Invidio il ventoma anche no |
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Suggestioni effimere
- la finestra
- N u a g e s
- La Donna Camel
- RUMORI SECONDARI
- surfista danime
- ALABURIAN
- parole imprigionate
- Lettere dal delirio
- ... ININ-FLUENDO ...
- LUNA DI MARMELLATA
- Il Gioco del Mondo
- In punta di piedi...
- Mondo Jazz
- InsonniaCreativa
- hasard et nécessité
- Io e Sara
- LUOGHI PERDUTI
- odeon 3.0
- Nuda
- Esercizi di memoria
I MIEI LINK PREFERITI
ALMOST BLUE-CHET BAKER
"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
Messaggi di Maggio 2011
Io insomma, ci son delle volte Io insomma, ci son delle volte Io non so bene perchè ma sono contento |
Post n°230 pubblicato il 28 Maggio 2011 da simurgh2
La mela. è una sorietta che ho scritto dopo una sulle Albicocche, tempo fà. Mi piacerebbe farne una serie sui frutti . Ripescata da un mio vecchio post LA MELA Silvia passava spesso sotto quel portico dove aveva incontrato quella ragazza. In fondo abitava li, a due passi. Non seppe mai che era morta, ne in che modo la trovarono. Forse passava pensando di incrociarla, non sapeva neanche lei del perchè. Mi aveva colpito, questo mi disse. Mi dava da pensare. Insomma qualcosa di lei mi si era incistato dentro. Piu o meno questo mi diceva. Poi un giorno notò un cartone piegato, infilato sotto la serracinesca arrugginita della vecchia bottega. Ero io che l'avevo vista scrivere su un cartone, la prima volta. Silvia neanche sapeva. Dentro quel cartone piegato c'era un foglio e sul foglio una poesia scritta a mano: Quel foglio è dentro una piccola cornice, appesa al muro della sua camera. Lo era. Ora Silvia non abita piu li e l'ho persa di vista, anche se ho ancora il suo numero e se quel numero ce l'ha ancora, non so.
|
Quando le cose si mettono male, c'è questa atmosfera Irrigatori irreali Sere fà pioveva. Dev'esser stato domenica. Anzi era domenica scorsa. Aveva piovuto tutto il giorno; incessante, fine. Io avevo dormito. Un tempo ideale. Nel pomeriggio ero andato a letto subito dopo aver pranzato, sulle due e ho dormito fino alle sei. Mi dà una goduria a me sta roba. Da sempre dormo poco alla notte sicchè, casomai posso. La pioggia è un tempo ideale, quasi a giustificare quello che puo apparir uno spreco. Tanto piove. Non devi render conto alla tua coscienza di non aver fatto un tubo. La pioggia lava ed assolve. Io poi, le domeniche mi stanno sui maroni. I giorni del tedio. Insomma ero la con la mia pigrizia da domenica piovosa e appena infilato sotto le lenzuola mi è venuta questa malinconia. Un desiderio che compare per un suo nesso inellutabile. Una voglia di far l'amore. Con la pioggia ha un suo timbro dolce che scompiglia. Il desiderio di aver qualcuno steso al fianco, prima ancora del desiderio di far l'amore. Cosi, se doveva esserci una priorità. Quel sentire di accordarsi al respiro, avvertire il contatto e il calore della carne, la vicinanza. Una dimensione arcaica ed ancestrale della mente. Lo senti quel richiamo venir su, per una sua naturalezza primordiale. Come una fame, non c'è da fare niente. Anche solo addormentarsi assieme, dio bon che roba. Fatto stà che ho preso sonno con quei pensieri.
(1) C'è un'età dell'uomo in cui cominciano a crescergli i peli nel naso
|
- La profezia dello scarabeo
Ho uno scarabeo che tengo nello studio. Stamattina era sulla porta automatica dell'uscita. L'ho preso su, che non me l'ho calpestino e riportato sopra la scrivania. Poi l'ho messo a terra che si faccia un giro. Allora si è arrampicato su per un filo che dal computer va sulla presa. Arrivato sopra si vede che non sapeva che fare. Ha aperto il sarcofago che ha sulla schiena e mosso un pò le ali. Poi si è buttato giu; si è lasciato cadere. Dopo un pò ho visto che era sopra la mia scarpa. L'ho lasciato la e andavo anche in giro. Non mi ricordavo neanche piu e lui mi è salito su per la gamba e si è piazzato la.
Mi hanno detto dopo che quello è lo scarabeo del faraone. Il piu importante degli amuleti dell'antico Egitto mi ha spiegato una collega egittologa perchè ha sposato un egiziano. Allora mi diceva che la leggenda narra che a quel tempo pare ci fossero solo scarafaggi maschi. Questi producevano il loro seme e poi lo avvolgvano su se stesso e poi sotterravano la pallina. Veniva identificato come una specie di dio che dona la vita, che nell'antico egitto era il sole. Per depositare il seme compie lo stesso tragitto del sole, mi fa. Muore ad ovest e ricompare il giorno seguente ad est. Intanto tutta una metafora mi si formava nei pensieri. Vuoi vedere, mi dicevo, vuoi vedere che...insomma mi resuscita? Lui che è l'amuleto che trasforma. E intanto lo scarabeo stava la a girarci attorno e gettare le sue profezie. In fondo la credenza era che trasmettesse il soffio vitale alla mummia, mi ha detto l'egittologa. Insomma il coleottero mi trasmetteva questa aura magica. Sicchè, come nei Testi delle Piramidi LO SCARABEO FELICE Ho cambiato camicia Rolando Attanasio Poi ho avuto anche questa visione, questa specie di illustrazione, un fumetto dell'antico egitto ma forse è solo un'illusione adorante.
Lo scarabeo stercorario Rotoli la tua palla di merda attento a che nulla si perda, con la tua professionalità sei d'esempio all'umanità, dimostri che è conveniente non gettare via mai niente. (Giovanno Cristotomo))
Poi ho saputo questo da Wikipedia del rapporto tra il coleottero e lo sterco. Che si nutrono di sterco e che raccolgono il loro nutrimento (per conservarlo o per deporvi le uova) facendone caratteristiche pallottole e facendole rotolare sul suolo. E che nel film L'Era Glaciale Papà scarabeo dice "Dobbiamo proprio portarcela dietro? Di sicuro di cacca ce n'è anche dove stiamo andando." Poi, un giorno che son stato a casa, il giorno dopo mi han detto - Sai che abbiamo trovato lo scarabeo morto?- Ecco! |
Quella volta che sono morto Ogni tanto mi vien voglia di scrivere qualcosa di quella volta che son morto. Ce ne sono altre qua in giro che dovrei raccogliere tutte insieme. Potrebbe venirne fuori una specie di Antologia di Spoon River no? |
ULTIMI COMMENTI
SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
Inviato da: Daniela Raimondi
il 06/12/2019 alle 16:11
Inviato da: Lorenzo
il 13/10/2017 alle 01:18
Inviato da: emma01
il 18/04/2017 alle 16:53
Inviato da: lontradelbosc
il 08/04/2017 alle 21:28
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 20:30