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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

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(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

Messaggi del 23/08/2011

Charlie parker - cronopios e famas- Cortazar

Post n°285 pubblicato il 23 Agosto 2011 da simurgh2
 

 Voglio essere un cronopio

Charlie Parker era un cronopio. Fabbricava scale di note che rapidissimo ti faceva salire tenendo chiusi gli occhi ti trovavi dove i gradini finivano ma tu continuavi a salire ancora piu su, fin dove non si sà. Io una volta son arrivato cosi su da credere di essere un simurgh. Poi ho continuato a crederci anche se sapevo che non era vero. Però "the bird" deve pur avercela avuta qualcosa a che fare con il simurgh

Istruzioni per salire le scale di Cortazar

Le scale si salgono frontalmente, in quanto all'indietro o di fianco risultano particolarmente scomode. La posizione naturale è quella in piedi, le braccia in giù senza sforzo, la testa eretta ma non tanto da impedire agli occhi di vedere gli scalini immdiatamente superiori a quello sul quale ci si trova, e respirando con lentezza e ritmo regolare. Per salire una scala si cominci con l'alzare quella parte del corpo posta a destra in basso, avvolta quasi sempre nel cuoio o nella pelle scamosciata, e che salvo eccezioni è della misura dello scalino. Posta sul primo scalino la suddetta parte, che per brevità chiamiamo piede, si tira su la parte corrispondente sinistra (anch'essa detta piede, ma da non confondersi con il piede menzionato), e portandola alla'altezza del piede la si fa proseguire fino a poggiarla sul secondo scalino, sul quale grazie a detto movimento riposerà il piede mentre sul primo riposerà il piede. (I primi scalini sono sempre i più difficili, fino a quando non si sarà acquisito il coordinamento necessario. Il fatto che coincidano nel nome il piede e il piede rende difficoltosa la spiegazione. Fare attenzione a non alzare contemporaneamente il piede e il piede).
Giunti con questo procedimento sul secondo scalino, basta ripetere a tempi alterni i suddetti movimenti fino a trovarsi in cima alla scala. Se ne esce facilmente con un leggero colpo di tallone che la fissa al suo posto, dal quale non si muoverà fino al momento della discesa.
( Julio Cortazar - Storie di cronopios e famas)

«Chiunque non legga Cortázar è condannato».
Pablo Neruda

Italo Calvino di questo libro, recensendolo ebbe a dire questo CLICCA

 

Un cronopio fa partire il video, poi ne apre un'altro uguale si youtube e fa partire anche quello che cosi si sovrappongono sfalsati gli a solo. Venga come venga saranno inusuali armonie del caso riproducibili in infinite combinazioni e varietà. I cronopio fanno cosi

Istruzioni per salire le scale di Charlie Parker

"Vivevo sempre in una specie di stato di panico, dovetti dormire nei garage. Ero completamente disorientato. La cosa peggiore era che nessuno comprendeva la mia musica."
Le scale di Charlie Parker salgono attraverso una velocissima elisse, scale che si eclissano andando sù. l'impressione è che possano attorcigliarsi su di sè, alle volte gli è accaduto e allora tu devi salirci di tre quarti per prendere il ritmo. La stessa elisse ed iperbole della sua autodistruzione.  Essendo, tanto per dare l'idea, del tipo scale a chiocciola, lo scorrimano è indispensabile nel salirci con un tre quarti. Scale di note su cui è facile scivolare perchè son tonde, anche se hanno quella specie di uncino.Le scale di Charlie Parker che san solo salire, non necessitano di gambe e piedi e son loro che ti salgono dentro. Ti tocca andargli dietro e loro ti portano su assieme a Stravinsky e Schomberg se passavano di la. Le scale di Parker son piene di sbalzi e quasi mai usano punteggiatura, consonanze e dissonanze si, a gradini. Le scale di Parker van fatte di corsa., E senti i tuoi passi fare be bop be bop. Gradini che si dovrebbero fare in ginocchio ma non lo fai perchè non c'è tempo. Il suo è un beat che è ascesi estatica e salvezza ascetica, una via di salvezza che lui ci ha mostrato. Un misticismo in quella ricerca di assoluto che le note spingono all'in sù, sempre piu su, a grumi che prendono forme a spirale, come le scale, che le sue sono a chiocciola; carnali, frenetiche, che sviscerano in tutti quelli battuti in partenza. Ogni sua nota che nei gradini sale è un tributo alla verità dell'istante. La sua è arte della fuga, come in bach, come in amore vince chi fugge, o che se fuggi puoi dopo combattere ancora.


 

Per esempio Miles davis non era un cronopio ma un fama. 
«
 Suonare con Bird mi piaceva, ma non potei imparare molto dal suo modo di suonare perché era troppo originale. Bird era un solista ed era, come dire? isolato. Non si poteva imitare a meno di copiarlo e non si poteva copiarlo a meno di essere dei sassofonisti.. Non c'era nessuno che sapesse suonare come Bird allora, e neanche oggi c'è. »
(Miles Davis) 

Chet Baker invece era un cronopio

 

 

 
 
 
 

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