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Un blog creato da simurgh2 il 29/04/2010

Invidio il vento

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"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran) 

 

Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)

 

Messaggi del 29/08/2011

barchette di carta

Post n°289 pubblicato il 29 Agosto 2011 da simurgh2
 

Quando sei bambino, le pozzanghere sembrano un mare
Da grande quel mare è diventato una pozzanghera
Capace di bagliori e di voli a pelo però, ,,,la pozzanghera
A quel bambino di carta gli affidarono sogni, parole importanti
Ho preso il fucile e sono andato lungo l'argine del fiume
Avrei parlato a quel bamino, della pozzanghera, di quei bagliori.

 


Nick Drake - Riverman

 

Su una barchetta di carta ho scritto parole
che si portano via l'acqua del fiume e
dentro la barchetta di carta ci metto un bottone,
un nastrino, un'unghia, una scorzetta di limone,
poi ci scrivo il tuo nome, scrivo alle onde il porto
dove devono condurla, alla foce di un fiume,
per poi, se è il caso risalire ed arrivarti anche da un fosso
e cosi passo i miei giorni, a piegare la carta
e farne barchette leggere che carico di cose da trasportare,
un filo di vento, un dente perso, una ciglia sbattuta, una lisca di pesce
e le porto dentro una scatola giu al fiume e,
se ci sono bambini le do a loro, le ho sempre date
per farle varare e loro le guardano piu sognanti di me
immaginandone le grandi imprese, le tempeste, i furori,
le vele spietate, gli assalti, i pirati e una volta
ne ho lasciate cinquanta alla corrente,una flotta tremenda
e ad ognuna una storia da portarsi con sè,
portano brandelli di buio, fragorose risate,
fogliette di salvia canzoni stonate.
Un giorno però, che ne avevo lasciate ad un bambino
la sulla riva che le voleva varare, ne aveva una scatola
e del tempo da sognare, l'han trovato annegato
tra le alghe del fiume e le anatre le stavano tutte attorno
e starnazzavano come anguille nel cielo,
altre inseguivano le barchette di carta
scivolate sulla corrente, le prendevano con il becco
e se le portavano non si sa dove in mezzo al canneto
dall'altra parte del fiume e insomma pare di no
ma quelle barchette di carta, quel giorno han fatto
un frastuono tremendo, non avevano colpa
di quelle urla, dei pianti, del bambino annegato
ed ora son costretto ad andarci di notte giu al fiume,
di nascosto, quando non ci son pescatori
ma solo poiane che gridano dai rami. 
Un bambino di carta e nei pensieri origami

 

Una parola nuova, ogni tanto: Geremiade
Alcuni successivi post porteranno questa iscrizione

 

 

GEREMIADE -  Discorso lamentoso

dal nome del profeta biblico [Geremia], celebre per le sue Lamentazioni - con un suffisso proprio delle opere letterarie, come "Iliade".

Geremia mise in guardia il popolo d'Israele circa la sorte funesta in cui sarebbe incorso se avesse perseverato nella corruzione e nella lontananza da Dio: infatti Gerusalemme fu rasa al suolo dai Babilonesi, per ordine del Nabucco - e da qui in poi lasciamo a Verdi la narrazione.
Una geremiade è una riflessione triste e prolissa, specie per quanto riguarda prospettive future: senza dubbio la sfumatura invalsa è dispregiativa, e sottolinea la pomposità e il taglio moraleggiante - ed effettivamente la vanità e lo scarso spessore delle comuni lagne politiche e sociali, seppur gonfie, giustifica la connotazione. Ma non è da scordare che una geremiade può anche essere sincera, accorata, un discorso lungo e mesto di cura intenta.

(Una parola al giorno- la trovi qua)

 

 

 
 
 
 

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-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici 

 

Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)

 
 
 
 

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