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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« Non lasciate i figli a casa | DANS LE NOIR DU TEMPS » |
Sembrava fosse caduta cosi,
dentro la stanza
gonfia di luce com'era.
Una luna
prima dentro un cerchio
squaqquarava sopra il tappeto,
sul geco, sulla scatoletta di legno
sul divano e si spandeva sul pavimento
e sul libro di Istambul che, credevo bagnasse tutto,
sulle sigarette, sui biscotti, sulla peperonata sopra il tavolo
su di me colava dai piedi risalendo
in cerca del foro che ho sulla nuca
Una luce grossa e tonda che si lasciava andare.
Lei chiuse la finestra ma, ormai
era dentro
Una luce notturna, piena di poiane e alghe.
Si sfilò la sottana corta e le calze
e dalla luce molle si levarono in volo aironi
sorrise nel suo abbandono di carni
Aveva sul petto il tintinnare di monetine
immunizzò la paura di ogni mutamento
assorbendo tutto dentro il suo cerchio
Si mise a mugolare una canzone
senza dire delle parole, solo mmm mmmmh.
Per poterla poi cantare all'incontrario
E noi eravamo li in piedi, esterefatti
Ci tenevamo la mano, ascoltando quel suono
che era d'acqua che frusciava sulla riva
e sembrava quello dell'orologio ad acqua sulla piazza
Ci guardammo negli occhi
e lei mi ha detto che non era vero.
Non era vero che eravamo venuti a vivere sulla terra.
mi ha detto, non è vero.
Andiamo a letto. E da la voliamo via
se mi dai la mano, voliamo via
Faccio la danza e scompariamo.
Cosi voleva fare.
Non è vero niente
che staremo qua a vivere
Torniamo dentro al cerchio
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SAINKTO NAMTCHYLAK
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-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)