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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
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Natività e l’elefante biancol'elefante bianco protegge i suoi sogni
se lo tieni premuto sul fianco dentro la tenda
Come la Mayadevi la madre di Siddhartha
Le grandi orecchie vibrano d'ali
e nell'aria sembra un violoncello
nel buio fuori dal balcone veglia l'elefante bianco
il tuo respiro e cosa nel sogno borbotti
Aspettami dicevi sto rivando l'll
Sapevi che sarei tornato?
Fatta di neve sul fianco di latte e garze
per mani di lino negli occhi le trine
i ricci per ciglia andava alla rosa
diceva per dire al laghetto
che trema di balena con l'll favore dei merli
Gli elefanti vanno dalle spose
che custodiscono un loro oriente
nel velo i ricami, ninive del cielo
nel solco del seno deponi l'attesa
accudisci
Incessanti si alzano in volo gli uccelli
deformando la luce, sbriciolando gli anemoni
per nutrirti di uova e di prugne
L'elefante bianco con sei zanne
discende dal cielo e te le pianta sul fianco sinistro
I sacerdoti interpretano dentro il tempio sul bosco
e il loro responso è gioioso
Dicono che è una fecondazione
e nascerà un principe dentro di te
Piccoli Gesù Siddhartha come bambini che corrono
lungo la riva dei fiumi tirando sassi al cielo
facendo rayuela le grida
Tenevo fermo l'll viso per non svelarmi
per non cantare fermavo l'll passo
ma vibrava l'erba sotto i piedi
come a dire lo sapevo
e che mi scoppiavi dentro l'll cuore
a rivederti e l'll foro nel collo
si faceva in mille buchi e gli occhi chiari
Respira la tregua mi hai detto
Guarda le bestie...
Senza paura la cerva e l'elefante d'argento
si porta via l'll tempo che abbiamo perso
nella sua memoria fedele
Alla pura immacolata foresta
si affida il luogo del concepimento
Ed è li che compare la cerva
Corpo ignaro di doglie
al ramo del fico si appende
la bocca mastica foglie
La ballerina fa un passo si muove piano
ci indica l'acqua Vieni dost prendimi tra le mani
come fossi senza pelle Guarda come mi allarga
dentro l'll candore sparso in questo amore
nel buio dintorno nel fondo sull'orlo
nel segno pulito Nel foro incantato
viene un fremito se tocchi gli argini
attraverso le mani modifichi l'll domani
Dal fianco destro deve partorire
l'avorio che avvolge il bambino
straordinario d'amore millemila ninive
Elefante bianco a sei zanne
nel bosco laghetto e balena
ti riporta a riva dove porge il fianco la cerva
alla sete infinita di otto e garze dal fianco
srotolano preziose e bianche
assieme al bambino nostro per sempre
Passo creaturale Trasfigura
dissesta, ma salva
in tutta la sua potenza e fragilita'
come la sartiglia infilza la sua stella
che morendo si contrae dando alla luce l'll nome
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SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
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-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)