Invidio il ventoma anche no |
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Suggestioni effimere
- la finestra
- N u a g e s
- La Donna Camel
- RUMORI SECONDARI
- surfista danime
- ALABURIAN
- parole imprigionate
- Lettere dal delirio
- ... ININ-FLUENDO ...
- LUNA DI MARMELLATA
- Il Gioco del Mondo
- In punta di piedi...
- Mondo Jazz
- InsonniaCreativa
- hasard et nécessité
- Io e Sara
- LUOGHI PERDUTI
- odeon 3.0
- Nuda
- Esercizi di memoria
I MIEI LINK PREFERITI
ALMOST BLUE-CHET BAKER
"In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare"
(E. Cioran)
Non so se quello che faccio possa chiamarsi "scrivere". Piu che altro confeziono dei brani che possano servirmi a riempire dei buchi (H. Murakami)
Messaggi del 03/09/2011
Post n°295 pubblicato il 03 Settembre 2011 da simurgh2
E’ qua che volevo lasciarti concava ad accogliere il caldo che implode e cosi densa e scura di rantoli di piume, di refoli, di filamenti d’albume
e tu tiri sassi che rimbalzano nell’acqua del fiume mentre alle folaghe stride nel becco quel grido prova tu allora a coprirti gli occhi, vediamo prova tu a dire che non è amore questo che grido
Prova tu a sentirlo cosi che dentro riavvolge raggomitola, chiudendo si schiude come un nodo, un groppo alla gola si stringe il labbro che trema, la palpebra sbatte
Prova tu a veder se si placa, prova tu a dirmi qualcosa a mettermi le mani dietro la nuca e aspirare il midollo Levami la guaina, fammi sentire il vagito che vieni a stare con le labbra vicini a sentire il fiato dell’altro
C’è qualcosa in questa distanza, non sei qua, sei via Ventisei battiti è il respiro, lo spazio, il tempo che manca per affondare i colpi, le folaghe stridono, il sasso rimbalza Prova tu a dirmi quanto che manca, dirmi quanto ci vuole (simurgh)
|
ULTIMI COMMENTI
SAINKTO NAMTCHYLAK
I LIBRI SUL COMODINO
-Rilke - Tutte le poesie - Einaudi
-J. Franzen- Zona disagio-
-Jennifer Egan- Il tempo è un bastardo
-Tabucchi- Racconti con figure
-David F. Wallace- Tutto e di piu
-Ingo Shulze-Zeus e altre storie semplici
Chi viaggia odia l'estate. L'estate appartiene al turista. Il viaggiatore viaggia da solo e non lo fa per tornare contento. Lui viaggia perchè è di mestiere. Ha scelto il mestiere di vento. (Mercanti di Liquore)
Inviato da: Daniela Raimondi
il 06/12/2019 alle 16:11
Inviato da: Lorenzo
il 13/10/2017 alle 01:18
Inviato da: emma01
il 18/04/2017 alle 16:53
Inviato da: lontradelbosc
il 08/04/2017 alle 21:28
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 20:30