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Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
Messaggi del 07/06/2011
Post n°236 pubblicato il 07 Giugno 2011 da simurgh2
Questa storia è un pò un'idea che volevo lasciar qua che sennò me ne dimentico. Mi piacevano quei pensieri che intervenivano alla fine a delineare dall'esterno la vicenda. Le cose di colpo si insaccano Mi pareva strano di vederli in quella situazione da resa dei conti.
Ci sono barche a remi e canoe che puoi prender su, se sei iscritto. Una volta ci andavo sempre.
Mi pareva strano, vista la considerazione che a loro tributavo, il posto scelto per quel chiarimento. Li fuori, in mezzo a tutti, anche se parlavano piano, con toni bassi. Perchè quel posto li tra tutti? Lei che mi appariva cosi discreta, affettata a dir il vero. Forse dopo al ristorante non andava bene. Non volevano parlare davanti al genero. Ci metto un pò per capire. C'è una firma a garanzia da apporre per un prestito: Non sò se è stato il padre a chiederlo o se volesse farsi garante per uno che conosce e che gliel'ha chiesto. "Ma guarda che è una degnissima persona" il padre dice. "Lo conosco da una vita" "Guarda, gli dice lei, ho appena finito di pagare il mutuo" Io tiro le orecchie, faccio finta di essere impegnato a scrivere un messaggio e invece prendo appunti sul telefonino, con il mio bel spritz davanti, un racconto bellissimo "La lince" che ti davano con Repubblica. Non è il tipo. E' uno che da giovane ha tirato con la boxe e adesso arriva questa...come mai? Come mai ha quella sensazione di senirsi stretto ad un'amgolo del ring? Mette una scarpa sopra la sedia, senza accorgersi, mentre la figlia continua a far conto con le dita e a dire e questo e quello con quel taccuino in mano. "Mia moglie dovrebbe lasciarlo stare quell'uomo la. Non è mica mai stato un delinquente. E' un uomo solo, verso la fine della sua vita. Rompe un po le balle, ogni tanto ma è lei che non vuole rogne. Ma chi vuoi che venga a requisicela la casa. Piuttosto pensa a quella di suo padre, quello si, di sicuro. Quella no che non ha voglia di perderla. Un domani poi rivenderla e comprarsene una al mare. Per noi, quandosiamo vecchi" " A mia figlia non so cosa le prende. Non era cosi una volta. Da tempo vederla, andar a mangiar con loro è di un peso. Io non so se le dicessi guarda, non ho voglia di venir a pranzo con voi. Che mi fissa in quel modo come avesse sempre qualcosa di grave da rimproverarmi. Ormai pare che trovi soddisfazione solo cosi, dalla vita. Che devo fare? Sentirmi sempre in colpa, provar vergogna? Se dico qualcosa è li pronta a fulminarmi con gli occhi. A me piace dir anche qualche cagata, tanto per ridere. Suo marito non so come fa. Dovrebbe dirgli qualcosa" "A mia moglie non posso piu dire niente. Se vado a casa e le dico che al lavoro mi è caduto in testa un'attrezzo dallo scaffale, lei mi dice che è anche colpa mia. Che dovrei essere piu responsabile. Che dovrei controllare bene la roba come è messa negli scaffali. Ma se siamo in quindici che lavoriamo in magazzino" "Chissà se viene a sapere che faccio qualche partita di ramino a soldi o che butto qualche euro sulle macchinette. Per fortuna vinco anche, ma se lo viene a sapere sai che storia mi tira su mia figlia?" E le voci dei coinvolti si susseguivano accavallandosi, nel ritratto di questa signora che non era mai stata prima a questo modo. |
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