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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« La prese per la vita | Lo scarabeo del faraone » |
Quella volta che sono morto
è stato perchè mia moglie mi aveva lasciato
e forse mi aveva lasciato perchè aveva capito
che con me non c'era niente da fare
ma se non mi avesse lasciato sarei finito in altro modo
non cosi proprio, cosi male. In un burrone.
"Era un pezzo di burro quel ragazzo" sentirò di me dire, al funerale.
Ne senti di paradossi quando non puoi ribattere ne ridere con loro
Se non mi avesse lasciato non avrei preso quell'abitudine
Allora mi compravo una confezione da sei di birre
mi mettevo in macchina e andavo in giro
Non riuscivo a stare a casa ad aspettare mi venisse sonno
Avevo preso una catapecchia in affitto lungo il fiume
Era stata lei a lasciarmi ma me ne sono dovuto andare io
Insomma prendevo queste birre la macchina e partivo
Andavo in giro e facevo questa specie di gioco
Cioè giravo finchè me ne rimaneva una sola
Fin dove arrivavo dipendeva dalla velocità e dalla sete
Poi tornavo e mi bevevo pian piano l'ultima
Cosi tutte le sere. Non avevo voglia di andare al bar
Ci si vergogna ad esser stati lasciati e trovarsi soli
Mi avrebbero preso per il culo quelli là, lo sapevo
Quella sera là che sono morto, sono andato verso le montagne
Avevo fatto inversione quando la birra era finita
Me ne restava una e cercando di aprirla
sono finito giu per la scarpata. Un volo di trenta metri
Mi sono capottato e la macchina ha preso fuoco
Morto bruciato con la cintura di sicurezza sù
Al funerale c'erano tutti, anche le suore
che mi avevano insegnato alle medie
Mi è venuto da ridere quando ho sentito
le campane suonare per me, come nel disco degli AC DC
Ho suonato il basso in un gruppo metal
Facevamo cover degli AC DC, fatalità
Fulvio aveva messo su il cd in macchina venendo alla chiesa
In macchina erano gli stessi di quella volta
che siamo andati a vederli a Milano
Remo aveva una confezione di birre da sei sulle ginocchia
Ne avevano aperta una ciascuno e avevano fatto il mio nome
Hanno cantato in coro il ritornello finale
yeow
Hell's Bells, Satan's comin' to you
Hell's Bells, he's ringing them now
Hell's Bells, the temperature's high
Hell's Bells, across the sky
Hell's Bells, they're takin' you down
Hell's Bells, they're draggin' you around
Hell's Bells, gonna split the night
Hell's Bells, there's no way to fight, yeah
Ow, ow, ow, ow
Vaffanculo!
Remo poi ha chiesto ai miei se poteva mettere
la confezione da sei dentro la fossa
L'aveva fatta preparare come un cuscino di fiori da un fiorista
I miei l'han guardato male ed erano indignati
Eppure sapevano che io sarei stato contento dell'idea.
Potevo mai immaginarmi che dovevo lasciarle scritte certe cose
Le mie ultime volontà. sul comò, lasciate là, in bella vista
Sono morto tenendo un barattolo di birra Moretti in mano
La linguetta sollevata tra le dita, come una bomba a mano
Ogni tanto mi vien voglia di scrivere qualcosa di quella volta che son morto. Ce ne sono altre qua in giro che dovrei raccogliere tutte insieme. Potrebbe venirne fuori una specie di Antologia di Spoon River no?
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SAINKTO NAMTCHYLAK
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-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
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-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)