Invidio il ventoma anche no |
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Suggestioni effimere
- la finestra
- N u a g e s
- La Donna Camel
- RUMORI SECONDARI
- surfista danime
- ALABURIAN
- parole imprigionate
- Lettere dal delirio
- ... ININ-FLUENDO ...
- LUNA DI MARMELLATA
- Il Gioco del Mondo
- In punta di piedi...
- Mondo Jazz
- InsonniaCreativa
- hasard et nécessité
- Io e Sara
- LUOGHI PERDUTI
- odeon 3.0
- Nuda
- Esercizi di memoria
I MIEI LINK PREFERITI
ALMOST BLUE-CHET BAKER
"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« La poesia in un urlo a c... | Incendi » |
12 giugno sul mezzodì
Entrai in quel cortile sul tardo pomeriggio
Un giorno caldo che sembrava d'estate
Tra quei palazzi che incombevano pesanti
come giganti stesi al suolo le ombre dal cielo
Appesantite da un sole che pareva aver mangiato l'anguria
Poi adesso mi chiami te e a me vien da piangere
Che son qua al Foster che è domenica, come al solito
vengo qua e mi vien da scrivere quello che mi viene in mente
e mi viene in mente questo in quel cortile tra i palazzi.
Allora c'erano queste ombre nel cortile
Ombre metafisiche come quelle
di chi cazzo è quel pittore?
C'era un ragazzino che tirava palonate su per il muro
Giocava da solo. Mi fermai ad ascoltare quel suono
Un rimbombo che le pallonate facevano tra i muri
Quei colpi tu tun tu tun dei rimbalzi
in un mondo che pareva quasi fermo
Lo guardai e gli dissi solo hei hei
Il ragazzino si girò e mi passò il pallone
come fosse la cosa piu normale al mondo
Cosi stemmo la un po a passarcela l'un l'altro
senza dire niente, che tanto serve mica
A me pareva un linguaggio quel passarci il pallone
Una cosa tra uomini, fatta di sguardi, di gesti
di porcheputtane e olallà che tiro
Poi alla fine diedi un calcione alla palla
che andò alta in cielo e cadde vicino
Grazie dei passaggi, gli dissi andando via
Lui mi fece un gesto con la mano
Adesso non sò neanche bene cosa volessi dire
Era un'immagine cosi, che avevo dentro
pensando fosse un quadro di Hopper
con un pò di De Chirico, ah ecco chi era
e poi con questa immagine dentro che avevo
mi veniva da commuovermi, che avrei anche pianto.
Allora delle volte mi dico lasciatemi stare
chiudetemi dentro anche se sto qui fuori
con poche parole, di quelle lasciate cadere
abbandonate sui tavoli o dentro i bicchieri
robe qualsiasi, anche prese da gente che parla
che mi servono poi a scassare serrature e aprire ferite
che mi arrangio, che faccio tutto da solo
Poi, dentro, c'era il signore là di questa storia di una settimana fà. Era li da solo e non con sua figlia e genero come al solito.
Guarda che giocano a bigliardo.
Pareva sollevato.Mi sà che avrebbe tirato due pallonate, senza pensieri. A badare solo di dare un bel colpo. Di dargli l'effetto con l'interno del piede, Godere della traiettoria arcuata. Non pensare al broncio di sua figlia, al fargliela pesare. Era solo quella domenica. Lei a mangiare con lui non c'era voluta andare. Ti ho tirato su io, brutta troia, ha pensato un secondo.
E adesso qua solo. Ma si, che sto anche meglio
La storia si trova cliccando quà
Nò o cjantin parceche o fignin dur
il nostri muri al è pal nassi da fis
cuan? ch'io cjantin alcin lontan
dal scur dal bosc al cin di Avril
il fuc dal nostri sanc, par l'indoman
(Pierluigi Cappello)
|
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Daniela Raimondi
il 06/12/2019 alle 16:11
Inviato da: Lorenzo
il 13/10/2017 alle 01:18
Inviato da: emma01
il 18/04/2017 alle 16:53
Inviato da: lontradelbosc
il 08/04/2017 alle 21:28
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 20:30
SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)