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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« iNCENDI | Una piccola storia - di ... » |
L'avevo la da un po questo post, nelle bozze. Mi piace. L'avevo messo da un'altra parte. Ne aveva scritto uno, sulle stanze di Mattotti, Nues che trovi quà. Un pò l'ispirazione mi era venuta da quello. Poi mi piace questa storia che i post possano svilupparsi, attraverso una forma di dialogo, di citazione, di assembramento.
Ogni pagina dentro una stanza
dentro ogni pagina dei gesti
delle pose, emozioni, silenzi
Stanze che dicono di occhi
che sbattono incantati e parlano
con quelli dell'altro di ciglia
Stanze piene di abbracci
che stringono spazi
ombre che allagano penombre
e dilagano contriti colori
come musica con la camicia di fuori
Ce n'è da suonare di lievi furori
Due amanti in qualche posa
che comunque sospende
trattiene, riprende
Frammenti d'istanti
senza prologo ne epilogo
solo attesa, contatto
Mille sentimenti inesplicabili
il dubbio, la pena
l'eccitazione, lo spasmo
Un uomo, una donna
dei fluidi nelle intercapetidi
succedono aprendo chiudendo
Me l'immagino quella stanza
quando l'hanno lasciata
aveva dei segreti sfiorati e dispersi
(simurgh)
"Fanno tantissimo, invece: si amano.
Si cercano. Si abbracciano. Si guardano.
Si addormentano. Si svegliano.
Parlano. Litigano. Piangono. Ridono.
Guardi, sfogli: è un racconto. "
Noi, che stanze cosi ne abbiamo avute
ognuno le sue, dovremmo saperle disegnare
così, fatte di niente e di ogni cosa che serva
Non siamo altro, quel poco ma immenso
e senza parole
"Le stanze"- disegnate da Francesco Mattotti -
Coconino Press, un fuori edizione
BELLISSIMO QUESTO POST
|
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)