Invidio il vento

Sms che mi arrivano

"Son un pò permalosa, si. Pensa
Quando ero alle elementari
un compagno di classe mi prese in giro
allora, mentre la maestra spiegava
presi la mia sedia e andai in bagno
e mi chiusi dentro nel cesso.
Poi arrivò la maestra e prese a bussare
Mi diceva di uscire ed io là, immusonita
"muso duro e bareta fracada"
Alla fine sono uscita e la maestra era contenta.
Pensavo con l'età di essere migliorata
ma ci casco ancora, sedia e bagno."

da Nadia,11 dicembre 2010

Velimir Chlebnikov

soffrirò,

morirò,

ma intanto,

sole vento

vino trallallà

Una delle poesie più belle secondo me. Da ", 47 poesie facili e una difficile, cit., pp. 10-11"

Guarda invece dove sono andato a finire

Quando ero giovane mi dicevano

-Sei giovane. Hai tutta la vita davanti.-

E a me mica mi faceva contento

di averla là che mi aspettava

e mi vedevo questa strada che non finiva mai

che mi stava davanti, immobile, vuota

C’erano i platani però, lungo la strada

Mal che vada potrò sempre trovar del fresco all’ombra

Allora me la vedevo questa strada davanti che dovevo fare

Ma quanta ne dovevo fare? e da qua

mica si vede niente

So che però, anche senza che me lo dicessero

che dovevo fare questo e quello

quel che da me si aspettavano facessi

-E’ normale. Guarda gli altri

Han sempre fatto tutti così-

E allora ti dici “Bon, partiamo”

E guarda dove invece sono andato a finire

"Poesie scritte cosi, tanto per aver dei pensieri" di simurgh

A Bologna le bici erano come i cani

Donnainbici è una che non conosco, che ci saremmo scambiati due tre messaggi e le ho scritto questo:

avevo subito pensato a te e chissà perchè ogni tanto mi vieni in mente, ogniqualvolta c'è qualcosa che ha a che fare con le bici. Apparentemente può apparir ovvio per via di quella donna in bici, che chissà come mi si è incistata in qualche conduttura del flusso dei pensieri. Io penso sia un rimbalzo da un'amore che ho avuto e che forse e anche senza forse un'amore metafisico che staziona ancora. Era una che andava e va ancora sempre via in bici per milano ma, quello che mi par curioso è perchè mi venga in mente prima tu e dopo lei. Sarà un fatto. Potrei anche star qua un giorno a pensarci ma non riuscirei a spiegarmi questo meccanismo di transfer, forse tu come ostaggio, come boa di passaggio, mediatore amoroso, attenuatore di battiti cardiaci e sospiri e via discorrendo. Poi penso e mi vien un po da ridere che sto qua a scriverti ste cose. Allora una donna in bici che manco si immagina che uno vada a scrivergli questo, si trova coinvolta nei processi mentali di uno sconosciuto e viene a sapere di avere una funzione per cui si trova in mezzo a dei sentimenti d'amore che lo sconosciuto prova tutt'ora per un'altra che va via in bici come la donnainbici ma che le è altrettanto sconosciuta. Chissà, poi penso, chissà quante volte entro nei pensieri degli altri, gente che pure non ho mai visto, incontrato o parlato qualche volta assieme in posti simili a questo, seza peraltro suscitare neanche ste robe per cui uno debba ricordarsi eppure..eppure immagino succeda non solo a me queste imprevedibili interferenze. Beh, per farla breve avevo trovato questo e mi eri venuta in mente te.

In questo romanzo si parla di Bologna, di bici, di furti, di lucchetti, di piste ciclabili, di come in Emilia si pensava che uno non fosse vecchio finché era capace di alzare la gamba sopra il sellino; se ne parla un po’ di traverso, come se fosse una cosa normale, andare in bicicletta, e si parla anche di qualche altra cosa: di giapponesi, di segreti di stato, di Brigate Rosse, di rose, di croci celtiche, di barricate, dei titoli dei telegiornali; di un deposito degli autobus, di un barbiere, di un tornitore, di un macellaio, di due Marziani; di registratori, quelli che andavano ancora con le cassette, di ritardi dei treni, di una bambina che non vuole essere italiana, di profumini, di un caso archiviato, di una bacchetta magica luminosa che si chiama Psicologia.

[Esce in ottobre] era scritto

Paolo Nori 

"A Bologna le bici erano come i cani"

Non sò se la casa editrice si chiami proprio cosi "Casa Editrice"

oppure Ediciclo, Casa Editrice