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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
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di Massimo Rizzante
Sybille
Secondogenita, ho dovuto ben presto infilare nella cruna
dell’ago tutta me stessa. Che altro fare se volevo destare
l’attenzione di mia madre? Amava mio fratello Charles. Trovavo
impronte di rossetto Rouge Interdit perfino sulle sue natiche
Perciò sono cresciuta nell’ombra. E ciò ha fatto sì che non pagassi
l’entrata per il circo né che rincorressi il successo travestita
da nana o nazista. Me ne stavo con gli zingari, nelle roulottes,
nelle gabbie, nel tanfo degli animali in cattività: che altro c’è da vedere?
Poi, in città, certo non potevo sperare di sposare un pivello.
Così m’innamorai di un vecchio visionario, un ex pugile di Lione
che camminava come un manzo portato al macello, con cinque
matrimoni alle spalle e sette figli da chiudere all’angolo
Lo vidi la prima volta a un ricevimento in onore di un ricco
mecenate delle arti. Gli scrissi una poesia che lui mi rispedì
con le sue correzioni in rosso. Finalmente qualcuno che con il pathos
si era lavato i coglioni! Seguì un appuntamento in rue Saint-Jacques
Quando qualcuno della corte delle sue adulatrici mi chiedeva
che moglie ero, rispondevo l’ultima. E così è stato. Ai suoi sette figli
si aggiunse Octavius e per trentatré anni restammo insieme. Jean
era un seduttore, e io che conoscevo il tanfo della cattività lasciavo fare
Dopo tre anni passati a lottare contro un carcinoma,
sono morta. Jean, quando mi asportarono il primo seno, se ne andò
di casa. Non poteva scopare senza addentarmi i capezzoli.
Spero di rivederlo, ma non subito: ho bisogno di un po’ di riposo…
Massimo Rizzante mi piace. Comprerò il libro di poesie che stà ancora scrivendo: "Scuola di calore". Questa mi piace perchè pare della serie di Quando sono morto.
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SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
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-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)