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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« Narimi narimi | All'interno del guscio ... » |
Questa sera, nella piazza a S Arcangelo
Da i "Concerto a fiato L'Usignolo
suoneranno "Battagliero" per Tonino
e il resto per voi tutti
Tonino aspetta il bignè
Tonino Guerra ha sentito narimi
ch’u s lasa tròpa ròba ch’l’a n s vaid piò:
che lascia troppe cose che non si vedranno mai più
Un'intesa tra regni, nel suono i suoi segni, la voce
che come l'aria è una roba lizira
che ti gira intorno la tu testa
e la dvénta piò ciara quand che t’roid e ridi.
Poi si toglie il cappello, fermandosi davanti
alla devastante e crudele bellezza di un mandorlo in fiore
Narimi è il suono dell'ingenua bellezza
della lepre che scappa, come la cerva agogna l'acqua
come il passero ramingo al nido..narimi, narimi
L'orlo sta al giorno, punto croce la notte
cosi Tonino ricamava la poesia semplice del canto
-Mitèiv disdai. Sa vléiv? Vléiv un bignè?
Sedetevi quà. Cosa volete? Volete un bignè?
Poi si va tutti quanti a Pennabilli a vedere cosa ha tirato su
o a parlare di cose un pò filosofe sotto la pergola
del bar della piazza, davanti la chiesa, a misurare
il torbido o la schiarezza della luce, se piove o se no
Tonino aveva in tasca delle lettere del suo zio muratore
che era andato in cina per via di mettere a posto un pò la muraglia
e non era tornato mai piu. Da la scriveva delle lettere
racconti meravigliosi di genti e di posti
Poi pian piano non ne erano arrivate piu
La sotto la pergola tonino e gli altri sognavano
Si infervoravano a mezzi litri di vino bianco Albana
dicendo di voler partire per la Cina in cerca dell'Imperatore
Narimi, narimi cantava l'usignolo sul ramo
Prima del mattino che il suo canto invoca e sfiora. Rimani
Fino alle otto e mezza Tonino ha aspettato un bignè
Voglio la musica.
hai detto,Tonino,soffiando il filo di voce,negli occhi la primavera
Ieri,una musica armena cantava,narimi
Tu risalivi sull'Ararat,unavoltapersempre
rimane il suo ricamo,infinito
la lepre è saltata da quella tua tasca fantastica,
giocherà con noi sul ghiaino,lancerà le sue pietre morbide
disegnando millemila rayuele
Narimi proviene da qua. Al mondo non se ne sà di più su narimi
Clicca
La linea di minor resistenza Tonino, alla fine dimmi;
l'hai messa in pratica anche tu Clicca
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-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
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-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)