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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
Messaggi di Giugno 2012
Post n°466 pubblicato il 28 Giugno 2012 da simurgh2
La Pisoera, intanto è un'albero che vien su qua, spontaneo, di poco valore botanico. Pisoera è anche un'osteria. Mi fermo qualche volta per una roba veloce andando al lavoro, quando vado sul mezzodi.
Anche questa ha una sua poesia. Sono Lee Baby Simms Alla fine, quando leggo il messaggio piu bello giunto in redazione, scelgo questo firmato "La cerva" Quel gesto li al banco ….........Ribelle un pensiero Il vostro Lee Baby Sim vi saluta
Alcune immagini scattate passando in macchina per il quartiere Sfaccendati Qua abitano i ceceni,
La baracca vicino alla palude
La pisoera
La stazione Informazioni
Perquisizione
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Post n°465 pubblicato il 25 Giugno 2012 da simurgh2
Qua, il presunto poeta, si fa prendere da un testo, da un dir quasi niente, e allora, anche lui vuole dire la sua su qualche stazione meno nota, ma dove poi, ogni andare partire per poi tornare, transiti di pensieri che hai nelle stazioni e non ti vengono uguali al bar o al supermercato, ti vengono la, dove ci sono i treni e qualcuno che ti aspetta, qualcuno che resta quando poi tu te ne vai Bratislava "Ora puoi stringere il dono dell'istante, al caffè della stazione,a Bratislava, nell'ora dubbiosa che mescola i treni e divide,l'arrivo il partire,la sosta l'addio, l'attesa il ritorno,quali stagioni trattieni alla mano, senza smarrire il peso del giorno, vasta misura di brezze penombre, luci fragori,minuti frontiere, solo più largo lo spazio fra i gesti, morbido e lento il vagare dei treni, lasco e cedevole il ferro dell'ora , il sole raggiunge vagoni del sonno, tocca in silenzio le ruggini quiete, varca gli asfalti al risveglio, celebra calme stanchezze d'estate" L'autore è Giovanni Catelli. Comparso su "La lettura", il domenicale del Corriere della Sera. "Un romanzo in cento parole". E' Bratislava, ma lo puoi scrivere in qualsiasi stazione ferroviaria.
Stazioni Ci sono istanti che disseminiamo Il tuo corpo pare aver un peso inesplicabile Una musichetta da un autoparlante Pensando a tutte le ragioni che inducono un ritorno
Quello è stato il dono dell'istante, Genesis - The fountain of Salmacis Il cacciatore vide tracce di cerva (Genesis)
E cosi, ogni volta, un viaggio nella sua testa confonde, e si fa strana la luce a quell'ora, la cerva che mi porta in quelle radure del sogno, e la vedo correre tra i rami, gli arbusti e non ha esiti la voce, solo pensiero, immagini veloci che corrono come il treno, e il fiato pare radunarsi e restar senza peso, anche se a volte tornerei indietro per contarli tutti quei fiati mischiati che poi un treno porta via ancora inesplorati. |
La guarngione si forma, In una scaglia d'estate, ad infilar perle di sangue Ho pensato alla nostra fede politica. L’architetto ed io comunisti (se cosi si puo dire) Gli altri fascisti, ma non son cose che tra noi pesino o valgano. "L'acqua è insegnata dalla sete |
Post n°463 pubblicato il 18 Giugno 2012 da simurgh2
Ha una faccia cosi. Non è che uno lo vedi e dici guarda che faccia da poeta che ha quello. Aleksandr Kuljachtin è nato nel 1967 a Gatcina, nei pressi di Leningrado/Pietroburgo. Versi a Pietroburgo Ho perso il mio diario. Là, sul portone, un uomo malvagio .Mi ha anche tagliato la lingua, Mi ha anche strappato gli occhi, Lui ha riso, l’uomo malvagio, * * * * Il papà insegna al figlio a non mentire e a non rubare. A scuola il figlio studia la lettera “B” dopo la lettera “A”. Il figlio, fatti i compiti, riferisce che è pronto. Nel cinema afoso preferirebbe dormire. A casa a quell’ora il letto scricchiola e scricchiola. |
Ogni settimana un'illustrazione d'autore sulla copertina de "La Lettura", il supplemento domenicale del Corriere. A me, questa quà è sempre rimasta come un'effige nella testa. Il Vincent sarebbe Van Gogh Stringimi Vincent, stringimi.
Una bellezza tragica e umana, l'abbraccio
"Nulla è mai stato scritto o dipinto, (Antoninb Artuad) |
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
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