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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
Messaggi del 28/05/2011
Post n°230 pubblicato il 28 Maggio 2011 da simurgh2
La mela. è una sorietta che ho scritto dopo una sulle Albicocche, tempo fà. Mi piacerebbe farne una serie sui frutti . Ripescata da un mio vecchio post LA MELA Silvia passava spesso sotto quel portico dove aveva incontrato quella ragazza. In fondo abitava li, a due passi. Non seppe mai che era morta, ne in che modo la trovarono. Forse passava pensando di incrociarla, non sapeva neanche lei del perchè. Mi aveva colpito, questo mi disse. Mi dava da pensare. Insomma qualcosa di lei mi si era incistato dentro. Piu o meno questo mi diceva. Poi un giorno notò un cartone piegato, infilato sotto la serracinesca arrugginita della vecchia bottega. Ero io che l'avevo vista scrivere su un cartone, la prima volta. Silvia neanche sapeva. Dentro quel cartone piegato c'era un foglio e sul foglio una poesia scritta a mano: Quel foglio è dentro una piccola cornice, appesa al muro della sua camera. Lo era. Ora Silvia non abita piu li e l'ho persa di vista, anche se ho ancora il suo numero e se quel numero ce l'ha ancora, non so.
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Quando le cose si mettono male, c'è questa atmosfera Irrigatori irreali Sere fà pioveva. Dev'esser stato domenica. Anzi era domenica scorsa. Aveva piovuto tutto il giorno; incessante, fine. Io avevo dormito. Un tempo ideale. Nel pomeriggio ero andato a letto subito dopo aver pranzato, sulle due e ho dormito fino alle sei. Mi dà una goduria a me sta roba. Da sempre dormo poco alla notte sicchè, casomai posso. La pioggia è un tempo ideale, quasi a giustificare quello che puo apparir uno spreco. Tanto piove. Non devi render conto alla tua coscienza di non aver fatto un tubo. La pioggia lava ed assolve. Io poi, le domeniche mi stanno sui maroni. I giorni del tedio. Insomma ero la con la mia pigrizia da domenica piovosa e appena infilato sotto le lenzuola mi è venuta questa malinconia. Un desiderio che compare per un suo nesso inellutabile. Una voglia di far l'amore. Con la pioggia ha un suo timbro dolce che scompiglia. Il desiderio di aver qualcuno steso al fianco, prima ancora del desiderio di far l'amore. Cosi, se doveva esserci una priorità. Quel sentire di accordarsi al respiro, avvertire il contatto e il calore della carne, la vicinanza. Una dimensione arcaica ed ancestrale della mente. Lo senti quel richiamo venir su, per una sua naturalezza primordiale. Come una fame, non c'è da fare niente. Anche solo addormentarsi assieme, dio bon che roba. Fatto stà che ho preso sonno con quei pensieri.
(1) C'è un'età dell'uomo in cui cominciano a crescergli i peli nel naso
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Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
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