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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« derwish sufi simurgh | E' bello vederti morire » |
"Avevo raggiunto i dieci anni, un groviglio d'infanzia ammutolita. Dieci anni era un traguardo solenne, per la prima volta si sriveva l'età con la doppia cifra. L'infanzia smette ufficialmente quando aggiunge il primo zero agli anni. Smette ma non succede niente, si sta dentro lo stesso corpo di marmocchio inceppato delle altre estati, rimescolato dentro e fermo fuori"
Erri De Luca . I pesci non chiudono gli occhi - pag. 10
Mi fa pensare un po ai miei di dieci. I riti di passaggio, almeno per me, si compivano tra pari, nelle sfide, nei combattimenti, nella resistenza. C'erano dei piu piccoli di me che erano gia entrati nel gruppo dei grandi. Non era una questione di età. Potevi diventare un prescelto, stare in mezzo a loro, partecipare alle loro riunioni segrete, alle scorribande, le zingarate e malandrinate, conoscere il codice di appartenenza. I piu grandi ti allevavano piu di tua madre. Era con loro che imparavi.
"Quel groviglio di infanzia ammutolita", a pensarci , proprio non ricordo. C'era quella possibilità per chi rimanerva solo. Che per suoi motivi, incapacità od esclusione era costretto. Beh, al pensarci, c'erano delle indoli ricordo, di quelli gia portati allora. Cosa che ho imparato piu tardi. Piu di quell'infanzia ammutolita ricordo le grida, le corse, le lotte, le partite a pallone. Io credo che, a volte ci si trovava anche in cinquanta, nella piazza lungo il fiume o nei campi.
L'infanzia "smette ma non succede niente", questo si. Quel marmocchio è rimasto dentro di me, assieme ad altri ma è la. Quando ho cominciato a sentirmi rimescolato dentro? Ci penso. Non so mica dirlo con precisione. Penso sui quindici. Quando ho iniziato le superiori. I soli rimescolamenti che prima di allora ricordi, erano quelli degli amori deficienti e puri di quegli anni.
Ogni volta che ricominci
a prendere a calci qualcosa
una castagna, un barattolo
un pezzo di legno, un sasso
ogni volta da la ricominci
ad essere bambino.
Ero una dolce canaglia
ruffiano e crudele
egoista e impaziente
poco confidente
indaffarato da matti
per diventare che?
Quel che sono?
Se lo sapevo prima
mica valeva la pena
(simurgh)
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SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)