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“Junior Dad”
La faccia di Lou, ormai vecchio, Lulù Lou Reed quelle dei Metallica. Un rock epico, messianico, straballante, di uno che cammina sempre sul lato selvaggio della strada
Dovrebbe star seduto su una sedia per suonare, come John Lee Hooker e invece sta in piedi, con le gambe un pò larghe e ancora quei capelli neri. Chi gli crede? Saranno tinti no? Ne ha 70 ormai. In camera mia, con questa canzone, facevo i tiri davanti allo specchio sopra il comò, fingendo di cantarla. Ecco, io vorrei dedicarla una cosi a mio padre, a quel junior dad che è pur stato. Lo vorresti un padre cosi? Lui aveva il suo e lo canta.
Ho tirato dentro nel suo progetto i Metallica, la volpe, che c'entrano anche ben poco, ci stanno ma che sia un lavoro di Lou Reed non c'è dubbio. E li fa suonare come fossero la sua band e non i Metallica.E' un album difficile, sotto un diluvio, fatto per un progetto teatrale, colmo di rabbia e di idee. Canta come fosse quella Lulù , una femmina che racconta di come gli è andata con gli uomini, ed è un lungo e amaro sfogo, indispettito e pieno di bile lirica e Lou Reed diventa una bestia. Non canta, mormora o grida, mastica le parole tra i denti, recita essenzialmente e racconta . Il vecchio lupo ulula ancora. Strano per questa storia di Lulù, venga fuori con un papà che non so cosa c'entri, se con Lulù o con lui. Fatto stà che mi mette le mani dentro il petto e mi tira fuori il mio, Milio, mio padre. La storia che canta nella canzone, è come si vedesse adesso davanti ad uno specchio e dicesse ma guarda, son uguale a mio padre. Cosa che mi capita anche a me. Anche mio padre li aveva neri i capelli quando aveva l'eta di Lou Reed. Io no. Ho preso da mia madre, puttanassaeva! Bianchi ormai. Come la balena del Moby Dick. Oh Meville oh! In fondo io sono uno che ha visto Santa Sangre di Jodorowski al cineforum quando è uscito nei circuiti off, se si puo dire. Insomma, questa canzone, junior dad, è un tributo ai padri che,ad ognuno credo, spacca dentro.O no? Il padre che tieni dentro giovane, improvvisamente, come te invecchia. E' questa sensazione che, piu di ogni altra, mi coglie e sposta. C'è questo doppio, lui che, come il padre, si vede. Un sentimento di epifanica compassione. L'edipo arreso. Invecchiando torni alla tua parte fanciulla. Ti credevo immortale, junior dad!
Non c'è consolazione in questa canzone.
Junior Dad
Verresti in mio soccorso
se stessi per affogare
un braccio allungato sull’ultima onda?
verresti in mio soccorso?
mi trarresti in salvo?
Lo sforzo ti farebbe davvero male?
Non è bello chiederti
di tirarmi in salvo
Il vetro ha infranto il silenzio dei simili
il fumo fluttua senza ostacoli
sono senza fiato
Tirami su
diventeresti il mio signore e salvatore?
Tirami su per i capelli
ed ora mi baceresti sulle labbra?
Una febbre ardente mi incendia la fronte
il cervello che una volta ascoltava
ora spara fuori i suoi faticosi messaggi
Non mi tireresti su?
ardente il mio defunto padre ha il motore
e sta guidando verso
un’isola di anime perse
C’è il sole – una scimmia quindi da imitare
ti insegnerò meschinità, paura e cecità
nessuna bontà sociale e redentrice
Oh-o-stato di grazia
Mi salveresti?
lasceresti cadere il folle proiettile?
mi solleveresti per il braccio?
mi baceresti ancora le labbra?
Singhiozzo: il sogno è finito
fatti il caffè: accendi la luce
di’ ciao al papà minore
la delusione più grande
l’età l’ha avvizzito e trasformato
in un padre più piccolo
una barbarie psichica
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)