il riscaldamento, solo in cucina, è freddo, lei non ha soldi e lui mica gliene da perchè scaldi no, è piu comodo da me che è caldo. Poi che fa? Si trova una morosa, una che ha gia un figlio piccolo e che fà? La domenica se la porta la. Si fanno anche da mangiare. Non ne potevo piu. Qualcosa si era rotto per questo suo atteggiamento protettivo. Il fratello un pò scombinato, che ogni tanto combina una delle sue. Si vede che lei ha questo istinto materno, protettivo. E' meridionale. Con questa storia le cose tra noi han cominciato ad incrinarsi, pian piano, a rendermi insofferente, a disinnamorarmi, un sacco di baruffe. Suo fratello adesso è ancora la, si porta la morosa, la bambina e lei in ostaggio, succube.

Ad un certo punto, prima che partisse con il suo racconto, mi ha chiesto :"Ma non sei di Casier?" , si " Sei figlio di Emilio ed Elsa vero?" si, e tu? " Ma non mi conosci?" non mi ricordo, la faccia si la conosco ma non sò. "Sono il fratello di Michela, quella che ha l'agenzia immobiliare" ah bene, dico tra me e sento il sangue bollire un pò. Michela è quella che non paga l'affitto del negozio a mia madre. E' stronza e mi stà profondamente nei maroni. Capisco che non sarà un mio amico. Adesso che ho scritto questo mi da un po da pensare questa cosa qua. Non sò, vedremo.

(Della serie - Come farsi gli cazzi degli altri. O no?)

 
Rispondi al commento:
simurgh2
simurgh2 il 12/04/11 alle 11:13 via WEB
Intanto ti ringrazio perchè si vede che l'hai letto. Non credo che molti si prendano la briga e che io devo smetterla di scrivere cose lunghe che la gente si stufa e io sarei uguale.

"Non sarà un mio amico"
Non è che uno ci fa un ragionamento per farsi uscire questa cosa. E' un meccanismo introiettato che funziona come una sorta di stigma. Un giudizio morale non diretto che si riferisce alla norma sociale, anche se non scritta ma trasmessa attraverso un suo codice. In effetti questa è la cosa che mi aveva colpito e che tu hai rilevato. Anche il nostro pensiero occidentale condivide quello di Tagore, anche se dopo però funziona diversamente. Avverti questi input antropologici che ti crea una distanza, una barriera che, in fondo, è la stessa del razzismo, cioè prebvenuta e preventiva. Una cosa che ti incista uno stato d'animo di diffidenza, a priori. In fondo è un atteggiamento di convenienza sociale che impedisce di mescolare, come ha fatto lui con l'affittuaria, amicizia e affari. Credo.
Grazie Eulalie
Non giudicare è un principio base di un decalogo a cui cerco di attenermi
Sei diventata brava con gli a capo e con il grassetto eh?
 
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