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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
Messaggi del 21/12/2010
Una cameriera racconta ad un'amica di un cliente grasso che va là a mangiare. Lei è colpita dalla natura gentile di quest'uomo: Un dettaglio che la porta a riconsiderare il rapporto con il marito e ne parla all'amica dicendo che adesso sà che il suo matrimonio è sbagliato. Parlare con l'uomo grasso le fa capire che ci sono cose che si possono cambiare e altre no. Lo capisce quando l'uomo grasso le dice che non ha scelta, che mangiare per lui è compulsivo. Ma lo capisce dopo, quando lo racconta all'amica, in quel momento intuisce. Questa improvvisa consapevolezza le suggerisce che lei ha ancora una scelta, che lei non deve stare con Rudy. Quella notte Rudy la "monta" e lei immagina, per ottundere il disgusto, di essere cosi grassa da non sentirlo neanche da quanto lui è piccolo.(1) Comincia così: "Sto prendendo il caffè e fumando una sigaretta dalla mia amica Rita, e le racconto quello che è successo. Pare che nelle storie di Carver non succeda mai niente. Un pò come nelle nostre vite. I personaggi sconosciuti, lontani e, all'improvviso scopri cosi simili e vicini. La sensazione che ho sempre è lo scoprire quanto ci sia estranea gran parte della nostra vita, quanto l'abitudine che rassicura infine ottunde, che è come un vivere con 20 gocce di Valium sempre in corpo. Come va? Tutto a posto!. Nelle storie di Carver ci sono sempre queste esistenze glabre, quotidianità decolorate nella varecchina ma, all'improvviso qualcosa di sconosciuto compare, si impone e illumina. Metafora e simbolo richiamano ad una piu meticolosa osservazione sul quotidiano che ad ognuno appartiene e ciò mi scardina, ogni volta.
Poi il racconto finisce cosi:
(1) "Grasso" è tratto da "Vuoi star zitta per favore?" di Raymond Carver. Altman inserirà uno dei suoi racconti nel film "America oggi"
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Il pittore e il pesce Tutto il giorno aveva lavorato come un treno.
Continuò a camminare finché arrivò al pontile Tratto da: Orientarsi con le stelle. Tutte le poesie, trad. Riccardo Duranti, minimum fax 2006. |
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
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