Invidio il ventoma anche no |
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Suggestioni effimere
- la finestra
- N u a g e s
- La Donna Camel
- RUMORI SECONDARI
- surfista danime
- ALABURIAN
- parole imprigionate
- Lettere dal delirio
- ... ININ-FLUENDO ...
- LUNA DI MARMELLATA
- Il Gioco del Mondo
- In punta di piedi...
- Mondo Jazz
- InsonniaCreativa
- hasard et nécessité
- Io e Sara
- LUOGHI PERDUTI
- odeon 3.0
- Nuda
- Esercizi di memoria
I MIEI LINK PREFERITI
ALMOST BLUE-CHET BAKER
"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
« Una luce già spenta | Cheveaux de bois » |
Certi pensieri ti vengono in mente ascoltando delle canzoni.
Il Walzer di Matilda mi ha fatto venire in mente mia madre
di quanto le piaccia ballare. Il walzer di Matilda mi ha fatto
malinconia. Poi mi sono venuti in mente gli albicocchi
e i cacciaviti di mio padre dentro il cassetto delle posate.
Da qualche parte ci sono posti dentro di noi
con dentro delle cose che non sai, ma ne sai gli odori
dei suoni, come quello deii passi sulle scale,
folgorazioni di un'istante,
un'immagine che passa e non sai come mai è rimasta
la tutto quel tempo, ad aspettarti, impigliata
come l'odore delle mele cotte,
il gusto dei chiodi di garofano, all'improvviso,
che ci torna a fare nella mia bocca?
E c'erano tutti quegli albicocchi messi in fila
ricordo, la fuori della vecchia casa neanche grandi uguali
come in ere diverse fuggiti da altri giardini
e venuti la per starsene insieme io
quei frutti li chiamavo albicoccole, da piccolo.
Io non credo che ci siano parole per esprimere ogni cosa
E anche quei posti dentro di noi, con dentro un sacco di cose,
e la dentro le parole non riescono a star ferme,
cose essenziali di cui non si può dire piu niente,
come andassero piu oltre senza fermarsi,
in posti perduti e senza nome che, a parlarne anche
non è che si mettano in ordine, parole pronte
a scambiarsi con altre, a trovare dei perchè e percome
e per ritrovare pensieri che si parlano tra loro.
Allora perchè, quando mio padre morì, all'ospedale
mi restituirono la sua protesi dentale e gli occhiali?
Gli oggetti sopravvivono a chi li ha posseduti.
Come fossero un'estremità di ognuno di noi
Una pelle ulteriore, oltre le dita, una pelle strappata.
"A casa in un cassetto della cucina, mescolati tra le posate,
c'erano dei piccolissimi cacciavite. Finchè era in vita,
mia madre un giorno si e uno no gli diceva
che gli attrezzi non dovevano stare li e che doveva spostarli.
Dopo la morte rimasero li ancora per anni.
Dopo che è morto i piccoli cacciavite non gli davano piu fastidio.
Come mai?
Se lui non poteva piu stare seduto a quel tavolo
almeno i caccivite potevano stare tra le posate.
Subentrò una soggezione che si trasmetteva alle mani
e nel suo senso dell'ordine s'infiltravano eccezioni
dettate dalla generosità. Ora, pensavo,
gli sarebbe stato permesso di mangiare
con i suoi cacciavite invece che con cucchiaio e forchette.
Fuori, gli albicocchi testardi non si vergognavano a fiorire.
I sentimenti si distribuiscono spesso
in modo strano verso l'esterno"
|
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Daniela Raimondi
il 06/12/2019 alle 16:11
Inviato da: Lorenzo
il 13/10/2017 alle 01:18
Inviato da: emma01
il 18/04/2017 alle 16:53
Inviato da: lontradelbosc
il 08/04/2017 alle 21:28
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 20:30
SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)