Invidio il ventoma anche no |
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Suggestioni effimere
- la finestra
- N u a g e s
- La Donna Camel
- RUMORI SECONDARI
- surfista danime
- ALABURIAN
- parole imprigionate
- Lettere dal delirio
- ... ININ-FLUENDO ...
- LUNA DI MARMELLATA
- Il Gioco del Mondo
- In punta di piedi...
- Mondo Jazz
- InsonniaCreativa
- hasard et nécessité
- Io e Sara
- LUOGHI PERDUTI
- odeon 3.0
- Nuda
- Esercizi di memoria
I MIEI LINK PREFERITI
ALMOST BLUE-CHET BAKER
"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« Lungo la riva le donne s... | 2046 » |
Ci son posti che non trovi neanche piu ma che, una volta, in campagna consideravano i pozzi come che fossero botole. Cioè una sorta di passaggio oltre la crosta della pianura, che ti mette in contatto con profondità che hanno del magico nella testa della gente. Tante storie venivano raccontate sui pozzi.Che non è una cosa che stà la, ferma voglio dire, come si crede se si va oltre l'apparenza c'è dell'altro. L'acqua del pozzo sente molto la luna. Chi abitava in posti dove c'erano dei pozzi dicono che di notte la si sentiva calare o salire come la marea. Che si sentono dei cigolii o dei respiri quando l'acqua torna a calare e sono piu lamentosi negli ultimi quarti. Per cosa credete si chiudessero i pozzi di notte con le assi che oscuravano tutto?
Dico io, perchè non di giorno che erano un pericolo per i bambini allora? Dicono che l'acqua dei pozzi faceva un umido di notte, verso l'alba che disturbava il sonno di tutti. Dicono anche che il pozzo, se vuole comanda i sogni e li fa bbelli o brutti secondo il suo capriccio, ma non so quanto di vero ci sia. Poi ho sentito che nell'acqua dei pozzi trovavi dei messaggi dentro le bottiglie, come i naufraghi, come se l'acqua del pozzo fosse quella del mare. Come mai? Ma dicono che è frequente trovare nei pozzi lettere minatorie, preghiere e suppliche, lettere d'amore, scarabocchi con delle facce o pezzetti di stoffa, dei capelli presi dal pettine e tutto messo dentro queste bottiglie per chissà quali intercessioni strampalate.Come mai? Dicono anche che da questi pozzi in pianura si sentivano spesso, provenire da dentro, lamenti, voci confuse ma c'è anche chi si sentiva chiamare per nome. E' difficile da credere ma dicono anche che le voci sono come le bottiglie. Non si capiscono le une e neanche le altre.
Uno di loro, che gli piace girare con l'Apecar, che va per i ruderi e le case abbandonate a tirar su roba, se ne trova, dice che una volta la sua testa ronzava sempre, che dentro aveva mugugni e filastrocche, che di giorno o di notte per lui era sempre in una specie di dormiveglia, che aveva queste cantilene e le storie che sentiva poi a lui piaceva ripetersele in testa fin che queste storie si confondevano. Questi qua fanno delle loro ricerche e poi ne parlano tra loro, delle osservazioni che gli vengono da fare, del cosa provano a guardare e del come quel guardare guidi i pensieri a dei ragionamenti inventivi che si legano alle loro percezioni sul mondo, la vita, le cose e sulle loro apparenze. Difficile che trovi delle donne prese in mezzo a questi discorsi. Si voglio dire che mi sembra piu una prerogativa da uomini con del tempo da perdere. Perdere tempo, dicono loro, è la cosa migliore, ad averne, ti fa vivere meglio.
Tipo, parlano di questioni di geografia perchè, andando in giro a caso a perlustrare, cercano anche di orientarsi. Sulla piana non è che vedi oltre, allora magari dicono di guardare se vedono campanili e che quelli li orientano. Non è la questione del passaggio dalla sfera al piano ma c'è la questione dei confini che sembra loro che ci sia qualcuno che quei confini li sposti avanti indietro in alto o in basso. Allora è come sentire che c'è un zig zag e che quel zig zag sia dato dalla gente che va in giro e che mentre commina o si ferma a pensare si tira dietro la linea della frontiera, che probabilmente è come un elastico lungo molti
* La foto in alto è il riflesso della luna in un pozzo scattata sullo schermo del pc
durante la visione del documentario "Scrittori da pianura e da bar" dove ho presoil resto che ho scritto
"Le storie stanno dentro di noi, aspettano il momento giusto per venire fuori. Quando hai fame lo sai, quando devi scrivere lo sai, qualcosa dentro te lo dice."
(Murakami)
|
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Daniela Raimondi
il 06/12/2019 alle 16:11
Inviato da: Lorenzo
il 13/10/2017 alle 01:18
Inviato da: emma01
il 18/04/2017 alle 16:53
Inviato da: lontradelbosc
il 08/04/2017 alle 21:28
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 20:30
SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)